SALUTE. NICOLI (FI): GORIZIA IN SOFFERENZA, TROVARE LE VERE CAUSE
(ACON) Trieste, 12 dic - "In questi anni, Gorizia ha perso il
punto nascita e ha supinamente accettato un ruolo ancillare
rispetto a Monfalcone dal punto di vista politico. Sul welfare
non c'è stato un solo elemento innovativo: la tenuta del sistema
sociale necessita di risposte visto che poggia su equilibri
ventennali. In questo quadro non esattamente trionfale, scopro
che il problema di Forza Italia in città sono io. Colgo
l'occasione per ricordare una regola che vale sempre: chi non è
casto politicamente, sia almeno cauto".
Giuseppe Nicoli, capogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale, in una nota chiarisce di non avere "la minima
intenzione di accettare le prediche di persone che farebbero bene
a pensare alla loro attività politica e amministrativa prima di
salire sul pulpito e impartire lezioni di morale. Da capogruppo,
ho sistematicamente chiesto agli amministratori della città quali
fossero le esigenze e le necessità della comunità e ho cercato di
trovare risorse e soluzioni. Forse qualche amministratrice locale
era distratta".
"A Gorizia - prosegue Nicoli - Forza Italia si è distinta per una
linea politica che, più che moderata, definirei rinunciataria e
ha deciso di assecondare decisioni che l'hanno relegata a un
ruolo marginale. Oggi un goriziano non ha modo di nascere nella
sua città, ma si trova davanti a questa dicotomia: o va in
Slovenia o a Monfalcone. Contestualmente, riscontro che i nostri
amministratori goriziani assistono con serenità alle iniziative
del sindaco di Monfalcone finalizzate a creare sinergie con
Matera".
"Sono in Forza Italia dal febbraio del 1994 e ho sempre militato
in un partito propositivo e trainante. Siamo sempre stati un
partito di Centrodestra moderato e di governo. Qualcuno -
sottolinea il forzista - confonde la moderazione con il
servilismo politico. Rincorrere il populismo significa
sconfessare i nostri valori, se qualcuno vuole essere funzionale
agli attacchi che vengono portati dalla coordinatrice si accerti
quantomeno di essere coerente con le proprie posizioni,
ricordando quanto avvenuto nel 2018 quando è scomparso il
compianto Ettore Romoli".
ACON/COM/rcm