BILANCIO. DISCUSSIONE: INTERVENTI DA GIAU, POLESELLO SHAURLI E SANTORO
(ACON) Trieste, 13 dic - Pollice categoricamente verso dagli
scranni dem, valutazione invece altamente positiva da quelli
occupati dagli esponenti del Carroccio.
Nessuna sorpresa, durante le fasi di avvio della discussione
generale sugli strumenti della manovra di bilancio 2023, in
merito alle posizioni di Maggioranza e Opposizioni che sono state
espresse con particolare enfasi, ribadendo quanto precedentemente
espresso sia in sede di Commissione che attraverso i relatori dei
singoli provvedimenti.
"Il fatto che, dopo 4 anni e mezzo di governo e in occasione
dell'ultima finanziaria della legislatura, qualcuno sia ancora
qui a parlare di Serracchiani per beatificare il presidente
Fedriga - ha esordito Chiara Da Giau (Pd) - la dice lunga sulla
mancanza di argomenti da parte della Maggioranza. È evidente che
il vostro destino politico dipende da Fedriga che, di certo, gode
di un largo consenso attraverso quello stato di grazia legato
alle grandi crisi, quando la gente è costretta ad affidarsi al
conduttore di turno. A ciò vanno aggiunte la sua innegabile
capacità comunicativa e il fiume di risorse arrivate anche grazie
all'emergenza e all'Europa".
La consigliera del Partito democratico ha quindi invitato a non
procedere "attraverso valutazioni quantitative, ma altresì
tramite quelle qualitative. Come mai, nonostante i contributi
stanziati, l'attrattività della regione non migliora e in tema di
migrazioni non si è fatto nulla? È necessario un sistema di
accoglienza capace di rendere chi arriva autonomo, protagonista e
con tutti i diritti di cittadinanza per farlo diventare una
risorsa".
In netta contrapposizione, il leghista Simone Polesello è partito
dal canto suo ripercorrendo "le tappe che ci hanno portati fin
qui in un mondo profondamente cambiato rispetto il 2018. Gli
effetti di Vaia, Covid-19 e guerra in Ucraina pesano sui
cittadini, ma noi non siamo stati a guardare, perché non è nel
nostro spirito di gente operosa e pronta a tirarsi su le maniche.
Maggioranza e Giunta hanno sempre cercato di portare soluzioni
dove gli altri vedevano solo problemi, perseguendo un unico
obiettivo: il bene della regione e dei cittadini, guardando al
futuro con speranza e visione".
"L'Esecutivo - ha proseguito Polesello - ha saputo tenere la
barra dritta secondo tre pilastri: famiglia, imprese ed Enti
locali. E noi, come consiglieri, abbiamo ove possibile migliorato
i provvedimenti. Questa finanziaria è la rappresentazione
concreta delle risposte ai cittadini che ci hanno concesso la
loro fiducia e ai quali, nuovamente, rispondiamo: 'Noi ci
siamo!'".
Ritornando sul fronte Pd, Cristiano Shaurli (Pd) ha invocato
"un'assunzione di responsabilità. Si sta esaurendo la legislatura
che ha segnato il punto più basso dell'Assemblea legislativa come
capacità di incidere sulle scelte, provenienti sempre e comunque
dell'Esecutivo. Intanto, faccio fatica a vedere i risultati
straordinari evidenziati da alcuni consiglieri".
"Nulla è stato fatto sul tema gigantesco dell'ambiente", ha
elencato Shaurli, passando quindi a esprimere un parere critico
sull'applicazione della riforma degli Enti locali, ma anche
"sulla sanità, sull'assenza di interventi strutturali a favore
delle imprese e sulle infrastrutture. Sono arrivate risorse
straordinarie, ma si è guardato indietro e non avanti, senza
esiti concreti e innovativi".
La collega Mariagrazia Santoro ha invece esordito con la
considerazione secondo cui "uno degli argomenti completamente
ignorati da questa Giunta è l'autonomia regionale. Soprattutto in
tema di sanità, ambito dove emerge una situazione tragica tra
fughe dall'ente pubblico, prestazioni calate e un peggioramento
degli interventi nei tempi stabiliti".
"In sede di emendamento - ha anticipato Santoro - chiederemo un
incremento delle risorse per alzare gli stipendi del personale
sanitario, allineandoli almeno a quelli del Veneto. Inoltre,
vorrei chiedere al consigliere Tosolini di aggiungere la mia
firma - ha concluso in maniera polemica - all'emendamento sui
finanziamenti per la demolizione dei capannoni industriali
dismessi. Si tratta di un'istanza della sottoscritta fin dal
primo giorno di insediamento e mai trattata da questa Giunta,
insieme al tema della riqualificazione urbana".
ACON/DB-fc