TRANSIZIONE ENERGETICA. OK AULA A PDL TOSOLINI, NASCE FVG ENERGIA SPA
(ACON) Trieste, 22 nov - Assumerà la denominazione di Fvg
Energia Spa e, derivata dalla trasformazione della pre-esistente
in house Ucit Srl, la nuova società della Regione Friuli Venezia
Giulia avrà la funzione di supportare il socio unico per quanto
concerne gli interventi di programmazione e pianificazione
energetica. A tale fine viene previsto uno stanziamento di 4
milioni e 100mila euro complessivi per gli anni 2023 e 2024.
L'obiettivo è quello di creare le condizioni per affrontare con
strumenti più dinamici l'annosa e attuale problematica legata
all'energia, conservando la competitività territoriale e mettendo
in atto le politiche in tema di promozione della transizione
energetica e delle fonti rinnovabili. Soggetti destinatari, oltre
agli Enti locali, saranno anche cittadini, professionisti e
imprese.
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, riunito a
Trieste e presieduto da Piero Mauro Zanin, alla presenza di
alcune classi del liceo Linussio di Codroipo che hanno occupato i
posti riservati al pubblico per l'intera mattinata, ha così
aperto la due giorni di lavori consecutivi nell'emiciclo di
piazza Oberdan a Trieste, approvando a maggioranza (no compatto
delle Opposizioni, unico astenuto Walter Zalukar del Gruppo
Misto) la proposta di legge 160 relativa alle disposizioni
regionali per la transizione energetica.
Il provvedimento, presentato del Gruppo consiliare della Lega con
Lorenzo Tosolini primo firmatario e illustratore dei contenuti,
punta a creare uno strumento legislativo "volto a introdurre un
sistema che ponga l'efficientamento energetico nel quadro della
promozione della produzione di elettricità da fonti rinnovabili e
dell'attuazione del Piano energetico, anche al fine di sostenere
le politiche di riduzione della CO2 e dell'inquinamento
atmosferico in ambito urbano, nonché di incentivare la mobilità
sostenibile e la green economy".
La proposta affrontava le problematiche che coinvolgono
maggiormente la materia e gli svariati soggetti pubblici e
privati coinvolti, istituendo Fvg Energia Spa (originariamente
chiamata Agenzia per la transizione energetica del Fvg Spa, ma
poi oggetto di specifico emendamento) con il compito primario "di
supportare la Regione negli interventi di pianificazione
energetica e per la creazione e l'attivazione delle condizioni
tecniche, giuridiche, finanziarie, gestionali e formative atte a
introdurre nuove norme e metodi di applicazione di politiche
energetiche".
Una forte contrarietà da parte della Minoranza nei confronti
della norma è emersa già nelle battute iniziali, quando il
capogruppo Diego Moretti ne ha chiesto inutilmente lo stralcio
per poterla analizzare e approfondire in sede di Commissione
competente. Proprio il mancato passaggio preliminare del testo
per una prima valutazione da parte dei consiglieri ha costituito
il tema principale dei numerosi interventi introduttivi. Tutti
critici quelli di opposizione, ai quali hanno fatto eco con
esternazioni contrapposte i leghisti Tosolini e Mauro Bordin. La
forzista Mara Piccin, presidente della IV Commissione competente
in materia, ha altresì tenuto a puntualizzare di non aver "mai
ricevuto alcuna richiesta di calendarizzazione della pdl".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha parlato esplicitamente di
"provvedimento ipocrita e costruito solo per la popolarità
mediatica. Lo dimostra il fatto che non sia stato portato in
Commissione, mentre ve ne sono altri giacenti come quello
presentato dal sottoscritto. Viene creata una nuova società,
quando ne abbiamo già due efficaci". Perfettamente allineati i
rappresentanti del Partito democratico: Cristiano Shaurli si è
lamentato che "se avesse avuto un normale iter, forse si sarebbe
potuto migliorare il testo, trovare accordi e approfittare di
preziose audizioni", mentre Mariagrazia Santoro ha rimarcato
"problemi di metodo e di merito. Inoltre, cosa ne sarà ora
dell'Agenzia per l'energia (Ape Fvg)? E che ne sarà di FvGreen:
rimarrà chiuso nel cassetto?".
