EUROPA. MORETUZZO (PATTO): COSTRUIAMO RELAZIONI PER DONNE E GIOVANI
(ACON) Trieste, 22 nov - Prosegue il percorso del Patto per
l'Autonomia per la costruzione di relazioni in Europa avviato con
l'ingresso del partito in Efa/Ale-European Free alliance/Alleanza
libera europea, la principale rete europea di raccolta di forze
indipendentiste storiche (delle nazioni europee ancora senza
Stato), autonomiste, federaliste e confederaliste. Donne e
giovani del partito hanno partecipato a diversi momenti di
riflessione e confronto nel cuore dell'Europa su temi di grande
attualità. Lo si legge in un comunicato diffuso dal Gruppo
consiliare.
"Lo sviluppo di un approccio comune per migliorare l'equità tra i
generi è stato l'intento del forum organizzato da Efa a Bruxelles
- spiegano i consiglieri del gruppo - Oltre 40 rappresentanti dei
diversi partiti europei si sono incontrate il 17 e 18 novembre
per discutere delle loro esperienze e condividere le buone prassi
che permettono, passo dopo passo, di scardinare il "tetto di
cristallo" che impedisce alle donne di ricoprire ruoli chiave nei
processi di decisione politica. Nel lungo processo per colmare il
divario di genere nell'empowerment politico, l'Europa ha
migliorato la sua posizione, in particolare negli ultimi anni,
grazie a una serie di azioni congiunte e diffuse di cui anche Efa
si è fatta promotrice".
"Sorprendente il numero di giovani donne presente all'incontro e
la loro preparazione ed energia", dichiara Stefania
Garlatti-Costa, componente del direttivo del Patto -. Il forum è
stato un'occasione preziosa per affrontare problemi concreti e
fare rete (due attività in cui le donne particolarmente
eccellono) ed insieme sentirci parte della grande famiglia
europea. L'Efa, il cui slogan è "We stand for self-determination"
(Siamo dalla parte dell'auto-determinazione), è veramente la
nostra casa".
"Favorire una maggiore presenza di donne in politica significa
portare una visione femminile e femminista di attenzione agli
altri - aggiunge Rossella Malisan, vicesegretaria del Patto per
l'Autonomia -. Siamo abituati a percepire la politica come
competizione e potere, ma la politica in sé assume un valore
femminile perché parla di cura, attenzione, futuro e
collaborazione e il ruolo delle donne è un ruolo chiave per
uscire dai cardini che hanno ingessato il mondo nella situazione
critica in cui si trova".
Nelle scorse settimane anche i giovani del Patto per l'Autonomia
hanno vissuto una esperienza significativa a Strasburgo grazie a
una settimana di studio sui temi di inclusività, minoranze,
autodeterminazione popolare, partecipazione politica. L'evento è
stato organizzato dal Consiglio d'Europa insieme a Efay -
European free alliance youth, il gruppo giovanile di Efa/Ale di
cui fa parte anche il Gruppo giovani del Patto per l'Autonomia, e
Unpo, l'Organizzazione delle nazioni e dei popoli non
rappresentati. L'obiettivo dell'iniziativa era quello di mostrare
come per migliorare la rappresentatività e rendere più efficiente
il sistema democratico, sia importante affrontare i temi
dell'autonomia, della tutela delle comunità e del cambiamento
climatico anche all'interno di un quadro giuridico.
"Ho avuto l'opportunità di conoscere 30 attivisti, tutti
ventenni, provenienti da minoranze di tutto il mondo - racconta
Gabriele Violino, referente del Gruppo giovani del Patto per
l'Autonomia -. Ho conosciuto ragazzi che non potevano nemmeno
apparire nelle foto perché perseguitati dai propri governi
totalitari. Di questi tempi è importante non dare per scontati i
nostri principi di civiltà. Sia allora l'Europa la casa della
democrazia e della sussidiarietà. A ogni livello del sistema
democratico siano concessi gli strumenti in grado di renderlo
efficiente e sia definito uno spazio in grado di renderlo
rappresentativo, garantendo a tutti reali poteri".
Grande soddisfazione da parte del segretario del Patto per
l'Autonomia, Massimo Moretuzzo. "Il nostro percorso è proiettato
verso un'Europa più forte, capace di riconoscersi nelle sue
effettive diversità politiche, culturali e linguistiche,
un'Europa più coesa e più orientata a processi di vero
cambiamento nella direzione della transizione ecologica, della
giustizia sociale e della difesa dei diritti delle minoranze".
ACON/COM/fa