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TRANSIZIONE ENERGETICA. OK AULA A PDL TOSOLINI, NASCE FVG ENERGIA SPA

22.11.2022
18:14
(ACON) Trieste, 22 nov - Assumerà la denominazione di Fvg Energia Spa e, derivata dalla trasformazione della pre-esistente in house Ucit Srl, la nuova società della Regione Friuli Venezia Giulia avrà la funzione di supportare il socio unico per quanto concerne gli interventi di programmazione e pianificazione energetica. A tale fine viene previsto uno stanziamento di 4 milioni e 100mila euro complessivi per gli anni 2023 e 2024.

L'obiettivo è quello di creare le condizioni per affrontare con strumenti più dinamici l'annosa e attuale problematica legata all'energia, conservando la competitività territoriale e mettendo in atto le politiche in tema di promozione della transizione energetica e delle fonti rinnovabili. Soggetti destinatari, oltre agli Enti locali, saranno anche cittadini, professionisti e imprese.

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, riunito a Trieste e presieduto da Piero Mauro Zanin, alla presenza di alcune classi del liceo Linussio di Codroipo che hanno occupato i posti riservati al pubblico per l'intera mattinata, ha così aperto la due giorni di lavori consecutivi nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste, approvando a maggioranza (no compatto delle Opposizioni, unico astenuto Walter Zalukar del Gruppo Misto) la proposta di legge 160 relativa alle disposizioni regionali per la transizione energetica.

Il provvedimento, presentato del Gruppo consiliare della Lega con Lorenzo Tosolini primo firmatario e illustratore dei contenuti, punta a creare uno strumento legislativo "volto a introdurre un sistema che ponga l'efficientamento energetico nel quadro della promozione della produzione di elettricità da fonti rinnovabili e dell'attuazione del Piano energetico, anche al fine di sostenere le politiche di riduzione della CO2 e dell'inquinamento atmosferico in ambito urbano, nonché di incentivare la mobilità sostenibile e la green economy".

La proposta affrontava le problematiche che coinvolgono maggiormente la materia e gli svariati soggetti pubblici e privati coinvolti, istituendo Fvg Energia Spa (originariamente chiamata Agenzia per la transizione energetica del Fvg Spa, ma poi oggetto di specifico emendamento) con il compito primario "di supportare la Regione negli interventi di pianificazione energetica e per la creazione e l'attivazione delle condizioni tecniche, giuridiche, finanziarie, gestionali e formative atte a introdurre nuove norme e metodi di applicazione di politiche energetiche".

Una forte contrarietà da parte della Minoranza nei confronti della norma è emersa già nelle battute iniziali, quando il capogruppo Diego Moretti ne ha chiesto inutilmente lo stralcio per poterla analizzare e approfondire in sede di Commissione competente. Proprio il mancato passaggio preliminare del testo per una prima valutazione da parte dei consiglieri ha costituito il tema principale dei numerosi interventi introduttivi. Tutti critici quelli di opposizione, ai quali hanno fatto eco con esternazioni contrapposte i leghisti Tosolini e Mauro Bordin. La forzista Mara Piccin, presidente della IV Commissione competente in materia, ha altresì tenuto a puntualizzare di non aver "mai ricevuto alcuna richiesta di calendarizzazione della pdl".

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha parlato esplicitamente di "provvedimento ipocrita e costruito solo per la popolarità mediatica. Lo dimostra il fatto che non sia stato portato in Commissione, mentre ve ne sono altri giacenti come quello presentato dal sottoscritto. Viene creata una nuova società, quando ne abbiamo già due efficaci". Perfettamente allineati i rappresentanti del Partito democratico: Cristiano Shaurli si è lamentato che "se avesse avuto un normale iter, forse si sarebbe potuto migliorare il testo, trovare accordi e approfittare di preziose audizioni", mentre Mariagrazia Santoro ha rimarcato "problemi di metodo e di merito. Inoltre, cosa ne sarà ora dell'Agenzia per l'energia (Ape Fvg)? E che ne sarà di FvGreen: rimarrà chiuso nel cassetto?".

