ALPINI. ZANIN A 90 ANNI ANA AQUILEIA: ANCHE QUI UN ALTARE DELLA PATRIA
(ACON) Aquileia (Ud), 10 dic - Anche il Friuli Venezia Giulia
ha il suo altare della Patria, luogo simbolo dell'identità
nazionale e del sacrificio dei soldati nella Prima guerra
mondiale, ed è la città di Aquileia. È questa la riflessione che
il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin ha voluto
sviluppare oggi, partecipando personalmente alla cerimonia per i
90 anni del locale gruppo Alpini.
"Aquileia - ha detto Zanin, prima di consegnare il sigillo del
Longobardo al capogruppo, Gianfranco Benvenuto - è un altare
della Patria all'ennesima potenza, perché se a Roma c'è la tomba
del Milite ignoto qui ci sono altri dieci militi ignoti nel
Cimitero degli eroi, di recente riportato dal Comune alla dignità
che merita".
Il presidente ha espresso, a nome dell'intera assemblea
legislativa, il suo grazie agli alpini "che servono le loro
comunità con dedizione e sono di esempio per i nostri ragazzi,
troppo spesso preda degli schermi del telefonino o del computer.
E io sono convinto che un periodo di servizio obbligatorio, se
non proprio il ritorno della naja, sarebbe utile ai più giovani,
per diventare uomini con la schiena dritta come gli alpini".
Zanin ha voluto sottolineare anche "un aspetto dell'essere alpino
che mi ha sempre colpito: durante il servizio militare esiste
ovviamente un grande rispetto della gerarchia, com'è giusto che
sia nell'esercito, ma dopo il congedo queste differenza
spariscono". L'esempio scelto dal presidente riguarda un
aquileiese doc recentemente scomparso, Gianfranco Ottogalli,
generale e già capo di Stato maggiore dell'Esercito: "Ho avuto
modo di conoscerlo - ha ricordato Zanin - e mi impressionava
vedere un uomo con alle spalle un simile ruolo di responsabilità
aderire alle direttive del capogruppo come tutti gli altri alpini
in congedo di Aquileia. Questo significa - ne ha concluso il
presidente - che tra gli alpini non c'è superbia, ma vera umiltà.
Al contrario di tanti politici che servono solo il loro ego, e si
fanno chiamare onorevoli anche quando non lo sono più da un
pezzo".
"L'umiltà degli alpini - ha proseguito Zanin - nasce da uno
spirito di altruismo appreso durante il servizio militare,
un'esperienza così intensa che poi si sente la necessità di
continuare per tutta la vita. E, credetemi, i gruppi alpini sono
essenziali per le nostre comunità, senza il loro impegno gratuito
tante iniziative non si potrebbero realizzare. Per questo i 90
anni del gruppo di Aquileia sono così importanti".
Il ricordo del generale Ottogalli è affiorato più volte nel corso
della mattinata, iniziata con la sfilata e proseguita con un
duplice omaggio ai Caduti nel Cimitero degli eroi, prima di
approdare nella sala di piazza del Capitolo per i discorsi
ufficiali. All'ex capo di Stato maggiore dell'Esercito è stato
dedicato anche il defibrillatore donato dagli alpini al Comune e
collocato all'esterno del palazzo del municipio.
Il capogruppo alpino di Aquileia ha ricordato ancora l'umiltà di
Ottogalli mentre il sindaco, Emanuele Zorino, ha sottolineato
l'importanza delle celebrazioni per i 100 anni del Milite ignoto,
un viaggio partito proprio da Aquileia, definita dal primo
cittadino "città madre e sintesi del dolore di cento anni fa".
Alla cerimonia, conclusa con la messa e il rancio alpino, ha
partecipato anche Dante Soravito de Franceschi, presidente della
sezione Ana di Udine di cui il gruppo di Aquileia fa parte.
ACON/FA
L'intervento del presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, oggi ad Aquileia
La cerimonia di onore ai Caduti al Cimitero degli eroi
La consegna del sigillo al capogruppo Ana Gianfranco Benvenuto (a sinistra nella foto)
Un altro omaggio ai Caduti: il presidente Zanin è al centro, accanto al sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino
Il defibrillatore donato dagli alpini al Comune di Aquileia
Un momento della cerimonia nella sala di piazza del Capitolo