Sergio Bolzonello lo ha invece definito "l'atto più assurdo che
io abbia visto in tanti anni di militanza politica" e anche
Roberto Cosolini (Pd) ha fatto riferimento a FvGreen "che ora
viene superato a destra. In un anno caratterizzato da una
disponibilità di risorse senza precedenti e da conclamate
emergenze, sanità e politiche ambientali rimangono autentiche
Cenerentole". Franco Iacop si è altresì chiesto "come mai
l'istanza arriva da una forza politica e non dall'assessorato?
Quali sono, allora, le strategie?". Moretti, chiudendo la
sequenza dem, ha posto l'accento sulla presenza "di emendamenti
uguali presentati da diverse forze della Maggioranza, segno di
una pur legittima lotta politica di supremazia tra partiti della
stessa coalizione".
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha collocato la pdl 160
"sul podio delle leggi discutibili, soprattutto per il metodo.
Compresi i doppi emendamenti della Maggioranza, poi ritirati
prima della discussione. Abbiamo già l'Ape e questo costituisce
un accentramento di potere". Il pentastellato Cristian Sergo
(M5S) ha puntato il dito contro "gli emendamenti presentati a
meno di 24 ore dalla discussione: stravolgono tutto con una srl
che diventa spa per un topolino da 4 milioni di euro partorito
dalla montagna". Anche il civico Tiziano Centis ha fatto
riferimento "al mancato passaggio in Commissione", chiedendosi
"che fine ha fatto il comitato ristretto di FvGreen e la stessa
legge, finita insabbiata".
"Quando avevamo ritirato questo progetto per approfondimenti, le
Opposizioni - ha ribattuto il capogruppo del Carroccio, Bordin -
strumentalizzarono la scelta esattamente come oggi fanno con la
sua presentazione. La pdl di un gruppo di Maggioranza non arriva
senza condivisione, assessore e direzione compresi, dopo un'ampia
discussione priva di spaccature. Lo strumento rinforza le
politiche energetiche e offre supporto agli Enti locali". Il
collega Tosolini, dal canto suo, ha ribadito trattarsi di
"un'istanza che nasce dal lavoro del nostro Gruppo, insieme alle
direzioni Ambiente e Finanze, per costruire una proposta ancora
più pregnante e completa. L'Ape potrà diventare un efficace
braccio operativo".
L'assessore regionale a Difesa dell'ambiente, Energia e Sviluppo
sostenibile, Fabio Scoccimarro, si è limitato a sottolineare che
"questa pdl trasforma e valorizza la piccola Ucit Srl che faceva
un lavoro di rutine sulle caldaie. Non sono previste
esternalizzazioni e ridimensionamenti, ma anche l'Ape - ha
assicurato - non corre alcun rischio".
Ritirati anticipatamente, per sovrapposizione di contenuti,
quattro emendamenti presentati da Claudio Giacomelli e Antonio
Lippolis (FdI), sono state promosse ben 8 istanze di Tosolini
(comprese quelle relative alle risorse stanziate, al personale,
alla clausola valutativa e alle funzioni allargate di Fvg Energia
Spa) che hanno portato anche all'abrogazione di due articoli per
un totale che ora, da 9, passa a 8 complessivi suddivisi in tre
titoli.
Prima del voto conclusivo (al quale non hanno partecipato i
forzisti Giuseppe Nicoli e Piccin, la dem Chiara Da Giau,
Alessandro Basso di FdI e Sergo), anche Mauro Di Bert, Edy
Morandini e Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) hanno ritirato due
proposte.
ACON/DB-fc
Il primo firmatario della pdl, Lorenzo Tosolini (Lega)
Mara Piccin (FI) con Maddalena Spagnolo e Lorenzo Tosolini (Lega)
Furio Honsell (Open Fvg)
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, a colloquio con alcuni consiglieri
L'assessore Fvg a Energia e Difesa dell'ambiente, Fabnio Scoccimarro
Il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, con gli assessori Pierpaolo Roberti e Fabio Scoccimarro
Alunni del liceo Linussio di Codroipo assistono ai lavori d'Aula
I dem Diego Moretti, Franco Iacop e Sergio Bolzonello