Sergio Bolzonello lo ha invece definito "l'atto più assurdo che io abbia visto in tanti anni di militanza politica" e anche Roberto Cosolini (Pd) ha fatto riferimento a FvGreen "che ora viene superato a destra. In un anno caratterizzato da una disponibilità di risorse senza precedenti e da conclamate emergenze, sanità e politiche ambientali rimangono autentiche Cenerentole". Franco Iacop si è altresì chiesto "come mai l'istanza arriva da una forza politica e non dall'assessorato? Quali sono, allora, le strategie?". Moretti, chiudendo la sequenza dem, ha posto l'accento sulla presenza "di emendamenti uguali presentati da diverse forze della Maggioranza, segno di una pur legittima lotta politica di supremazia tra partiti della stessa coalizione".

Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha collocato la pdl 160 "sul podio delle leggi discutibili, soprattutto per il metodo. Compresi i doppi emendamenti della Maggioranza, poi ritirati prima della discussione. Abbiamo già l'Ape e questo costituisce un accentramento di potere". Il pentastellato Cristian Sergo (M5S) ha puntato il dito contro "gli emendamenti presentati a meno di 24 ore dalla discussione: stravolgono tutto con una srl che diventa spa per un topolino da 4 milioni di euro partorito dalla montagna". Anche il civico Tiziano Centis ha fatto riferimento "al mancato passaggio in Commissione", chiedendosi "che fine ha fatto il comitato ristretto di FvGreen e la stessa legge, finita insabbiata".

"Quando avevamo ritirato questo progetto per approfondimenti, le Opposizioni - ha ribattuto il capogruppo del Carroccio, Bordin - strumentalizzarono la scelta esattamente come oggi fanno con la sua presentazione. La pdl di un gruppo di Maggioranza non arriva senza condivisione, assessore e direzione compresi, dopo un'ampia discussione priva di spaccature. Lo strumento rinforza le politiche energetiche e offre supporto agli Enti locali". Il collega Tosolini, dal canto suo, ha ribadito trattarsi di "un'istanza che nasce dal lavoro del nostro Gruppo, insieme alle direzioni Ambiente e Finanze, per costruire una proposta ancora più pregnante e completa. L'Ape potrà diventare un efficace braccio operativo".

L'assessore regionale a Difesa dell'ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, si è limitato a sottolineare che "questa pdl trasforma e valorizza la piccola Ucit Srl che faceva un lavoro di rutine sulle caldaie. Non sono previste esternalizzazioni e ridimensionamenti, ma anche l'Ape - ha assicurato - non corre alcun rischio".

Ritirati anticipatamente, per sovrapposizione di contenuti, quattro emendamenti presentati da Claudio Giacomelli e Antonio Lippolis (FdI), sono state promosse ben 8 istanze di Tosolini (comprese quelle relative alle risorse stanziate, al personale, alla clausola valutativa e alle funzioni allargate di Fvg Energia Spa) che hanno portato anche all'abrogazione di due articoli per un totale che ora, da 9, passa a 8 complessivi suddivisi in tre titoli.

Prima del voto conclusivo (al quale non hanno partecipato i forzisti Giuseppe Nicoli e Piccin, la dem Chiara Da Giau, Alessandro Basso di FdI e Sergo), anche Mauro Di Bert, Edy Morandini e Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) hanno ritirato due proposte. ACON/DB-fc



Il primo firmatario della pdl, Lorenzo Tosolini (Lega)
Mara Piccin (FI) con Maddalena Spagnolo e Lorenzo Tosolini (Lega)
Furio Honsell (Open Fvg)
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, a colloquio con alcuni consiglieri
L'assessore Fvg a Energia e Difesa dell'ambiente, Fabnio Scoccimarro
Il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, con gli assessori Pierpaolo Roberti e Fabio Scoccimarro
Alunni del liceo Linussio di Codroipo assistono ai lavori d'Aula
I dem Diego Moretti, Franco Iacop e Sergio Bolzonello