SPECIALITÀ. MORETUZZO (PATTO): GIUNTA PRENDA DISTANZE DA PAROLE MENIA
(ACON) Trieste, 29 nov - "Le gravissime dichiarazioni del
senatore Menia non devono stupire: fanno parte dell'ideologia
nazionalista e sovranista che ha caratterizzato la recente
campagna elettorale del Centrodestra e i primi mesi del Governo
Meloni, in cui la retorica dell'interesse nazionale e
dell'identità italianissima è stata una costante. Si scopre così
il loro vero volto".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia
nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimo
Moretuzzo, esprimendosi "dopo le dichiarazioni apparse sulla
stampa del senatore di Fratelli d'Italia, Roberto Menia, per il
quale il friulano e le altre lingue minorizzate non vanno
insegnate a scuola, lanciando la sua battaglia in difesa
dell'identità nazionale attraverso l'unità linguistica che passa,
secondo l'esponente patriota, per l'uso dell'italiano 'lingua
ufficiale dello Stato'".
"Siamo di fronte a un fatto gravissimo", continua l'esponente
autonomista, annunciando contestualmente la presentazione di una
mozione del suo Gruppo consiliare "per chiedere che la Giunta
Fedriga prenda immediatamente le distanze dalle dichiarazioni di
Menia".
"Ricordo al senatore di Fratelli d'Italia - prosegue Moretuzzo -
che l'insegnamento della lingua friulana è previsto dall'articolo
4 della legge statale 482/99 (Norme in materia di tutela delle
minoranze linguistiche storiche), che dà attuazione all'articolo
6 della Costituzione italiana, e confermato dalla legge regionale
29/2007 (Norme per la tutela, la valorizzazione e la promozione
della lingua friulana), che ne disciplina l'applicazione con un
regolamento attuativo. Dunque, gli istituti sono tenuti a
garantire l'insegnamento della lingua friulana agli alunni delle
scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado quando
le famiglie (quasi 30mila secondo gli ultimi dati, pari all'80%
del totale) ne fanno richiesta per le loro figlie e figli. Come è
possibile - si domanda - che Menia legittimi a non dare
attuazione alla normativa vigente?".
"Ma, soprattutto, Menia dimentica (o ignora) che l'insegnamento
della lingua friulana è elemento costitutivo e qualificante di un
percorso educativo, poiché garantisce a bambini e ragazzi -
sottolinea il capogruppo del Patto - tutti i vantaggi di
un'educazione plurilingue e di una formazione che conduce alla
creazione di una cittadinanza europea attiva e consapevole. Come
evidenziano gli esperti, la tutela della lingua friulana e il suo
uso, insegnamento e apprendimento diventano per chi vive in
Friuli un valore, un diritto e un'opportunità formativa
(l'apprendimento di più lingue aiuta l'apprendimento di altri
idiomi e di tutte le materie), educativa (la consapevolezza della
diversità linguistica e culturale nel contesto locale, regionale
e mondiale) e civica (il diritto alle lingue, la cittadinanza
plurilingue e multiculturale)".
"Ricordiamo inoltre a Menia - conclude Moretuzzo - che autonomia
e specialità del Friuli Venezia Giulia trovano fondamento proprio
nella presenza delle minoranze linguistiche e nella loro tutela.
O il senatore ritiene che pure quelle siano superflue? Ci
chiediamo, infine, anche cosa ne pensino delle dichiarazioni del
senatore di Fratelli d'Italia i suoi colleghi di partito in
Consiglio regionale e se il presidente Fedriga condivida le
posizioni espresse da un suo alleato nella coalizione di
centrodestra. Crediamo che l'Assemblea legislativa debba prendere
immediatamente posizione su questo tema e presenteremo una
mozione in tal senso".
ACON/COM/db