BILANCIO. DEFR, COSOLINI (PD): TROPPI ANNUNCI SENZA UN'IDEA DI REGIONE
(ACON) Trieste, 13 dic - Il relatore di minoranza Roberto
Cosolini (Pd) preannuncia il voto negativo del suo gruppo alla
nota di aggiornamento al Defr, un documento che ritiene viziato
da "troppi annunci, troppi slogan, troppe ripartenze, senza
un'idea di Regione e senza una visione strategica". "Così - si
legge ancora nella relazione - si rischia di non essere adeguati
alle sfide che la nostra comunità deve affrontare. A fronte degli
stanziamenti in crescita, ci saremmo aspettati ben altro slancio
e idee nuove".
In premessa, Cosolini ritiene che "Giunta e Maggioranza abbiano
dimostrato in questi anni interesse e attenzione non certo
adeguati a questi strumenti di indirizzo strategico e
programmazione, tanto che ogni discussione appare più formale che
sostanziale. Di conseguenza non possiamo che confermare quanto
già espresso nelle occasioni precedenti, nel metodo e nel merito".
Il consigliere è preoccupato dai "segnali che si possono cogliere
nella quotidianità, che ci pongono davanti uno scenario
preoccupante per quei settori economici più fragili riconducibili
alle piccole e micro imprese". In attesa delle mosse del nuovo
Governo, la Regione avrebbe dovuto "porre uno sguardo di
prospettiva, traendo qualche spunto di riflessione: c'è invece
una sostanziale continuità, che non riteniamo apprezzabile".
I tre punti deboli, sempre secondo l'esponente dem, sono "la
visibile assenza di un coinvolgimento delle componenti della
nostra comunità: imprese, lavoro, ricerca, formazione, cultura e
associazionismo; la sottovalutazione sistematica della funzione
di questo documento; la debolezza del Defr nel misurarsi su
obiettivi fondamentali come innovazione, sostenibilità, coesione
sociale, funzione internazionale della Regione". A proposito di
quest'ultima, secondo Cosolini si abdica "a una condizione-chiave
della specialità del Fvg".
Sui contenuti specifici, Cosolini manifesta ancora preoccupazione
"sulla tenuta complessiva del sistema sanitario regionale: la
Regione dovrebbe garantire a tutti i livelli essenziali di cura e
assistenza, e in questo momento riteniamo che ciò non stia
accadendo". Servirebbe inoltre "uno sforzo straordinario per
affrontare le criticità nel campo delle risorse umane, affermando
con forza la volontà di difendere e rafforzare la sanità
pubblica".
ACON/FA