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DONNE. ZANIN SU IRAN E 25 NOVEMBRE: BATTAGLIA DIRITTI COINVOLGA TUTTI

25.11.2022
14:15
+++Scoperto striscione a Udine. Santoro: segno piccolo ma importante. Honsell: anche da noi stereotipi e cultura patriarcale+++ (ACON) Udine, 25 nov - Lo striscione di sostegno alla battaglia per la libertà in Iran campeggia da oggi anche a Udine, all'esterno della sede del Consiglio regionale in via Prefettura 10, in una giornata speciale come quella del 25 novembre.

"È una battaglia delle donne, certamente, ma fortunatamente anche di tanti uomini che hanno deciso di andare fino in fondo nella rivendicazione dei diritti calpestati dalla Repubblica teocratica, in un Paese che pure è stato in passato culla della civiltà". Lo ha sottolineato nuovamente Piero Mauro Zanin, il presidente del Consiglio regionale, durante la breve cerimonia di scoprimento del labaro, donato al Consiglio dall'associazione di dissidenti iraniani Neda Day.

"La scelta della nazionale di calcio iraniana, che ha approfittato del palcoscenico dei Mondiali in Qatar per esprimere solidarietà ai manifestanti rifiutando di cantare l'inno - ha aggiunto Zanin - è uno straordinario esempio di coraggio, e per questo la stiamo seguendo con particolare simpatia". "Anche in Italia il 25 novembre - ha suggerito il presidente dell'Assemblea legislativa - deve diventare una giornata di impegno contro la violenza sulle donne da parte di tutte le componenti della società. In caso contrario, gli sforzi che si stanno facendo per contrastare un fenomeno purtroppo ancora tanto presente rischiano di risultare vani".

Alla breve cerimonia erano presenti anche i consiglieri regionali Furio Honsell e Mariagrazia Santoro.

"Anche i piccoli segni sono importanti - ha sottolineato Santoro - ed è perciò significativo che il Consiglio, nei suoi organi di rappresentanza, mostri una vicinanza, dimostri sensibilità verso le donne iraniane. Donne che oggi, il 25 novembre, assurgono a simbolo di una lotta alle sopraffazioni, una lotta alle violenze che evidentemente da loro riguardano i diritti prioritari. Ma in alcuni casi anche in Italia non viene riconosciuto il diritto prioritario a una vita libera, che non viene certo impedita dalle istituzioni ma può essere preclusa da chi ti sta vicino a casa. Per questo le istituzioni devono essere presenti e raccogliere quel desiderio di libertà". "È molto importante - ha ribadito Honsell - esporre questo striscione con lo slogan Donna vita libertà e manifestare solidarietà di fronte al sacrificio di tante persone, specie in una Giornata come quella di oggi. Le violenze fisiche partono dalle violenze psicologiche e dagli stereotipi, come quelli che purtroppo vediamo nella nostra società patriarcale, anche in Italia, dove vengono minimizzate le molestie nei confronti delle donne e dove, mi riferisco al voto del Consiglio regionale di qualche giorno fa, è stata bocciata la possibilità della doppia preferenza di genere che avrebbe aumentato la presenza femminile in Aula". ACON/FA-li



Il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin (al centro), assieme ai consiglieri regionali Mariagrazia Santoro e Furio Honsell, sotto lo striscione di solidarietà alle donne iraniane