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AMBIENTE. NICOLI: IDROGENO RISORSA FONDAMENTALE PER IL FUTURO

19.12.2022
15:08
(ACON) Trieste, 19 dic - "Investire nell'idrogeno significa raccogliere una sfida strategica e indifferibile, ovvero la necessità di conseguire, in tempi ragionevoli, l'obiettivo di favorire il processo di decarbonizzazione dei sistemi economici ed energetici tramite attività che si dipanino lungo due binari paralleli, ovvero la riduzione delle emissioni a fronte di un efficientamento energetico dell'intero sistema regionale e l'aumento di produzione di energia da fonti rinnovabili".

Questa la mission politica della "Legge regionale sull'idrogeno", illustrata questa mattina da Giuseppe Nicoli nel corso di una conferenza stampa e riportata in una nota.

Secondo Nicoli "affrancarsi da metodi di approvvigionamento energetico tradizionali risponde sia a una reale esigenza del tessuto produttivo e sociale, sia a una precisa direttiva europea che ha fissato al 2045 la data entro la quale i territori debbano mettere in campo strategie e misure tese a proiettarsi verso una dimensione contraddistinta da una vera autonomia energetica".

Il consigliere regionale ha posto l'accento sulla "lungimiranza del presidente Fedriga, che ha saputo cogliere l'importanza del tema avviando un progetto finalizzato a rafforzare la propria collaborazione nel settore dell'idrogeno con i Paesi di Slovenia e Croazia, avviando un processo unico nel suo genere a livello europeo per la costituzione di una Valle Idrogeno del Nord Adriatico".

Entrando nel dettaglio dell'articolato, Nicoli ha spiegato che "viene posta attenzione su strategie e obiettivi per sviluppare le tecnologie dell'idrogeno che darà la possibilità di produrre sia energia elettrica che riscaldamento a costi bassi. Le istituzioni devono regolamentare questa nuova opportunità, prevedendo un piano regionale dell'idrogeno. Abbiamo già inserito nella norma una proposta in questo senso, che consiste anche nel sostegno alla ricerca e agli studi scientifici per contribuire a sviluppare azioni concrete finalizzate alla realizzazione di impianti nella nostra regione, soprattutto laddove via sia, dal punto di vista urbanistico, la necessità di recuperare aree industriali degradate e dismesse e favorire la nascita di comunità energetiche finalizzate a produrre energia pulita e a basso prezzo".

Il consigliere ha concluso spiegando che "la legge attende i contributi delle altre forze politiche: per questo auspico un confronto nelle Commissioni competenti, alla presenza anche degli stakeholder economici. Qualora non ci fossero i tempi tecnici per questo percorso, a termini di regolamento sarò costretto a convocare la discussione della legge direttamente in Aula a 90 giorni dalla sua presentazione, avvenuta il 12 dicembre scorso". ACON/RED



Giuseppe Nicoli