SPECIALITÀ. IACOP (PD): MENIA CONTRO MULTICULTURA, FEDRIGA SI ESPRIMA
(ACON) Trieste, 29 nov - "La lingua friulana, riconosciuta e
tutelata dalla Costituzione e dalla legge ordinaria come lingua
minoritaria, rappresenta anche attraverso il suo insegnamento
nelle scuole un'apertura verso l'apprendimento generale dei
nostri ragazzi e ragazze, in una visione multiculturale e di
confronto e integrazione. Menia, con la sua proposta, si oppone
proprio a questa visione ed è bene che il presidente Fedriga,
come massimo rappresentante della comunità regionale, insieme ai
suoi assessori Roberti e Rosolen, prenda una posizione netta e
chiara a tutela di tutte le lingue minoritarie".
Lo auspica in una nota il consigliere regionale Franco Iacop
(Pd), commentando "le dichiarazioni del senatore di Fdi, Roberto
Menia, secondo il quale non serve insegnare il friulano nelle
scuole".
A Iacop si unisce anche il capogruppo dem Diego Moretti,
aggiungendo che "le dichiarazioni del senatore Menia fanno
tornare il Friuli Venezia Giulia indietro di decenni. Una
regione, la nostra, che è sempre stata avanti, pur nell'orgoglio
delle proprie pluralità, verso culture nuove e diverse".
"L'onorevole Menia, seppur non eletto in Fvg, rappresenta
comunque questa regione - prosegue Iacop - e, con le sue
dichiarazioni, dimostra di avere una visione a senso unico e un
utilizzo utilitaristico dei principi della Costituzione che
sancisce la tutela delle minoranze linguistiche nel nostro Paese,
prevedendo una tutela non solo della cultura e della lingua
nazionale, così come di quelle minoritarie di cui il friulano è
una delle più parlate in termini di popolazione".
"Questo dovrebbe già di per sé far comprendere - ricorda la nota
del Partito democratico - quanto siano fuori luogo e preoccupanti
le valutazioni che fa in merito all'insegnamento della lingua
friulana nelle scuole. Tra l'altro, proprio in occasione
dell'ultima conferenza regionale sulle lingue minoritarie è stato
rafforzato, da parte dell'Arlef e alla presenza dell'assessore
Roberti, l'impegno per l'insegnamento nelle scuole del friulano,
anche attraverso la diffusione di nuovi e più efficaci strumenti
di supporto alla didattica".
"Infine, va ricordato a Menia per primo - conclude Iacop - che
l'insegnamento della lingua friulana viene richiesto dalla
stragrande maggioranza dei cittadini della nostra regione per i
propri figli e che è considerato non una limitazione culturale,
bensì un accrescimento delle conoscenze e un'apertura verso
l'apprendimento generale dei giovani in una visione
multiculturale e di confronto e integrazione. Concetti ai quali
Menia pare proprio si opponga".
ACON/COM/db