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BILANCIO. OK AULA A PREVISIONI 2023-25, 8,14 MLD EURO PER PRIMO ANNO

16.12.2022
23:23
(ACON) Trieste, 16 dic - Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 26 sì, 19 contrari dei Gruppi delle Opposizioni e l'astensione di Walter Zalukar del Misto, il disegno di legge 184 "Bilancio di previsione per gli anni 2023-25".

Nel provvedimento giuntale, composto in tutto da soli 2 articoli ma numerosi tra prospetti e quadri tabellari, si legge che, per l'esercizio finanziario 2023, sono previste entrate, e parimenti autorizzate spese, per poco più di 8,14 miliardi di euro; per quello del 2024 si parla di quasi 6,93 miliardi e, per l'anno a seguire, di circa 6,6 miliardi.

Le previsioni di bilancio dei programmi di spesa sono state formulate in accordo con le linee e i criteri contenuti nel documento regionale di programmazione, ossia nel Documento di economia e finanza regionale (Defr).

Per quanto riguarda la composizione delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto, la parte vincolata dell'avanzo presunto è prevalentemente ascrivibile a trasferimenti, in quanto si tratta di economie di spesa correlate ad assegnazioni vincolate statali o comunitarie; la parte accantonata dell'avanzo presunto è, invece, composta dalla quota di stanziamento che si prevede risulterà disponibile alla fine dell'esercizio 2022 in relazione agli accantonamenti risultanti dal rendiconto per l'esercizio finanziario 2021, al netto degli utilizzi disposti nel corso dell'esercizio 2022, e incrementata degli accantonamenti costituiti nello stesso esercizio.

Non da ultimo, il bilancio di previsione 2023-25 non autorizza l'utilizzo di quote del risultato di amministrazione presunto, così come non autorizza investimenti la cui imputazione sia ancora in corso di definizione. ACON/RCM-fc



L'assessore Fvg alle Finanze, Barbara Zilli
Il governatore Massimiliano Fedriga
Furio Honsell (Open Fvg)
L'assessore Fvg al Patrimonio, Sebastiano Callari
L'Aula durante i lavori
Diego Moretti (Pd)
I pentastellati Cristian Sergo e Andrea Ussai