FVG-UE. CALRE, ZANIN CONFERMATO COORDINATORE: POTENZIARE RUOLO REGIONI
(ACON) Trieste, 18 nov - "Per far decollare il sogno degli Stati
Uniti d'Europa vanno rafforzati i territori e il ruolo degli enti
locali che devono intervenire a livello comunitario con maggiore
autonomia e forza, e non limitarsi a svolgere semplicemente
un'attività consultiva. Il rischio, infatti, è quello di creare
frustrazione nel cittadino che, in assenza di una voce
rappresentativa, percepisce la normativa europea come imposizione
lontana dal suo quotidiano, dalle sue necessità".
Questo il pensiero racchiuso in un emendamento presentato, in
occasione della seduta dell'assemblea plenaria della Conferenza
delle assemblee legislative delle Regioni d'Europa (Calre), da
Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Fvg,
che è stato confermato nel ruolo di coordinatore del gruppo di
lavoro sulla Better regulation e la valutazione delle politiche
pubbliche.
La proposta, approvata a maggioranza, nasce in contrapposizione
al pensiero manifestato durante i lavori da parte dei
rappresentanti dell'Austria, che chiedevano viceversa
l'eliminazione della fase consultiva, considerata poco incisiva.
"Non possiamo perdere un diritto acquisito, casomai rafforzarlo.
Diventa quindi fondamentale - ha proseguito Zanin - che il
Comitato delle Regioni abbia un compito sempre più incisivo,
almeno in relazione a quelle decisioni europee che hanno una
ricaduta locale. Quello che chiediamo è che le istituzioni
europee, quando decidono in merito ai nostri territori, debbano
sentire in maniera obbligatoria le nostre posizioni. Passaggio
che può aiutare i nostri concittadini a comprendere l'utilità
dell'Europa, sentendosi coinvolti nell'iter di formazione della
normativa europea su base territoriale. Un aspetto importante,
già testato seppur ad altro livello in Fvg, Regione a statuto
speciale che è riuscita ad integrare la propria diversità
all'interno di uno Stato nazionale".
Zanin successivamente ha anche relazionato i rappresentanti dei
vari Paesi in merito all'attività svolta dal gruppo di lavoro
della Calre sulla Better regulation e la valutazione delle
politiche pubbliche.
Grazie a un questionario sottoposto alle regioni europee
appartenenti al Calre è emerso che "la conoscenza dei principali
strumenti per legiferare meglio previsti dalla Commissione
europea sia molto diffusa, lo stesso dicasi per la rete RegHub
2.0 del Comitato europeo delle Regioni. Inoltre molti enti si
sono dotati, nel corso del tempo, di strumenti diversi da quelli
indicati nel toolbox della Commissione, tra i quali spiccano
organismi istituzionali e comitati paritetici che, a vario
titolo, si occupano di valutare gli effetti delle politiche
regionali e le consultazioni con gli stakeholder, ormai prassi
consolidata che, in alcuni casi, viene addirittura
istituzionalizzata sino a diventare principio fondamentale negli
Statuti regionali".
"Tra le sfide per il futuro - ha proseguito Zanin - c'è quella di
rendere la legislazione a prova di futuro, in particolare
basandola su dati scientifici, concreti, trasparenti,
comprensibili e inter-operabili. Un punto colto da quasi tutte le
assemblee che hanno risposto al questionario e che, per
raggiungere questo obiettivo, intrattengono rapporti costanti di
collaborazione con istituti di ricerca e scientifici, col sistema
universitario, tecnologico e di innovazione dei loro territori,
che vengono coinvolti sia nell'ambito dei processi valutativi
delle norme, sia in una fase preliminare di analisi dei progetti
o dei disegni di legge".
"Alla luce del lavoro che stiamo portando avanti in Calre - ha
concluso la massima carica del Consiglio regionale del Fvg - sono
convinto che dobbiamo continuare a essere proattivi e
propositivi: uno dei modi per arrivarci è fare rete per
coordinare le nostre attività, armonizzare le nostre operatività,
rafforzare le buone prassi e i meccanismi di controllo già
funzionanti".
ACON/LI-fa