FINANZE. OK AULA A BILANCIO CONSOLIDATO REGIONE, CONTRARI PD E OPEN
(ACON) Trieste, 23 nov - Nonostante l'aperta contrarietà di Pd
e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), il Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, ha
approvato a maggioranza (astenuti i rappresentanti di Patto per
l'Autonomia e M5S) la proposta di Bilancio consolidato per
l'esercizio 2021 della Regione.
Il provvedimento, precedentemente licenziato senza apportare
modifiche dalla I Commissione consiliare integrata dai presidenti
delle altre Commissioni, contiene riferimenti normativi relativi
alle indicazioni del decreto legislativo 118/2011
sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro enti ed
organismi strumentali, nonché alle norme volte alla
programmazione della contabilità propria regionale.
Nel documento, inoltre, si trova l'Elenco degli enti e degli
organismi che fanno parte del Gruppo di Amministrazione pubblica
(Gap), all'interno del quale è stato identificato un perimetro di
consolidamento. Il bilancio consolidato rappresenta la situazione
economica, finanziaria e patrimoniale di tutti i soggetti
coinvolti all'interno di tale perimetro fissata nel 2021.
L'approfondimento sul tema era stato aperto dalle relazioni di
Alessandro Basso (FdI) per la Maggioranza, seguito da Honsell e
Roberto Cosolini (Pd) per la Minoranza. Basso ha esordito
manifestando "grande soddisfazione per il buon lavoro svolto e
ancora in fase di svolgimento", auspicando altresì "la massima
condivisione rispetto un provvedimento soprattutto tecnico" e
specificando la presenza di "numeri davvero importanti che
dimostrano una gestione positiva delle risorse pubbliche".
Sono state inserite nello strumento tutte le società controllate
direttamente dalla Regione (escludendo quelle in liquidazione) e
considerati rilevanti anche i consorzi totalmente partecipati
dalla capogruppo, le società in-house e gli enti partecipati
titolari di affidamenti diretto dalla Regione. "Il Consolidato
2021 - dettaglia la relazione di Basso - chiude con un totale a
pareggio tra attivo e passivo di 11.251.197.028 euro rispetto al
2020. Il totale dell'attivo aumenta di 1.829.892.648 euro,
imputabile all'incremento del valore dei crediti (+37,75%) e
della liquidità, soprattutto della capogruppo Regione (+39,21%).
Il risultato economico d'esercizio risulta pari a 651.898.368
euro, mentre balza agli occhi un importante aumento dell'utile
(294.314.838 euro) derivante dalla riduzione dei componenti
positivi (137.019.240) e negativi della gestione (382.681.427),
nonché da una variazione positiva della componente proventi e
oneri straordinari (60.309.371 euro)".
Cosolini, dal canto suo, ha rivendicato che "la procedura
adottata ha previsto come unico momento di confronto con la
Giunta, prima dell'approdo in Aula, il passaggio in I
Commissione, dove domande e rilievi sui dati contenuti nel
documento hanno avuto una risposta esaustiva dai tecnici della
Direzione ma non dalla Giunta, anche per l'assenza degli
assessori competenti".
Tra le criticità l'esponente dem ha indicato "un generalizzato
aumento dei numeri del personale impiegato e del conseguente
costo generato dei alcuni enti considerati nel perimetro del
Gap", soffermandosi poi sui casi specifici di PromoturismoFvg,
Ater, Ente Parco delle Dolomiti Friulane, Insiel, Società
Ferrovie Udine-Cividale, Ucit Srl, Banca Mediocredito e Ardis.
"Il nostro atteggiamento è improntato ad approfondire, magari
ottenendo delucidazioni di ordine politico rispetto a quelle solo
tecniche, già ottenute dai funzionari, per dare giusta
considerazione a un documento denso di dati, ma che sottende un
preminente significato politico. Non siamo soddisfatti - si è
congedato Cosolini - della replica dell'assessore Sergio Emidio
Bini, perciò la nostra posizione passa da quella di astensione
alla contrarietà".
Honsell si è invece focalizzato sulla considerazione secondo la
quale "per analizzare con piena consapevolezza questo documento
ampio e complesso sarebbe stato necessario molto più tempo e,
soprattutto, non avrebbe dovuto esserci un unico passaggio in
Commissione, ma almeno due. È l'unico momento nel quale si può
cogliere l'andamento della vasta platea di enti e aziende
controllati o partecipati dalla Regione, mentre emerge un vuoto
circa il reale numero di partecipate e la loro salute. Inoltre,
non vengono discussi i casi critici, come Exe e Friuli
Innovazione".
Secondo Honsell, "la mancanza di una relazione politica da parte
dell'assessore al Bilancio rende poco utile l'enorme sforzo
necessario per redigere questo corposo documento. Noto anche una
scarsissima capacità di utilizzo efficace delle risorse
disponibili da parte di questa Amministrazione, figlia di un
deficit di capacità di programmazione".
La discussione generale è stata aperta dal capogruppo
pentastellato Mauro Capozzella che ha definito il documento
"molto rilevante nell'ottica di una crescente aziendalizzazione
dei servizi pubblici regionali e meritevole di essere
approfondito con attenzione". Quindi, ha chiesto "maggiori
dettagli su una lunga serie di contenuti che vanno
dall'esclusione di alcune entità dal perimetro di consolidamento,
alle opportunità di alleanze e sinergie tra partecipate e
controllate; dal ruolo dei controlli, dei controllori e degli
organi di vigilanza, fino alla mancanza di un bilancio integrato
che permetta di valutare l'andamento strategico complessivo del
Gap".
Tutti di sponda Partito democratico gli altri interventi, a
partire da Franco Iacop (Pd) che ha premesso di non comprendere
"la delega data dalla Giunta all'assessore Bini per sostituire la
collega Barbara Zilli, assente quest'oggi", per poi soffermarsi
su Insiel e PromoTurismo Fvg. Sergio Bolzonello è partito
dall'identificazione di "una situazione non brillante, perché
negli ultimi anni sono sedimentate scelte molto negative che
peseranno in futuro. I numeri sono impietosi e questo consolidato
sancisce una sconfitta". Il capogruppo Diego Moretti, infine, si
è concentrato su Fvg Strade, l'in-house Alto Adriatico e Ater.
L'assessore regionale Sergio Emidio Bini, in sede di replica ha
evidenziato di essersi aspettato "da parte di tutti, anche dalle
Opposizioni, un plauso alle donne, agli uomini e ai
professionisti che lavorano e si trovano all'interno dei cda
delle società controllate e partecipate dalla Regione. Gli
indicatori - ha aggiunto l'esponente dell'Esecutivo - farebbero
invida a tantissime Regioni del Paese e anche gli indici di
patrimonializzazione sono molto importanti, risultati di
esercizio che in quasi tutti i casi riportano un segno positivo.
Ho sentito affermazioni gravi e ingiuste. Certo, si può sempre
fare meglio e tutti noi stiamo lavorando proprio in questo senso".
ACON/DB-fc