MUSICA. OK AULA A DDL 180, ISTITUITO ELENCO SCUOLE NON STATALI IN FVG
(ACON) Trieste, 23 nov - Approvato a maggioranza, con unica
astensione di Furio Honsell (Open Fvg), il disegno di legge 180,
relativo all'istituzione dell'Elenco regionale delle scuole non
statali di musica del Friuli Venezia Giulia e altre disposizioni
in materia di attività didattica musicale di base.
Il ddl prevede in primo luogo l'istituzione di un elenco di
scuole al quale potranno iscriversi gli enti gestori in possesso
di determinati requisiti, in modo da poter accedere ai
finanziamenti. Questi ultimi si sviluppano lungo tre linee
contributive che valorizzano i corsi di studio propedeutici a
quelli accademici dell'Alta formazione artistica e musicale
(Afam), l'insegnamento musicale di base attraverso i corsi con
programma didattico libero (con particolare apprezzamento delle
scuole operanti in Comuni con meno di 3.000 abitanti) e i
progetti didattici realizzati in rete tra Enti gestori, dedicati
agli allievi in situazioni di svantaggio.
In sede di discussione in Aula il capogruppo leghista Mauro
Bordin, relatore di maggioranza, ha rimarcato "il grande senso di
responsabilità dei soggetti - rappresentanti delle scuole di
musica e dei conservatori - che sono stati coinvolti nel processo
di stesura della legge, che hanno saputo superare le barriere
mettendo l'interesse personale dietro quello collettivo". Il
consigliere si è detto "ampiamente soddisfatto del lavoro svolto
per la creazione di uno strumento moderno e innovativo, che
risponde alle esigenze attuali da affrontare come quelle di dare
a chi opera nel settore strumenti e risorse importanti".
"Capisco che la legge ha soddisfatto tutti ma - ha fatto notare
Honsell, relatore di minoranza - credo che come Consiglio
dovremmo essere più presenti su un tema così importante come la
musica, una delle poche attività capaci di coniugare le
dimensioni cognitive, psicomotorie, emozionali e relazionali di
una persona, e per questo auspico che si decida di iniziare
l'iter per l'adozione di una legge quadro - il consigliere ne ha
presentata una, la pdl 139/2021 - che possa toccare aree
tematiche innovative e potenziare le istanze emerse negli ultimi
anni". Il consigliere ha, inoltre, motivato la sua astensione
sostenendo che "nonostante la legge sia apprezzata lascia un
sistema rigido e non sembra particolarmente innovativa" e
esprimendo "perplessità sulla presenza così forte dei
conservatori".
A sostenere la necessità di una legge quadro in materia è anche
la consigliera Chiara Da Giau (PD) che auspica che "la
commissione competente appronti la pdl presentata da Honsell, in
modo da poter riflettere sulla valorizzazione della musica che
non si può fermare alla formazione di base, in quanto va
riconosciuta la scelta di fare della musica una professione". Da
Giau ha, inoltre, ripreso un tema emerso in fase di audizioni,
ovvero quello dei licei musicali, sui quali "annualmente si apre
una contesa tra i vari comuni che vogliono ospitare questo
indirizzo a fronte, però, di una mancata riflessione sul perché
questa scuola venga scelta o meno dagli alunni. L'affidamento
degli indirizzi, di conseguenza, può non produrre i risultati
attesi. Questo per dire - ha concluso - che il mondo della musica
è un mondo fragile che deve essere sostenuto".
"Il tema della mancanza di licei musicali andrà affrontato - ha
affermato Cristiano Shaurli (PD), rivolgendosi ai colleghi
dell'isontino - in quanto la richiesta di Gorizia in merito non
vede, ancora, soddisfazione. Assieme ad esse, anche alla
valorizzazione della produzione musicale andrà dedicata
attenzione". Il dem ha anche fatto notare come "il percorso di
stesura del ddl abbia fatto emergere l'importanza che le
Commissioni possono rivestire nel procedimento normativo, avendo
il potere di chiarire richieste e perplessità a beneficio di
tutta la comunità regionale". Shaurli ha concluso definendo la
legge un "elaborato di sintesi importante che ha raccolto
soddisfazione, percepita anche durante le audizioni" e,
commentando gli emendamenti, tutti a firma di Honsell, ha
sottolineato come ricerchino "un miglioramento senza stravolgere
l'equilibrio che è stato trovato tra le diverse scuole".
Uno degli emendamenti - tutti respinti - proposti dal consigliere
di Open, relativo all'inserimento nella legge di una dicitura che
riconosca il pluralismo culturale e linguistico della regione è
stato condiviso anche da Marko Pisani (Ssk) e da Massimo
Moretuzzo (Patto) che ha evidenziato come "il tema delle
minoranze linguistiche in regione possa essere valorizzato anche
dal punto di vista musicale".
"La valorizzazione della pluralità linguistica e culturale è
attinente al tema della produzione musicale, non del percorso
formativo", ha ricordato in Aula l'assessore regionale alla
Formazione, Alessia Rosolen. "Inoltre - ha proseguito - abbiamo
coinvolto nel processo normativo associazioni e soggetti operanti
sul territorio che già riservano spazi ad hoc per la
valorizzazione della pluralità linguistica nelle loro attività".
Rosolen ha concluso ricordando il principio con cui è stata
pensata la norma, ovvero quello di "dare una risposta puntuale
rispetto al tema formativo di connessione con il sistema
scolastico dell'alta formazione in un settore che, dagli anni
'80, era abbandonato a sé stesso".
ACON/SP-fc