MOSTRE IN CR. ISTRIA E MAGREDI, NELL'ARTE ASPERITÀ E ACCOGLIENZA
(ACON) Trieste, 13 dic - "Terre aspre e al contempo
accoglienti: quello che può sembrare un avventato ossimoro è, in
realtà, la saggia descrizione di Istria e Magredi che troviamo
raffigurata nelle opere racchiuse nel progetto dell'associazione
L'Artistica di Maniago e che il Consiglio regionale si appresta
ad esporre al secondo piano, a disposizione del pubblico".
Così il presidente dell'Aula Fvg, Piero Mauro Zanin, ha accolto
l'inaugurazione della mostra itinerante "La mia Istria e i
Magredi", suggerita in primis dal consigliere regionale Emanuele
Zanon e che l'associazione maniaghese presieduta da Emma
Giacomello sta portando in giro per la Pedemontana e ora anche
nel capoluogo giuliano, inserita nel progetto "Nelle terre magre,
passato e presente dell'esodo istriano a Dandolo", sostenuto
anche da finanziamento regionale.
"La connessione, attraverso l'arte, dell'esodo prima e
dell'integrazione poi è di forte impatto e dimostra che in
particolare la pittura è capace di redimere e sanare tante
difficoltà", ha sottolineato ancora Zanin.
"Sono passati 75 anni da un periodo tanto drammatico - ha detto
la presidente Giacomello - e abbiamo desiderato far conoscere la
storia dell'integrazione degli esuli istriani nel Maniaghese, a
Dandolo in particolare, attraverso i lavori di Tiberio
Giurissevich, esule lui stesso, tra i soci fondatori de
L'Artistica e che firma la metà del catalogo, e di altri 15
artisti, ciascuno con un lavoro eseguito spontaneamente sulla
base di un proprio sentimento, poi messi insieme come in un
racconto unico ed emozionante, che si srotola dai giorni felici
dell'Istria a quelli del dramma e dell'esodo, sino ai duri
Magredi, fonte però di nuova vita e nuovi colori".
E che i colori non manchino nelle opere esposte è stato
evidenziato da Annamaria Poggioli, a cui è stato affidato
l'intervento critico della mostra, ma che da ex insegnante di
storia e filosofia non ha mancato di far presente come, nei libri
di scuola, questa pagina di dolore e vita sia stata "sottaciuta
per tanto, troppo tempo, anche dalle istituzioni vergognosamente,
ma che è risalita in superfice grazie al Giorno del Ricordo che
ora si celebra ogni 10 febbraio".
"Questi sono paesaggi dell'anima", ha detto la Poggioli parlando
di pittura figurativa e, riferendosi a Giurissevich, "narrativa,
dove il particolare non è mai tralasciato, quasi che ometterne
qualcuno sia depotenziare il messaggio che vuole trasmettere.
Foibe, abbandoni, partenze e addii, sguardi inconsolabili e
sperduti, oggetti di vita affettiva: questi, poi, i soggetti
delle altre opere esposte, dove il fil rouge per tutti è una
grande potenza espressiva".
L'assessore alla Cultura di Maniago, Anna Olivetto, ha infine
reso noto che il progetto "Nelle terre magre" vedrà l'epilogo il
12 febbraio prossimo, ancora a Trieste, nella chiesa di Santa
Maria Maggiore, con uno spettacolo meditativo proposto
dall'associazione Filarmonica.
ACON/RCM-fc
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, inaugura la mostra "La mia Istria e i Magredi" a Palazzo
L'assessore alla Cultura di Maniago, Anna Olivetto, Annamaria Poggioli, la presidente Emma Giacomello, il presidente Piero Mauro Zanin, Tiberio Giurissevich
Un momento dell'inaugurazione
Alcune delle opere esposte