SALUTE. ZALUKAR (MISTO): GARANTIRE USO APPROPRIATO DELL'ELISOCCORSO
(ACON) Trieste, 8 dic - "La recente analisi sull'elisoccorso
notturno aveva confermato con i numeri l'esistenza di ritardi e
sprechi nel sistema di emergenza del Friuli Venezia Giulia. Tale
studio, invece che sviluppare un dibattito sulle criticità
evidenziate, ha portato a reazioni di difesa, prevedibili ma
inopportune da parte di chi dovrebbe gestire la cosa pubblica
nella massima trasparenza. Invece si assiste a una serie continua
di comunicati che raccontano ogni giorno l'efficacia/efficienza
del soccorso sanitario nella nostra regione, ma troppo spesso
omettono particolari che darebbero un quadro più esatto e meno
edificante della situazione".
Così l'ultima nota di Walter Zalukar, consigliere regionale del
Gruppo Misto, che "inteso interrogare la Giunta regionale per
sapere come intenda garantire un uso più appropriato del mezzo
aereo nell'attività di soccorso".
"Un esempio - riporta Zalukar - ci viene dall'infortunio occorso
il 27 novembre scorso a un ragazzo di 13 anni, caduto da una
tettoia a Vermegliano di Ronchi dei Legionari. Sulla stampa era
stato dato ampio risalto ai soccorsi prestati al ragazzo,
sottolineando che dopo la chiamata al Nue112 gli infermieri della
Sores hanno inviato immediatamente sul posto l'equipaggio di
un'ambulanza da Monfalcone e l'elisoccorso, e che il ragazzino è
stato trasportato in volo all'ospedale Santa Maria della
Misericordia di Udine, stabile non in pericolo di vita.
Suggerendo così un quadro di grande efficienza e velocità dei
soccorsi".
Il consigliere si chede se sia "andata proprio così" e facendo
presente che "il fattore tempo è determinate nell'attività di
soccorso", nella sua nota passa a riportare e analizzare gli
orari dell'intervento affermando che "il maggior tempo impiegato
dall'eliambulanza è determinato dagli standard che disciplinano
il volo notturno, e di ciò dovrebbe sempre tenere conto chi
gestisce i soccorsi. Per questo intervento, l'eliambulanza è
decollata da Campoformido dopo 15 minuti dall'allarme per
atterrare all'aeroporto di Ronchi dei Legionari; da qui l'équipe
sanitaria è stata trasportata con mezzo di terra al target
(distante 5 chilometri), quindi il ferito è stato trasportato con
autoambulanza a Ronchi dei Legionari per essere imbarcato
sull'elicottero, che è decollato alla volta dell'elibase di
Campoformido, dove un'altra autoambulanza ha caricato il ferito
per trasportalo all'ospedale di Udine".
"In questo caso - fa presente Zalukar - le condizioni cliniche
del ragazzo erano stabili e il ritardo di ospedalizzazione non ha
comportato alcun rischio, ma se ci fossero state concomitanti
lesioni interne, sempre da sospettare nei traumi da caduta
dall'alto, un tale ritardo di ospedalizzazione, e quindi di
diagnosi e terapia, poteva essere determinante quoad vitam et
valetudinem".
A dire del consigiere indipendente, "non pare appropriato
impiegare l'elicottero in tali casi, poiché oltre ad esporre il
ferito ai pericoli connessi al ritardo di ospedalizzazione, c'è
anche il rischio di non avere la disponibilità immediata
dell'eliambulanza quando sarebbe davvero indispensabile, ad
esempio nei soccorsi nelle aeree alpine più distanti, che tra
l'altro sono del tutto prive di automezzi medicalizzati. E poi
c'è il costo assai rilevante (per l'elisoccorso notturno, la
media è di 17mila euro a volo) per cui l'utilizzo inappropriato
costituisce spreco di denaro pubblico, esponendo altresì a
responsabilità erariale".
ACON/COM/rcm