DONNE. PICCIN (FI): LEGGI E ATTI CONTRO LA VIOLENZA MA ANCHE PUNIZIONI
(ACON) Trieste, 25 nov - "Il Friuli Venezia Giulia è terra
d'avanguardia per le iniziative e le attività finalizzate a
eliminare la violenza contro le donne".
Con questo incipit, in una nota Mara Piccin, consigliera
regionale di Forza Italia, fa sapere che "ci sono oltre 60
progetti sul nostro territorio per diffondere la cultura della
prevenzione e del contrasto al fenomeno. Io stessa sono la prima
firmataria di una proposta, poi confluita nella legge degli
interventi per la tutela delle donne vittime di violenza, che ha
dato organicità alle iniziative superando la stagione
dell'estemporaneità. Abbiamo fatto un ottimo lavoro sul piano
della consapevolezza. Dobbiamo continuare a lavorare su due
binari paralleli: quello culturale e quello delle sanzioni".
La Piccin esprime quindi soddisfazione "per quanto fatto da
Consiglio e Giunta regionale in questi anni. La Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
deve essere un appuntamento per fare il punto della situazione.
La legge approvata lo scorso anno, che recepiva la mia proposta,
ha predisposto un impianto normativo completo e innovativo, con
attenzione agli interventi per la formazione di professionisti
che sappiano accogliere e accompagnare le donne, i minori vittime
di violenza e i figli di femminicidio. Previste misure ad hoc per
persone vittime di discriminazione e violenza".
"La legge - fa sapere ancora - ha delineato anche un sostegno sul
piano finanziario grazie all'istituzione di un fondo unico da cui
attingere risorse per attività di conforto e aiuto alle vittime.
Soprattutto ha dato un carattere di programmazione triennale alle
iniziative e alle attività, garantendo continuità e
pianificazione nell'accezione più completa del termine".
"La cosa più importante - conclude la forzista - è che queste
iniziative legislative non restino lettere morte e trovino, anno
dopo anno, attuazioni concrete. Centrale è il tema
dell'accoglienza: chi arriva deve comportarsi in modo civile.
Identico discorso vale per qualunque uomo assuma una condotta
violenta. Dobbiamo essere tutti uniti nel condannare fermamente
atteggiamenti di sopraffazione o discriminazione verso le donne.
Non ci possono essere alibi, solo fermezza. Da parte di tutti.
Colgo l'occasione per ribadire il mio totale sostegno alle
iniziative di questi giorni per aiutare le donne in Iran: in
questa battaglia di civiltà non possono esserci confini, ma solo
piena unità di intenti".
ACON/COM/rcm