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SALUTE. AUDIZIONI IN III COMM: DEFICIT ATTENZIONE, 33MILA CASI IN FVG

21.11.2022
15:12
(ACON) Trieste, 21 nov - "È un mostro che condiziona pesantemente la vita di chi ne soffre e di chi ne convive".

Questa la definizione data alla III Commissione consiliare da Pavlina Dyulgerova, Anna Pili ed Elena Benedetti, referenti regionali dell'Associazione italiana famiglie (Aifa), sodalizio di genitori dedicata a chi ha un bambino o un adolescente con sindrome da deficit di attenzione e/o iperattività (Ddai o Adhd).

L'occasione è arrivata con le audizioni organizzate dal presidente, Ivo Moras (Lega), in qualità di primo firmatario della proposta di legge nazionale 17 proprio in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone che soffrono di questo disturbo, volta al riconoscimento della patologia come invalidante. Al tavolo di ascolto anche l'onorevole Massimiliano Panizzut, che si è mostrato disponibile a sostenere il provvedimento.

Le tre volontarie Aifa hanno reso noto che "esistono già una legge che riconosce i disturbi specifici dei soggetti autistici e ugualmente per quelli dell'apprendimento, mentre manca una norma di tutela dei pazienti con Adhd, condizione presente dalla nascita e multifattoriale, cosa che ne rende difficili sia la diagnosi sia la terapia". E hanno poi detto del loro lavoro, presso l'associazione, "nel costruire una rete tra e per genitori, per non sentirci soli e farci coraggio l'un l'altro, visto che si è indietro con le linee guida, con la somministrazione dei farmaci e nella presenza di educatori".

Parlando infatti di cifre, si è appreso che "il numero del disturbo del neuro-sviluppo sta aumentando. L'Adhd si attesta al 5% dei bambini in età evolutiva, contro l'1% dell'autismo. I centri abilitati al trattamento, anche farmacologico, in Friuli Venezia Giulia sono 6, 3 per l'età evolutiva e 3 per gli adulti, che tradotto significa che ogni centro segue circa 2.000 bambini e 9.000 adulti. Gli stessi centri oltretutto seguono anche i malati neuropsichiatrici, perciò va da sé che non riescono a offrire percorsi terapeutici mirati ma solo visite diagnostiche e di controllo, con prescrizione di cura farmacologica esclusivamente nei casi più gravi e dove sono eccezioni chi la inizia prima dei 6 anni".

"La famiglia - è stato detto ancora - si trova in una situazione segnalata dalla scuola e dai centri di ricreazione per bambini difficili da gestire, distratti, iperattivi, con reazioni emotive esagerate. Le figure che si trovano a interagire ogni giorno con questi bimbi spesso non colgono subito e facilmente la necessità di agire da un punto di vista diagnostico. Ma arrivare in ritardo significa avere soggetti che, negli anni, registrano anche disturbi ulteriori spesso gravi come dipendenze, problemi alimentari, reazioni suicide".

La situazione pediatrica, in Fvg ma così anche altrove in Italia, "conta sulle dita di una mano coloro che potrebbero avviare una diagnosi di disturbo del neuro-sviluppo. C'è chi, allora, si rivolge al distretto di competenza per un consulto, che però avviene dopo mesi dalla domanda e quasi mai è specifico per questa diagnosi. E i tempi sono dilatati anche quando, successivamente, si deve fare la visita presso la neuropsichiatria infantile, indispensabile per l'approccio terapeutico. Solo che abbiamo segnalazioni di casi che sono stati trattati dopo 5 anni dalle prime segnalazioni".

A questo punto "inizia l'iter documentale del riconoscimento dell'handicap. Nella maggior parte dei casi, nella nostra regione - hanno spiegato - le ore di sostegno sono poche e l'invalidità non viene riconosciuta, il che significa che non c'è l'indennità di frequenza. Nei distretti sanitari non è prevista l'offerta della terapia comportamentale fondamentale, non ci sono servizi di presa in carico, le famiglie si rivolgono quindi al privato con sedute presso terapeuti che, comunque, non sono solo costosi (si parla in media di 400 euro mensili) ma sono anche pochi per accogliere tutte le richieste".

Non diverso è stato il racconto di Cinzia Scheriani, presidente Fvg dell'Associazione italiana per i disturbi di attenzione e iperattività (Aidai), che ha ribadito quanto complesso sia avere un bambino con queste problematiche, anche gravissime, che però ci si limita a definire "un disturbo". E ha sottolineato l'importanza dell'insegnante di sostegno, "perché il docente della classe non ce la fa a gestire da solo un bambino iperattivo". Ecco che "abbiamo bisogno di una legge che tuteli questi ragazzi, che faccia in modo che la società in cui crescono sia una società di accoglimento".

"Da ciò che mi è stato riportato - è poi intervenuto Moras - in ogni classe c'è almeno un ragazzo con disturbi legati alla Adhd e la scuola, oggi, non è in grado di dare quel supporto necessario a garantire al bambino il giusto grado di apprendimento e di continuità nella crescita. Perciò ho ritenuto giusto cercare di porre l'attenzione nazionale, attraverso una legge, su una malattia per la quale trovare persone in grado di approfondire il metodo di cura e di garanzia di un futuro a questi pazienti e ai loro genitori. Perché per alcuni genitori l'esistenza di un percorso diverso e di una maggiore cognizione della materia, accompagnata da più ricerca e più adeguate cure non solo farmacologiche, avrebbe significato avere ragazzi, e poi adulti, meno problematici".

Da parte di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) l'interesse è quindi andato all'importanza della diagnosi precoce con interventi già all'asilo, mentre Antonio Lippolis (FdI) all'importanza degli psicologi nella cura e nei passaggi di miglioramento dei bambini (sono fondamentali, è stato loro ribadito) e Andrea Ussai (M5S) ha chiesto quali sono gli interventi regionali attualmente attivi sulla tematica (sono stati individuati i sei Centri prescrittori del farmaco, è stata la risposta suggerendo alla Regione di far scende in campo anche i consultori come centri di ascolto, informazione e lavoro psicologico). ACON/RCM-li



Cinzia Scheriani, Pavlina Dyulgerova, Anna Pili, Elena Benedetti, Massimiliano Panizzut
Ivo Moras (Lega)
Furio Honsell (Open Fvg)
Antonio Lippolis (FdI)
Andrea Ussai (M5S)