BILANCIO. I COMM: OK FINALE A MANOVRA, BOCCIATA PROPOSTA PD SU IRPEF
+++Cdx a favore, Opposizioni contro. Ok a emendamento Zilli:
Pnrr, anticipazioni finanziarie ai Comuni per 5 milioni+++
(ACON) Trieste, 2 dic - Via libera alla manovra di bilancio da
parte della I Commissione integrata, ultimo atto prima della
maratona finale in Aula che comincerà martedì 13 dicembre. I tre
ddl - Stabilità, Collegata e Bilancio di previsione 2023-26 -
hanno ricevuto il voto favorevole del Centrodestra e quello
contrario di tutte le Opposizioni.
L'ultima parte dell'esame in Commissione, sotto la presidenza di
Alessandro Basso (FdI), ha riguardato gli articoli di natura
finanziaria ed è stata vivacizzata dalla discussione su un
emendamento all'articolo 1 presentato dal Pd. Il primo
firmatario, Roberto Cosolini, ha proposto "di utilizzare parte
delle risorse di questa corposa manovra finanziaria per ridurre
le imposte alle fasce più deboli. Proponiamo di intervenire
sull'addizionale Irpef azzerandola per i soggetti fino ai 15mila
euro di reddito, che oggi hanno un'aliquota dello 0,70 per cento,
e riducendola da 1,23 a 0,70 per chi guadagna fino a 28mila euro.
Per i redditi superiori a quella soglia l'aliquota resterebbe
quella dell'1,23. Potrebbero essere in qualche caso poche decine
di euro di differenza, ma si tratterebbe di un importante segnale
di equità", ha concluso Cosolini.
"È un emendamento importante - ha riconosciuto l'assessore alle
Finanze, Barbara Zilli - e ne condivido lo spirito, tanto che
dare una risposta alle famiglie su questo aspetto esercitando
l'autonomia finanziaria in tema tributario è da tempo una mia
priorità. Ma in questo momento non siamo in grado di prendere
iniziative strutturali su una materia così complessa, che prevede
una stretta relazione con il Ministero dell'economia, e sulla
quale si innestano le riforme fiscali dei diversi Governi che si
sono succeduti in questi anni. Per poter continuare a ragionarci
- è stata la proposta dell'esponente di Giunta - chiederei a
Cosolini di ritirare l'emendamento".
Suggerimento che non è stato accolto dal consigliere dem "per due
motivi: primo, non ho molte aspettative sulla riforma fiscale
dell'attuale Governo; secondo, una Regione a statuto ordinario
come il Veneto non sta facendo pagare l'addizionale Irpef ai suoi
cittadini, non vedo perché non potremmo farlo anche noi".
Al dibattito ha preso parte anche Cristian Sergo. Il consigliere
del M5S ha ricordato come "già il governo Draghi fosse
intervenuto 10 mesi fa per mettere ordine negli scaglioni Irpef,
più o meno come propone adesso il Pd. Sarebbe interessante
valutare i possibili benefici di questa misura per i cittadini, e
i costi per l'ente, verificando se la previsione di 80 milioni
contenuta nell'emendamento è corretta. Noi comunque dovremmo fare
un ragionamento sulla fiscalità a prescindere dagli atti del
Governo".
Sono stati invece approvati a maggioranza gli emendamenti di
Giunta relativi agli articoli di natura finanziaria (1, 12, 13 e
14) di Collegata e Stabilità. Il più rilevante è quello che
assegna 5 milioni di euro come anticipazione finanziaria ai
Comuni per la realizzazione di interventi previsti dal Piano
nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Potranno accedere a
questo fondo i Comuni con una popolazione inferiore ai 15mila
abitanti e in grado di documentare un effettivo fabbisogno di
cassa. L'anticipazione potrà essere richiesta nella misura
massima del 30% del costo di ogni intervento.
Stabilita infine la continuità delle agevolazioni Irap destinate
alle imprese che sottoscrivono con le sigle sindacali protocolli
relativi al benessere aziendale. "Avevamo introdotta questa
misura in fase sperimentale, ora la proroghiamo", ha spiegato
l'assessore Zilli. "Ma il benessere andrebbe misurato, senza
limitarsi alla stipula degli accordi", ha suggerito Furio Honsell
(Open Fvg).
Relatori di Maggioranza della manovra finanziaria saranno
Alessandro Basso (FdI), Mauro Bordin (Lega), Mauro Di Bert (Prog
Fvg/Ar), Franco Mattiussi (FI), relatori di minoranza Tiziano
Centis (Cittadini), Roberto Cosolini (Pd), Furio Honsell (Open),
Massimo Moretuzzo (Patto) e Cristian Sergo (M5S).
ACON/FA-fc
Il presidente della I Commissione, Alessandro Basso (FdI)
Cristian Sergo (a sinistra) e Andrea Ussai, consiglieri del M5S
Luca Boschetti (Lega), vicepresidente della I Commissione
Mauro Bordin (Lega) con Mauro Di Bert (Prog Fvg/Ar); sullo sfondo Franco Mattiussi (FI)
Un momento dei lavori della I Commissione
I banchi della presidenza con Alessandro Basso (FdI)
Roberto Cosolini (Pd)