MAFIE. ZANIN: PIEGARLE DESTINANDO AL SOCIALE I BENI CONFISCATI
(ACON) Trieste, 7 dic - "Magistratura, politica, scuola, enti
locali, organismi pubblici e privati di tutta Italia e non da
meno del Friuli Venezia Giulia, tutti assieme mandiamo alle mafie
un messaggio chiaro e univoco, ovvero che è nostra intenzione
colpire i responsabili di queste realtà criminali andando a
togliere loro ciò a cui più tengono: i beni materiali".
Ritorna sull'argomento il presidente del Consiglio regionale,
Piero Mauro Zanin, che già ieri si è espresso in tal senso nel
corso del convegno organizzato dall'Osservatorio regionale
antimafia e ospitato nella sede dell'Assemblea legislativa, a
Trieste.
"Non solo li colpiamo nel portafoglio - rimarca Zanin -, ma
andiamo anche a riutilizzare i loro immobili per fini sociali.
Ciò che hanno acquistato con azioni illegali diventa simbolo di
legalità, di comunità, di Stato. E questo, agli uomini e alle
donne di mafia, è ciò che più fa male".
"Il basso numero di beni confiscati, una cinquantina, di cui 40
già ridestinati, fa capire come il problema, in Fvg, non sia
marcato, ma questo può essere un boomerang - riflette ancora il
presidente - se abbassiamo la guardia e non garantiamo la giusta
attenzione al fenomeno e ai suoi segnali, facendo credere alle
mafie che qui il problema è sottovalutato. Al contrario, queste
persone devono sapere che nella nostra regione ci sono Forze
dell'Ordine, giudici, associazioni e rappresentanti della
politica che sanno molto bene come combattere la criminalità
organizzata e su questo fare fronte comune".
ACON/RCM