AMBIENTE. NICOLI: IDROGENO RISORSA FONDAMENTALE PER IL FUTURO
(ACON) Trieste, 19 dic - "Investire nell'idrogeno significa
raccogliere una sfida strategica e indifferibile, ovvero la
necessità di conseguire, in tempi ragionevoli, l'obiettivo di
favorire il processo di decarbonizzazione dei sistemi economici
ed energetici tramite attività che si dipanino lungo due binari
paralleli, ovvero la riduzione delle emissioni a fronte di un
efficientamento energetico dell'intero sistema regionale e
l'aumento di produzione di energia da fonti rinnovabili".
Questa la mission politica della "Legge regionale sull'idrogeno",
illustrata questa mattina da Giuseppe Nicoli nel corso di una
conferenza stampa e riportata in una nota.
Secondo Nicoli "affrancarsi da metodi di approvvigionamento
energetico tradizionali risponde sia a una reale esigenza del
tessuto produttivo e sociale, sia a una precisa direttiva europea
che ha fissato al 2045 la data entro la quale i territori debbano
mettere in campo strategie e misure tese a proiettarsi verso una
dimensione contraddistinta da una vera autonomia energetica".
Il consigliere regionale ha posto l'accento sulla "lungimiranza
del presidente Fedriga, che ha saputo cogliere l'importanza del
tema avviando un progetto finalizzato a rafforzare la propria
collaborazione nel settore dell'idrogeno con i Paesi di Slovenia
e Croazia, avviando un processo unico nel suo genere a livello
europeo per la costituzione di una Valle Idrogeno del Nord
Adriatico".
Entrando nel dettaglio dell'articolato, Nicoli ha spiegato che
"viene posta attenzione su strategie e obiettivi per sviluppare
le tecnologie dell'idrogeno che darà la possibilità di produrre
sia energia elettrica che riscaldamento a costi bassi. Le
istituzioni devono regolamentare questa nuova opportunità,
prevedendo un piano regionale dell'idrogeno. Abbiamo già inserito
nella norma una proposta in questo senso, che consiste anche nel
sostegno alla ricerca e agli studi scientifici per contribuire a
sviluppare azioni concrete finalizzate alla realizzazione di
impianti nella nostra regione, soprattutto laddove via sia, dal
punto di vista urbanistico, la necessità di recuperare aree
industriali degradate e dismesse e favorire la nascita di
comunità energetiche finalizzate a produrre energia pulita e a
basso prezzo".
Il consigliere ha concluso spiegando che "la legge attende i
contributi delle altre forze politiche: per questo auspico un
confronto nelle Commissioni competenti, alla presenza anche degli
stakeholder economici. Qualora non ci fossero i tempi tecnici per
questo percorso, a termini di regolamento sarò costretto a
convocare la discussione della legge direttamente in Aula a 90
giorni dalla sua presentazione, avvenuta il 12 dicembre scorso".
ACON/RED