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SALUTE. USSAI (M5S): PROGRAMMA ASSISTENZA TERRITORIO COMPITINO DEL CDX

20.12.2022
15:28
(ACON) Trieste, 20 dic - Astensione del Movimento 5 Stelle sul Programma regionale dell'assistenza territoriale, affrontato ieri in III Commissione consiliare.

Il commento dei pentastellati arriva, in una nota, dal consigliere regionale Andrea Ussai: "Un documento tecnico in cui il Centrodestra si è limitato a fare i compiti per casa su un tema in cui, in questi cinque anni, non ha avuto nessuna visione politica, se non svuotare le funzioni dei distretti e affidare i servizi ai privati".

"Secondo l'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi - aggiunge Ussai -, la delibera è un atto di ricognizione per applicare la normativa statale per ottenere le risorse, ma negli anni non sono state affrontate le numerose criticità relative alla valorizzazione e al deficit di personale, come confermato dalla fuga del personale dal pubblico e dalla bocciatura dei nostri emendamenti alla Stabilità dove chiedevamo più risorse aggiuntive regionale per coprire le carenze legate al Covid e gli straordinari richiesti ai professionisti".

"Considerato che per le nuove strutture previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Case della comunità e Punti salute di comunità, Centrali operative territoriali e ospedali di comunità), serviranno da 1.400 a 1.700 operatori - spiega Ussai -, il rischio è di non riuscire a coprire i servizi necessari per farle funzionare, creando delle scatole vuote o cambiando etichetta ad ambulatori già attivi, come già accaduto con i CAP di epoca Serracchiani. Da ottobre 2021 chiediamo un'audizione con i sindacati delle professioni sanitarie sul tema degli organici, ma chi governa la sanità regionale continua a non ascoltare chi solleva le criticità".

"Del nuovo personale da reperire, 402 sono infermieri di famiglia o di comunità da formare, ma nel Programma manca il fisioterapista di comunità che avevamo introdotto noi nella riforma sanitaria. Lo stesso documento ammette la necessità di ulteriori approfondimenti sulla disponibilità di operatori, così come dell'utilizzo della telemedicina e del ruolo dei consultori - aggiunge l'esponente del M5S -. La sfida principale delle Case della comunità sarà il coinvolgimento dei medici di medicina generale, ma non è stato organizzato alcun confronto per trovare un accordo integrativo in questo senso. La sensazione è che si attendano passivamente indicazioni dal Governo".

"Infine, per rispondere alle esigenze di salute in zone a bassa intensità abitativa, la Regione propone dei Punti salute di comunità. Queste strutture - conclude Ussai - sono previste soltanto nelle Aziende sanitarie Friuli Occidentale e Friuli Centrale, Asfo e Asufc, mentre sarebbe necessario estendere anche ad altre zone carenti, come ad esempio a Prosecco, in modo da garantire la prossimità di servizi anche nel Carso triestino e non solo vicino a zone già servite". ACON/COM/rcm



Andrea Ussai (M5S)