CACCIA. PICCIN (FI): FARRA, NO A CRIMINALIZZAZIONE ATTIVITÀ VENATORIA
(ACON) Trieste, 19 dic - "Si continua a confondere la favola di
Bambi con la realtà. Tre cervi sono stati uccisi a Farra d'Isonzo
dopo essere entrati nella riserva di caccia. Appena appresa la
notizia, sono partiti i consueti strali contro i cacciatori,
sistematicamente criminalizzati e dipinti come sanguinari
assassini seriali. Prima di ogni considerazione, pongo una
domanda: ci siamo dimenticati di tutti gli incidenti stradali
causati da animali selvatici che hanno provocato la morte o il
ferimento di molte persone?".
Così in una nota Mara Piccin, consigliere regionale di Forza
Italia, nel ricordare che "l'attività venatoria rappresenta,
oltre alla legale azione di prelievo programmata e regolamentata
da piani di abbattimento approvati e vidimati da istituzioni
pubbliche, spesso, anche l'unico modo per controllare il numero
di ungulati e arginare il rischio di una proliferazione eccessiva
e pericolosa. Senza i cacciatori, cinghiali e altri ungulati
aumenterebbero al punto da creare grossi problemi, oltre che per
l'incolumità delle persone, anche per l'ambiente, devastando i
boschi e le nostre colture e mettendo a rischio le nostre
biodiversità. Mi rendo conto che si tratti di un concetto
complicato da comprendere per gli ultras anticaccia, ma questa è
la realtà".
Ancora Piccin: "Nel 2019 abbiamo approvato un progetto di legge
nazionale di cui sono stata prima firmataria, finalizzato a
modificare la normativa statale del 1992 per permettere ai
cacciatori di attuare i piani straordinari in deroga a quelli di
abbattimento per il controllo delle specie di fauna selvatica. La
proposta ha anticipato di qualche anno una sentenza
rivoluzionaria della Corte costituzionale di febbraio 2021 con
cui la Consulta, nel valutare la legittimità di una normativa
delle Regione Toscana, ha dato la possibilità ai cacciatori
abilitati di partecipare ai piani di abbattimento".
"Ricordo altresì - si legge ancora nel comunicato della
consigliera forzista - che il referendum per abrogare la legge
157 del 1992 sulla caccia è stato dichiarato inammissibile: a che
scopo, quindi, ostinarsi a cercare di delegittimare la funzione
regolatoria della caccia quando la battaglia è già stata
combattuta e persa?".
"Le strumentalizzazioni per quanto avvenuto a Farra d'Isonzo -
chiude Piccin - in linea con quelle che si verificano
regolarmente in queste circostanze, non sono accettabili".
ACON/COM/fa