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CACCIA. PICCIN (FI): FARRA, NO A CRIMINALIZZAZIONE ATTIVITÀ VENATORIA

19.12.2022
16:48
(ACON) Trieste, 19 dic - "Si continua a confondere la favola di Bambi con la realtà. Tre cervi sono stati uccisi a Farra d'Isonzo dopo essere entrati nella riserva di caccia. Appena appresa la notizia, sono partiti i consueti strali contro i cacciatori, sistematicamente criminalizzati e dipinti come sanguinari assassini seriali. Prima di ogni considerazione, pongo una domanda: ci siamo dimenticati di tutti gli incidenti stradali causati da animali selvatici che hanno provocato la morte o il ferimento di molte persone?". Così in una nota Mara Piccin, consigliere regionale di Forza Italia, nel ricordare che "l'attività venatoria rappresenta, oltre alla legale azione di prelievo programmata e regolamentata da piani di abbattimento approvati e vidimati da istituzioni pubbliche, spesso, anche l'unico modo per controllare il numero di ungulati e arginare il rischio di una proliferazione eccessiva e pericolosa. Senza i cacciatori, cinghiali e altri ungulati aumenterebbero al punto da creare grossi problemi, oltre che per l'incolumità delle persone, anche per l'ambiente, devastando i boschi e le nostre colture e mettendo a rischio le nostre biodiversità. Mi rendo conto che si tratti di un concetto complicato da comprendere per gli ultras anticaccia, ma questa è la realtà". Ancora Piccin: "Nel 2019 abbiamo approvato un progetto di legge nazionale di cui sono stata prima firmataria, finalizzato a modificare la normativa statale del 1992 per permettere ai cacciatori di attuare i piani straordinari in deroga a quelli di abbattimento per il controllo delle specie di fauna selvatica. La proposta ha anticipato di qualche anno una sentenza rivoluzionaria della Corte costituzionale di febbraio 2021 con cui la Consulta, nel valutare la legittimità di una normativa delle Regione Toscana, ha dato la possibilità ai cacciatori abilitati di partecipare ai piani di abbattimento".

"Ricordo altresì - si legge ancora nel comunicato della consigliera forzista - che il referendum per abrogare la legge 157 del 1992 sulla caccia è stato dichiarato inammissibile: a che scopo, quindi, ostinarsi a cercare di delegittimare la funzione regolatoria della caccia quando la battaglia è già stata combattuta e persa?". "Le strumentalizzazioni per quanto avvenuto a Farra d'Isonzo - chiude Piccin - in linea con quelle che si verificano regolarmente in queste circostanze, non sono accettabili". ACON/COM/fa



Mara Piccin (Forza Italia)