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SPECIALITÀ. MORETUZZO (PATTO): GIUNTA PRENDA DISTANZE DA PAROLE MENIA

29.11.2022
13:55
(ACON) Trieste, 29 nov - "Le gravissime dichiarazioni del senatore Menia non devono stupire: fanno parte dell'ideologia nazionalista e sovranista che ha caratterizzato la recente campagna elettorale del Centrodestra e i primi mesi del Governo Meloni, in cui la retorica dell'interesse nazionale e dell'identità italianissima è stata una costante. Si scopre così il loro vero volto".

Lo afferma in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimo Moretuzzo, esprimendosi "dopo le dichiarazioni apparse sulla stampa del senatore di Fratelli d'Italia, Roberto Menia, per il quale il friulano e le altre lingue minorizzate non vanno insegnate a scuola, lanciando la sua battaglia in difesa dell'identità nazionale attraverso l'unità linguistica che passa, secondo l'esponente patriota, per l'uso dell'italiano 'lingua ufficiale dello Stato'".

"Siamo di fronte a un fatto gravissimo", continua l'esponente autonomista, annunciando contestualmente la presentazione di una mozione del suo Gruppo consiliare "per chiedere che la Giunta Fedriga prenda immediatamente le distanze dalle dichiarazioni di Menia".

"Ricordo al senatore di Fratelli d'Italia - prosegue Moretuzzo - che l'insegnamento della lingua friulana è previsto dall'articolo 4 della legge statale 482/99 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche), che dà attuazione all'articolo 6 della Costituzione italiana, e confermato dalla legge regionale 29/2007 (Norme per la tutela, la valorizzazione e la promozione della lingua friulana), che ne disciplina l'applicazione con un regolamento attuativo. Dunque, gli istituti sono tenuti a garantire l'insegnamento della lingua friulana agli alunni delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado quando le famiglie (quasi 30mila secondo gli ultimi dati, pari all'80% del totale) ne fanno richiesta per le loro figlie e figli. Come è possibile - si domanda - che Menia legittimi a non dare attuazione alla normativa vigente?".

"Ma, soprattutto, Menia dimentica (o ignora) che l'insegnamento della lingua friulana è elemento costitutivo e qualificante di un percorso educativo, poiché garantisce a bambini e ragazzi - sottolinea il capogruppo del Patto - tutti i vantaggi di un'educazione plurilingue e di una formazione che conduce alla creazione di una cittadinanza europea attiva e consapevole. Come evidenziano gli esperti, la tutela della lingua friulana e il suo uso, insegnamento e apprendimento diventano per chi vive in Friuli un valore, un diritto e un'opportunità formativa (l'apprendimento di più lingue aiuta l'apprendimento di altri idiomi e di tutte le materie), educativa (la consapevolezza della diversità linguistica e culturale nel contesto locale, regionale e mondiale) e civica (il diritto alle lingue, la cittadinanza plurilingue e multiculturale)".

"Ricordiamo inoltre a Menia - conclude Moretuzzo - che autonomia e specialità del Friuli Venezia Giulia trovano fondamento proprio nella presenza delle minoranze linguistiche e nella loro tutela. O il senatore ritiene che pure quelle siano superflue? Ci chiediamo, infine, anche cosa ne pensino delle dichiarazioni del senatore di Fratelli d'Italia i suoi colleghi di partito in Consiglio regionale e se il presidente Fedriga condivida le posizioni espresse da un suo alleato nella coalizione di centrodestra. Crediamo che l'Assemblea legislativa debba prendere immediatamente posizione su questo tema e presenteremo una mozione in tal senso". ACON/COM/db



Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia)