ELEZIONI. MARCOLIN (CRPO): ASSURDO RIGETTARE DOPPIA PREFERENZA GENERE
(ACON) Trieste, 13 dic - "Quando si parla di parità di genere è
evidente che l'impegno che viene richiesto per il superamento di
ogni differenza è richiesto soprattutto agli uomini".
Lo ribadisce in una nota la Commissione regionale per le Pari
opportunità (Crpo), attraverso la presidente Dusy Marcolin,
evidenziando come sias "parimenti doveroso concentrare
l'attenzione sul fondamentale obiettivo di massimo sostegno al
superamento delle differenze di trattamento in ogni campo,
compreso quello salariale".
"Comprendiamo inoltre - aggiunge Marclin - le diverse posizioni
relativamente alle quote rosa che, per certi aspetti, possiamo
anche giudicare superate ma, purtroppo, giova ricordare che se
non fosse per l'obbligo di presenza delle stesse, probabilmente
il numero delle donne effettivamente presenti nell
amministrazioni pubbliche sarebbe ancora più risicato. Che debba
prevalere il merito lo sappiamo e lo sosteniamo convintamente, ma
dovrebbe valere per tutti i generi messi nelle medesime
condizioni".
"Quanto invece proprio non comprendiamo - incalza la presidente
della Crpo Fvg - è la posizione nettamente contraria alla doppia
preferenza di genere che nulla ha a che vedere con le citate
quote rosa. La doppia preferenza di genere è uno strumento
democratico a disposizione dell'elettore che avrà l'assoluta
libertà di poterlo utilizzare (indicando una candidata e un
candidato) o meno (indicando una sola preferenza), senza per
questo invalidare o compromettere gli esiti delle elezioni, nella
fattispecie quelle regionali".
"Questa prerogativa - sottolinea ancora Marcolin, riferendosi
sempre alla doppia preferenza - non rappresenta una riserva per
un genere. E se si pensa in questo modo significa non averne
compreso il vero significato. Senza retoriche e prese di
posizione partitiche, politiche e di altra natura, la Commissione
regionale, con la sua presidente in testa, rimane fermamente
convinta della indispensabilità di recepire la legge 20/2016
adottando appunto la doppia preferenza di genere anche in Regione
come già vigente nelle elezioni comunali".
ACON/COM/red