AMBIENTE. SERGO (M5S): CONFUSIONE ASSESSORE BINI SUGLI INCENERITORI
(ACON) Trieste, 30 nov - "Come può, chi ha ben chiari gli
obiettivi previsti dalle direttive europee o del principio 'Do
Not Significant Harm (DNSH)', alla base degli interventi previsti
dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), affermare un
giorno che gli inceneritori sono progetti da sposare e un altro
che il Friuli vanta aziende che operano in settori complessi con
competenza, attenzione all'evoluzione tecnologica e al futuro del
mercato, sensibilità verso la riduzione dei consumi energetici e
l'impatto ambientale?".
A chiederselo, in una nota, è il consigliere regionale Cristian
Sergo (M5S).
"Sembrerebbe una domanda retorica - spiega Sergo - ma queste due
dichiarazioni provengono dalla stessa persona, cioè l'assessore
regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, in due
momenti distinti. Il primo, durante l'incontro di qualche
settimana fa tra industriali e Regione Fvg, il secondo durante la
visita di oggi alla Friul Julia Appalti di Povoletto che si
occupa con i suoi impianti, sull'intero territorio regionale,
della filiera di raccolta, recupero, trattamento e smaltimento
rifiuti".
"La visione del Movimento 5 Stelle - sottolinea ancora il
consigliere - è chiara: la vera valorizzazione energetica sta nel
recupero, non nell'incenerimento e conseguente formazione di
rifiuti da destinare alle discariche. L'Europa ci esorta ad
aumentare la differenziata e investire su impianti di recupero
dei materiali (come quello visitato oggi dall'assessore) e sulle
rinnovabili. Ma soprattutto ci chiede di ridurre le quantità di
rifiuti prodotti. Ecco perché il Friuli Venezia Giulia non deve
costruire nuovi termovalorizzatori essendo, tra l'altro, quelli
operativi più che sufficienti per chiudere il ciclo".
"C'è un motivo se non si possono ottenere finanziamenti come
quelli del Pnrr per realizzare questi impianti considerati
nocivi. Solo con una vera economia circolare - conclude Sergo -
possiamo contrastare il progressivo esaurimento delle risorse
naturali e rimediare ai danni provocati da anni di politiche
basate su discariche e inceneritori, garantendo nuovi posti di
lavoro, pieno recupero della materia e un ambiente più salubre
dove vivere".
ACON/COM/rcm