ARTIGLIERI. ZANIN A FESTA S. BARBARA: BASTA VITTIME INCURIA TERRITORIO
(ACON) Buttrio, 27 nov - "Grazie del vostro impegno presso la
popolazione colpita a Ischia dall'alluvione. Purtroppo siamo
molto bravi a ricostruire, molto meno a prevenire. Sarebbe ora
che l'Italia finisse di piangere vittime innocenti per una scarsa
attenzione e manutenzione del territorio. Quindi grande vicinanza
a coloro che si stanno prodigando in queste ore per cercare i
dispersi travolti da quella frana".
Queste le prime parole di saluto del presidente del Consiglio
regionale, Piero Mauro Zanin, ai rappresentanti delle Forze
armate e dei volontari della Protezione civile che a Buttrio
hanno preso parte alla cerimonia in onore di santa Barbara, colei
che rappresenta la capacità di affrontare il pericolo con fede,
coraggio e serenità anche quando non c'è alcuna via di scampo,
patrona degli artiglieri, dei marinai e dei vigili del fuoco.
A organizzare l'evento, come ormai fa da decenni, è stata la
locale sezione dell'Associazione artiglieri chiamando a sé
delegazioni delle associazioni d'arma del Friuli Venezia Giulia,
ma anche rappresentanti delle associazioni combattentistiche e
del Comune austriaco di Klagenfurt, dei veterani di guerra del 1991
della Slovenia, della comunità italiana e dell'amministrazione
croata di Visinada d'Istria e dei veterani della guerra
d'indipendenza croata di Pisino, le cui bandiere sono sventolate
accanto a quella italiana e regionale.
Zanin ha quindi parlato del presidente degli artiglieri buttriesi,
Franco Gervasio, come di "un visionario perché ha messo insieme,
come in una sorta di fratellanza, i Paesi Italia, Austria,
Slovenia e Croazia, un'iniziativa che magari un tempo sembrava
non avere grande valore mentre oggi vediamo che altri Paesi,
alle porte dell'Europa, si stanno facendo la guerra, eventi che
non pensavamo di vedere più. Ecco che Gervasio fa bene ad
insistere nell'organizzare cerimonie come questa perché è
dimostrato che, dal passato, non abbiamo imparato nulla, mentre
abbiamo bisogno di messaggi di speranza a cui guardare con grande
attenzione".
Rivolgendosi al sindaco di Buttrio, Eliano Bassi, e ai tanti
primi cittadini dei Comuni limitrofi presenti, l'alta carica
legislativa regionale ha sottolineato "l'importanza del saper
lavorare e dialogare insieme e testimoniare, così, la grande
comunità friulana".
La cerimonia, molto partecipata, ha visto una santa messa
celebrata da padre Andrea Gamba con la collaborazione di don
Pregelj Milan di Aidussina (Slovenia) e del coro Razpotje Dal
Zolla, sempre di Aidussina, cui hanno preso parte anche i
consiglieri regionali Mariagrazia Santoro, Giuseppe Sibau e
Franco Iacop. A seguire, l'alzabandiera con la deposizione di una
corona d'alloro al monumento ai caduti di tutte le guerre e di un
mazzo di fiori alla statua rappresentante santa Barbara. Ma
soprattutto c'erano gli alunni delle scuole secondarie di primo
grado di Buttrio e di Pradamano, che hanno letto alcuni elaborati
preparati per l'occorrenza in cui la parola pace come rimedio
obbligato contro la guerra ha fatto sempre da sfondo.
Dal piazzale antistante il municipio del Comune udinese, la
cerimonia si è spostata al Palafeste, dove i saluti delle
autorità civili e militari regionali, carinziane, slovene e
istriane si sono alternati con diversi canti locali e stranieri.
Qui il presidente Gervasio ha fatto presente che l'attività
quarantennale della sua associazione "si è distinta per aver
stretto numerosi gemellaggi e si è sempre dimostrata disponibile
al volontariato, secondo una vivacità non abituale sul territorio
che ha permesso di ampliare la provenienza dei suoi iscritti, che
oggi arriva da 15 Comuni limitrofi". Anche per lui, "nel 2022 si
è scoperto che la guerra non è un evento da escludere dal
ripetersi della storia. Un elemento che riteniamo importante per
superare le guerre sono i gemellaggi con i Paesi vicini,
iniziative che consentono al contempo di far conoscere il
territorio e le sue bellezze".
Dal sindaco Bassi parole non differenti sull'importanza dei
messaggi di pace e pregni di quel senso di comunità di cui
abbiamo bisogno. Il suo grazie è, quindi, andato al presidente
Gervasio per la sua vitalità, per essere quel trascinatore che è.
Non da ultimo, dal vicecomandante della Brigata Julia, il
colonnello Enzo Ceruzzi, la sottolineatura del significato
profondo che assume la cooperazione di oggi tra rappresentanti di
Stati e popoli un tempo tra loro belligeranti.
ACON/RCM