BILANCIO. BIDOLI (PATTO): MONTAGNA FRIULANA DIMENTICATA DA CDX
(ACON) Trieste, 16 dic - "Una montagna, quella friulana,
dimenticata dalla maggioranza di Centrodestra che governa la
regione".
È il giudizio del consigliere regionale Giampaolo Bidoli, del
Patto per l'Autonomia, che, in occasione della discussione sulla
manovra di bilancio 2023, ha condiviso con l'Aula una riflessione
su presente e futuro delle terre alte.
"Secondo la fondazione Think-Tank Nordest, sulla base dei dati
Istat la montagna friulana - afferma Bidoli nella sua nota -
vedrà nel prossimo futuro la scomparsa di almeno 20 piccoli
Comuni, tra i quali anche quello in cui abito. All'inizio del
mandato, con le mie proposte, frutto di una esperienza ventennale
sia da sindaco che amministratore locale e tuttora cittadino
residente, pensavo di contribuire a tracciare una strada che
cercasse di garantirle un futuro".
"Ricordo perfettamente gli Stati generali della montagna, che si
svolsero a Tolmezzo ad inizio legislatura. Ricordo l'impegno
preso dal presidente Fedriga - rimarca Bidoli -, che in
quell'occasione presentò un manifesto per lo sviluppo economico e
operativo della montagna friulana. Molte erano le aspettative,
quasi tutte disattese. All'epoca si evidenziarono problemi
drammatici: lo spopolamento, l'impoverimento dei territori, le
difficoltà di accesso ai servizi (scuola e sanità) la perdita del
tessuto economico, associati agli ostacoli naturali e
infrastrutturali del territorio".
"La situazione è rimasta la stessa, soltanto più sbiadita e
desolante. La sanità è in ginocchio; gli enti locali, disastrati
e flagellati da una riforma inadeguata, non hanno visto, come
invece promesso, nessun programma di assunzioni e non può essere
una giustificazione la mancanza di un ente di area vasta, da
sempre distante dalle aree montane. Nemmeno la creazione di una
rete unica museale si è riusciti a realizzare, forse la cosa più
semplice da fare", commenta ancora l'autonomista.
"Gli enormi investimenti sulla montagna 'parco giochi' e sui poli
sciistici non sono bastati a un suo rilancio, perché la montagna
vive di altro. Il suo sviluppo sociale ed economico - così ancora
Bidoli - non vuol dire investire solamente sui poli regionali.
Sia con questa finanziaria che nel corso dell'intera legislatura
non si è data risposta alle comunità che vivono nelle terre alte,
risposta che invece si sarebbero aspettate, anche alla luce delle
risorse finanziarie disponibili, cospicue come mai prima d'ora.
Chi governerà la nostra regione nei prossimi anni ripartirà da
qui, o meglio da cinque anni prima, dagli stessi problemi, ancora
irrisolti".
ACON/COM/rcm