FAUNA SELVATICA. OK II COMM A ITER INDENNIZZI DANNI AGRICOLTURA E AUTO
(ACON) Trieste, 5 dic - Maggiore rapidità nelle procedure per
l'erogazione degli indennizzi nonché, al tempo stesso, anche
alcune innovazioni relative alla fase di perizia di stima dei
danni, integrando il passaggio con nuove figure professionali.
La II Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega),
riunita a Trieste nell'aula consiliare, ha espresso parere
favorevole a maggioranza (astenuti il pentastellato Mauro
Capozzella e Furio Honsell di Open Sinistra Fvg) alla
deliberazione della Giunta regionale che va a modificare il
regolamento contenente i criteri e le modalità per l'indennizzo
dei danni arrecati dalla fauna selvatica all'agricoltura, al
patrimonio zootecnico, alle opere approntate sui terreni
coltivati e a pascolo, ai veicoli, nonché per la concessione di
contributi per la conservazione e la valorizzazione di bressane e
roccoli.
Presentato dall'assessore regionale a Risorse agroalimentari,
forestali, ittiche e Montagna, Stefano Zannier, il pronunciamento
è giunto dopo due brevi interventi dei consiglieri Leonardo
Barberio (FdI) e Honsell, interessati rispettivamente al tema dei
sopralluoghi dei periti e alla distinzione tra indennizzo e
risarcimento.
Approvato in via preliminare dall'Esecutivo, il provvedimento è
volto "a rivisitare nel complesso un regolamento - ha spiegato
Zannier - che aveva manifestato alcune esigenze di manutenzione.
Il sistema relativo ai danni provocati dalla fauna si basa
infatti sul principio per cui la proprietà degli animali
selvatici è dello Stato, ma viene gestita dall'Amministrazione
regionale che interviene attraverso gli indennizzi, cosa diversa
rispetto ai risarcimenti".
"Uniformità e omogeneità devono essere garantite sull'intero
territorio regionale in base ai valori delle produzioni e,
quindi, le valutazioni del danno considerano le rese medie,
facendo un riferimento realmente oggettivo. Un'opzione
differenziata - ha evidenziato l'assessore - non è contemplabile.
In Fvg, inoltre, si è verificato un aumento esponenziale dei
volumi finanziari necessari per dare copertura a questi danni. Il
sistema è sempre intervenuto con costanza in base alle
segnalazioni, senza dimenticare che siamo una delle Regioni in
cui gli interventi sono maggiormente semplificati e sempre
rigorosamente pagati".
"Purtroppo, non esiste modo per bypassare il problema legato
all'assoggettamento ai de minimis dell'indennizzo. L'indicazione
- ha proseguito l'esponente di Giunta - arriva direttamente dal
livello nazionale e solo una norma centrale potrebbe escluderlo.
Quindi, permane e dobbiamo mantenere tale vincolo".
L'obiettivo rimane comunque quello di adeguare il regolamento,
portando ulteriore chiarezza e sfruttando le esperienze degli
ultimi anni, insieme alle criticità riscontrate. Tra le modifiche
evidenziate da Zannier, l'introduzione della nuova metodologia
che consente anche a soggetti facenti capo ai sistemi
mutualistici della difesa (periti e figure abilitate, compresi i
liberi professionisti) di intervenire con un'attività certificata
di perizia e stima del danno. Oltre alle unità regionali deputate
ai sopralluoghi, in passato erano già state testate convenzioni
che avevano dato buoni frutti. "Questa scelta - ha concluso
l'assessore - costituisce un ampliamento che consentirà al
richiedente di allegare alla domanda tale tipologia di perizia.
Gli altri, invece, potranno continuare con le vecchie modalità".
Per quanto concerne la quantificazione dell'indennizzo (valore
massimo in agricoltura di 8mila euro con limite superiore per i
veicoli fissato invece a 10mila), vengono considerati gli
standard definiti a livello nazionale per capire i valori di
riferimento. Infine, per gli indennizzi corrisposti dal
regolamento e da eventuali compagnie assicurative o consorzi di
difesa, viene consentito il cumulo dei benefici che può arrivare
fino al valore complessivo del danno.
ACON/DB-fa