BILANCIO. CENTIS (CITT): PROBLEMI INGRANDITI, SANITÀ ALLO SBANDO
(ACON) Trieste, 17 dic - E' un giudizio insufficiente, quello
dato dal Gruppo regionale dei civici di Tiziano Centis e Simona
Liguori in una nota del suo presidente: "Come temevamo, anche
l'ultima legge di bilancio rivela l'andamento di questi cinque
anni di governo Fedriga: non ci sono risposte concrete ai tanti
problemi della nostra regione, che rimangono irrisolti o
addirittura si sono ingigantiti, a partire dalla sanità".
Per Centis "ci sarebbe stato bisogno di una spinta importante per
affrontare la crisi. Tutti i segnali dicono che è alle porte un
periodo economicamente difficile per le imprese, i lavoratori e
le famiglie. Servivano strumenti per una reale terza ripartenza,
ma questi non si sono visti, neanche in questa manovra di
bilancio: non risolve i problemi della sanità, non dà sufficiente
attenzione ai problemi ambientali e idrogeologici, non offre
risposte adeguate alle fasce più deboli che rischiano di dover
pagare più di altri gli effetti della crisi".
Centis ci tiene a sottolineare come, dove c'è stata
collaborazione, alcuni risultati si sono visti: "E' stata
apprezzabile la disponibilità della Giunta a trovare soluzioni
nei confronti dei Comuni, soluzioni a cui si è arrivati anche
attraverso l'interlocuzione portata avanti dai consiglieri
regionali che hanno sostenuto le istanze del territorio. E in
alcuni casi ci sono stati risultati positivi, come lo sblocco dei
fondi per il Museo del territorio di San Vito e l'assegnazione di
contributi ai Comuni al fine di garantire la continuità dei
servizi erogati in relazione alla spese energetiche".
"A mancare, più di tutto, è una politica efficace sui temi della
sanità, sistema che ha perso sempre più terreno. I nodi che
questo governo regionale prometteva di risolvere - conclude
l'esponente delle Opposizioni - si sono sempre più ingranditi:
dai tempi d'attesa ormai inaccettabili alla conseguente fuga dei
pazienti, dalla carenza di personale sanitario alle difficoltà
dei medici di famiglia e di continuità assistenziale, dai pronto
soccorso sempre più in crisi ai punti nascita a rischio. E' ciò
con cui dobbiamo fare i conti alla fine di questa legislatura".
ACON/COM/rcm