DONNE. ZANIN SU IRAN E 25 NOVEMBRE: BATTAGLIA DIRITTI COINVOLGA TUTTI
+++Scoperto striscione a Udine. Santoro: segno piccolo ma
importante. Honsell: anche da noi stereotipi e cultura
patriarcale+++
(ACON) Udine, 25 nov - Lo striscione di sostegno alla battaglia
per la libertà in Iran campeggia da oggi anche a Udine,
all'esterno della sede del Consiglio regionale in via Prefettura
10, in una giornata speciale come quella del 25 novembre.
"È una battaglia delle donne, certamente, ma fortunatamente anche
di tanti uomini che hanno deciso di andare fino in fondo nella
rivendicazione dei diritti calpestati dalla Repubblica
teocratica, in un Paese che pure è stato in passato culla della
civiltà". Lo ha sottolineato nuovamente Piero Mauro Zanin, il
presidente del Consiglio regionale, durante la breve cerimonia di
scoprimento del labaro, donato al Consiglio dall'associazione di
dissidenti iraniani Neda Day.
"La scelta della nazionale di calcio iraniana, che ha
approfittato del palcoscenico dei Mondiali in Qatar per esprimere
solidarietà ai manifestanti rifiutando di cantare l'inno - ha
aggiunto Zanin - è uno straordinario esempio di coraggio, e per
questo la stiamo seguendo con particolare simpatia".
"Anche in Italia il 25 novembre - ha suggerito il presidente
dell'Assemblea legislativa - deve diventare una giornata di
impegno contro la violenza sulle donne da parte di tutte le
componenti della società. In caso contrario, gli sforzi che si
stanno facendo per contrastare un fenomeno purtroppo ancora tanto
presente rischiano di risultare vani".
Alla breve cerimonia erano presenti anche i consiglieri regionali
Furio Honsell e Mariagrazia Santoro.
"Anche i piccoli segni sono importanti - ha sottolineato Santoro
- ed è perciò significativo che il Consiglio, nei suoi organi di
rappresentanza, mostri una vicinanza, dimostri sensibilità verso
le donne iraniane. Donne che oggi, il 25 novembre, assurgono a
simbolo di una lotta alle sopraffazioni, una lotta alle violenze
che evidentemente da loro riguardano i diritti prioritari. Ma in
alcuni casi anche in Italia non viene riconosciuto il diritto
prioritario a una vita libera, che non viene certo impedita dalle
istituzioni ma può essere preclusa da chi ti sta vicino a casa.
Per questo le istituzioni devono essere presenti e raccogliere
quel desiderio di libertà".
"È molto importante - ha ribadito Honsell - esporre questo
striscione con lo slogan Donna vita libertà e manifestare
solidarietà di fronte al sacrificio di tante persone, specie in
una Giornata come quella di oggi. Le violenze fisiche partono
dalle violenze psicologiche e dagli stereotipi, come quelli che
purtroppo vediamo nella nostra società patriarcale, anche in
Italia, dove vengono minimizzate le molestie nei confronti delle
donne e dove, mi riferisco al voto del Consiglio regionale di
qualche giorno fa, è stata bocciata la possibilità della doppia
preferenza di genere che avrebbe aumentato la presenza femminile
in Aula".
ACON/FA-li
Il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin (al centro), assieme ai consiglieri regionali Mariagrazia Santoro e Furio Honsell, sotto lo striscione di solidarietà alle donne iraniane