UNIVERSITÀ. ZANIN: LOTTA PER ATENEO UDINE, PETRACCO VISIONARIO MODERNO
(ACON) Udine, 26 nov - "Il professor Petracco era un lucido
visionario, la storia lo ha confermato, perché ha immaginato
l'Università del Friuli come motore per uno sviluppo capace di
coniugare la ricostruzione materiale con quella etica e morale
della comunità locale, non soltanto dopo le tragedie legate al
terremoto. Un messaggio potente e ancora oggi modernissimo".
Lo ha sottolineato, nel salone del Parlamento del castello di
Udine, il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia, Piero Mauro Zanin, ospite della presentazione della
ristampa del volume "La lotta per l'Università friulana" di
Tarcisio Petracco.
"Quando lui immaginava, insieme al movimento che lo ha
appoggiato, di legare l'Università del Friuli alla promozione del
popolo friulano - ha evidenziato il vertice dell'Assembla
legislativa regionale - non faceva una scelta di carattere
campanilistico o indirizzata a una dimensione di minorità, ma
ipotizzava invece che, attraverso la promozione di un'identità
culturale ben definita (storicamente, geograficamente e
linguisticamente), si potesse fare la promozione di una comunità
con una valenza di carattere europeo".
L'evento, organizzato nel 25° anniversario della scomparsa
dell'autore e nel 50° della fondazione del Comitato per
l'Università friulana (promotore della raccolta di 125mila firme
che aveva consentito l'istituzione dell'ateneo), è stato aperto
dalle osservazioni del presidente del Comitato, Alessio Persic, e
del sindaco di Udine, Pietro Fontanini ("Ricordiamo battaglie ed
eventi importanti che hanno regalato ulteriore spessore al
carattere dei friulani per essere ancora più protagonisti a casa
nostra").
"Le rivoluzioni partono sempre dal basso - ha commentato a sua
volta l'assessore regionale a Istruzione e Università, Alessia
Rosolen - e il ricordo diventi quindi stimolo per qualcosa che
deve avvenire di nuovo a vantaggio dell'autonomia scolastica".
All'appuntamento dedicato al libro, sovvenzionato dalla Regione
autonoma Fvg, hanno fatto seguito un intermezzo musicale con il
Complesso di archi del Friuli e del Veneto, le relazioni di
Sandro Fabbro e monsignor Duilio Corgnali, nonché un breve
viaggio tra le attività del Comitato che ha introdotto un
confronto incentrato sul futuro dell'università friulana.
"Petracco immaginava che il sogno europeo si sarebbe potuto
realizzare attraverso l'insieme delle comunità identitarie e non
quello degli Stati che, nel concreto, ha fallito per una
questione di egoismi. Investire nell'autodeterminazione
attraverso uno strumento di formazione come l'università - ha
aggiunto il presidente del Cr Fvg - non è perciò campanilismo, ma
la soluzione per costruire una comunità forte tra Regioni e
popoli europei".
"Anche l'articolo 26 della legge istituiva dell'ateneo - ha
precisato Zanin - era innovativo. Un'intuizione che va recuperata
per motivi non solo territoriali, ma anche strategici, offrendo
all'Università di Udine un ruolo straordinario per porsi alla
guida del progetto. Purtroppo, nel frattempo, stato perso il
senso di popolo, trasformato in una folla alla ricerca di un
tornaconto legato più di benessere personale. Questa è la crisi
che stiamo continuando ad affrontare".
"Purtroppo, attualmente manca la visione di Petracco - ha
concluso il presidente del Cr - con l'idea di poter arrivare
all'autodeterminazione, frutto di un'identità e di un'etica che
stiamo perdendo. È vero però che il Friuli c'è e che esistono i
friulani (su questo la Regione ha progetti a lunghissimo termine,
investendo anche sulla famiglia): emergono perciò delle occasioni
e sta a noi il compito di riprenderle".
ACON/DB
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, insieme a Sandro Fabbro, Alessio Persic e Duilio Corgnali (partendo da sinistra)
L'intervento a Udine del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, segue i lavori in prima fila al castello di Udine
L'intervento del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, nel salone del Parlamento del castello di Udine
L'intermezzo musicale nel salone del Parlamento del castello di Udine