SALUTE. ZALUKAR (MISTO): SURREALE LO SCONTRO TRA SPITALERI E RICCARDI
(ACON) Trieste, 21 nov - "Le storie che arrivano dai reparti di
Pronto soccorso sono indegne", ha dichiarato alla stampa il
coordinatore della segreteria regionale del Pd Salvatore
Spitaleri, che attribuisce all'attuale amministrazione
"incapacità di governo e di scelte". Lo riferisce, in una nota,
il consigliere regionale del Gruppo Misto, Walter Zalukar.
"È surreale - continua Zalukar - che un esponente del Pd accusi
oggi l'assessore alla Salute Riccardi, che si è fin qui ostinato
a portare avanti una ripetizione della riforma
Serracchiani-Telesca nonostante il suo fallimento".
"È inutile citare studi e pubblicazioni che fanno comodo quando i
cittadini provano ogni giorno sulla loro pelle cos'è diventata la
sanità in Fvg - argomenta ancora il consigliere del Gruppo Misto
- . Quando telefonano al Cup per una visita o un esame e li
rimandano ai prossimi mesi o anni, quando chiedono aiuto al 112 e
l'ambulanza arriva tardi, o non arriva. Quando vanno in Pronto
soccorso e sono costretti ad attese infinite in una sorta di
bolgia infernale. Quando sono rimandati a casa perché non ci sono
posti letto. Quando chiedono assistenza al Distretto che solo per
qualcuno forse arriverà. E poi quando il loro medico va in
pensione e non c'è nessuno a sostituirlo".
"Ecco, questa è la sanità - continua Zalukar - a cui ci ha
portato la riforma Serracchiani-Telesca continuata oggi con
tenacia dall'assessore Riccardi, di cui si ricordano i proclami
di quand'era consigliere di Forza Italia per la rinascita della
sanità pubblica disastrata dall'amministrazione Pd".
"Come non ricordare - si legge ancora nella nota del consigliere
- gli impegni elettorali di 5 anni fa. Non si dovevano
ripristinare le Centrali operative 118 a Trieste e negli altri
capoluoghi di provincia? Non si dovevano far rinascere i reparti
ospedalieri soppressi con la scusa che i primari erano inutili
poltrone da buttare? Non si doveva rivedere la medicina
territoriale superando gli inutili e dispendiosi Cap per offrire
una vera assistenza a domicilio? Non si doveva porre fine
all'odiosa pratica di far girare malati da un capo all'altro
della regione per una visita o un esame? Non si doveva porre fine
all'obbrobrio dei primari a scavalco negli ospedali di rete? E a
proposito di piccoli ospedali non si doveva rivedere il piano di
chiusura dei Pronto soccorso e reparti di medicina nelle aree
montane lasciate nel più totale abbandono? E le automediche che
non ci sono?".
"Non si ricorra - aggiunge Zalukar - all'alibi del Covid, cosa si
è fatto nel 2018 e 2019? Né si può parlare di carenza di risorse
perché non si è mai speso tanto in sanità in Fvg come in
quest'ultimo periodo. E soprattutto non si addossino tutte le
responsabilità a Roma. Che colpa ha lo Stato se i nostri medici
sono i meno pagati d'Italia? Se i nostri operatori sanitari sono
tra i più tartassati dagli uffici disciplinari quando osano
protestare. E quindi se ne vanno verso lidi più ospitali".
"Dopo 10 anni di incapacità di governo e di scelte occorre
superare la politica degli annunci con un nuovo approccio
rigorosamente tecnico valutativo, che partendo dall'analisi anche
spietata dei dati, individui obiettivi misurabili e
raggiungibili, coinvolgendo più operatori possibili ai diversi
livelli. Solo così - conclude il consigliere - con un sistema
trasparente e senza paura del dato, anche se denuncia insuccesso,
si può attivare il percorso virtuoso per una vera riforma".
ACON/COM/fa