News


BILANCIO. OK DA VI COMM. IMMIGRAZIONE, STANZIAMENTI INVARIATI: 3,2 MLN

30.11.2022
19:26
+++Roberti e Rosolen dettagliano manovra. 60 milioni per famiglia, 30 per formazione+++

(ACON) Trieste, 30 nov - La VI Commissione, presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar), ha dato parere favorevole a maggioranza sulle parti di competenza dei disegni di legge che compongono la manovra di bilancio 2023.

L'esame dei documenti ha richiesto la presenza dell'assessore alle Autonomie locali, Funzione pubblica, Sicurezza e Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, e della collega di Giunta con delega a Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen. Relativamente al ddl Stabilità, l'assessore Roberti ha affermato che "gli stanziamenti relativi ai programmi previsti dall'attuale legge sull'immigrazione rimangono uguali a quanto previsto all'inizio del 2022, per un totale di 3,2 milioni". Sulle risorse relative alle vittime di violenza e sfruttamento, invece, "la proposta di bilancio è a zero, in quanto abbiamo ancora risorse a disposizione grazie a una compartecipazione regionale sui contributi del fondo Asilo, migrazione e integrazione (Fami)", ha chiarito Roberti, annunciando, invece, un aumento "da 4 a 8 milioni nello stanziamento per l'accoglienza dei minori non accompagnati". Sollecitato da Andrea Ussai (M5S), che ha chiesto di essere aggiornato sugli arrivi dei minori non accompagnati, l'assessore ha anche fatto notare la probabile presenza di "una discrepanza tra i numeri segnalati dagli operatori e quelli che risultano alla Giunta, determinata dal fatto che spesso vengono presi in carico dalle strutture regionali minori provenienti da altre regioni. Questo - ha spiegato - determina il sovraccarico delle strutture e crea una situazione paradossale, per la quale non siamo in grado di trovare posto per i gruppi di minori provenienti dalla rotta balcanica ma accogliamo quelli di cui le altre regioni non riescono a farsi carico".

Un ragionamento che non è stato gradito da Chiara Da Giau (Pd): replicando all'assessore, la consigliera ha criticato il suo "retropensiero secondo il quale ci sarebbero delle realtà che speculano su questa situazione", e ha ricordato come "il meccanismo in base al quale i minori stranieri vengono distribuiti sul territorio è un criterio di mutuo aiuto pensato per far fronte a un riconosciuto problema reciproco". Si è passati poi ai temi dell'istruzione. "Azioni relative al diritto allo studio universitario e delle scuole secondarie di primo e secondo grado, al sistema degli Istituti tecnici superiori (Its) e alle attrezzature e strutture del sistema scolastico si incrociano e si combinano in modo trasversale con le risorse inserite all'interno del Defr", ha illustrato l'assessore Rosolen, spiegando come quest'ultimo "completi le politiche che sono state costruite in questi anni e garantisca la definizione degli interventi non coperti dalle risorse statali".

Sul tema della famiglia, l'assessore ha evidenziato la volontà di "proseguire nella costruzione di una rete che comprenda il rafforzamento degli sportelli Si.Con.Te. e del percorso che accompagna ai servizi della prima infanzia, oltre che della Dote famiglia". Relativa alla famiglia anche la prima parte dell'esposizione del bilancio, per la quale l'assessore ha annunciato lo stanziamento di 60 milioni. Di questi, 30 serviranno a garantire la gratuità degli asili nido per la fascia detentrice di Isee fino a 50.000 euro e 20 saranno destinati a Dote famiglia, strumento "al primo anno di applicazione, pensato per accompagnare la crescita dei bambini dalla nascita alla maggiore età per le spese legate ai servizi educativi, culturali e sportivi", ha spiegato ancora Rosolen.

Oltre a questo, viene previsto 1 milione di euro per l'associazionismo familiare, per "promuovere la rete di scambio sociale tra le famiglie" e 2,7 milioni per l'abbattimento delle rette per la frequenza delle scuole paritarie.

Sul piano del diritto allo studio e della formazione previsti oltre 30 milioni. Due milioni saranno destinati al comodato gratuito dei libri di testo, esteso anche alle scuole del primo ciclo della secondaria, e 18 milioni alle attività formative degli under 18, funzionali al conseguimento dei diplomi professionali richiesti dall'attuale mercato del lavoro. Non da ultimi, ci sono i 7 milioni stanziati per borse di studio degli studenti universitari e degli Its e l'estensione della possibilità di usufruire del bonus psicologico anche per gli studenti dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP). "Va tenuto conto di quelle che possono essere, per le varie scuole, le esigenze che vengono coperte dai contributi volontari" ha fatto notare Furio Honsell (Open Fvg), in riferimento alla preoccupazione espressa da alcuni dirigenti scolastici in merito all'inflazione e all'aumento dei costi che, dicono, porterebbero "i genitori a non poter pagare i contributi volontari dei figli che, di conseguenza, non potrebbero più godere di determinati servizi". "Anche se alcune scuole possono scegliere quali attività sono soggette a contributo volontario, non possono discriminare chi non può permettersi di pagarlo", ha chiarito Rosolen. ACON/RED



L'assessore Pierpaolo Roberti (a sinistra nella foto) accanto a Giuseppe Sibau (Prog Fvg/Ar), presidente della VI Commissione
L'assessore Alessia Rosolen accanto a Sibau durante una votazione in VI Commissione
Chiara Da Giau (Pd), accanto al collega di gruppo Roberto Cosolini
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
Andrea Ussai (M5S)