FINE ANNO. CAPOZZELLA (M5S): TANTI SOLDI MA IGNORATI TEMI E RIFORME
(ACON) Trieste, 22 dic - "Nonostante la grande e inedita
disponibilità finanziaria, la Giunta regionale ha preferito
redistribuire la ricchezza, piuttosto che affrontare i grandi
temi presenti sul piatto del Friuli Venezia Giulia: ossia, le
riforme. Non può esistere, inoltre, un Servizio sanitario
regionale che prescinda dalle Autonomie locali. Invece, nei
fatti, abbiamo assistito al percorso di un assessore alla Salute
che viaggiava per conto proprio e a quello del collega di
Esecutivo con delega alle Autonomie locali che procedeva in altra
direzione, senza mai incontrarsi".
Questi i temi principali sviscerati dal capogruppo del Movimento
5 Stelle nel Consiglio regionale del Fvg, Mauro Capozzella,
nell'ambito della sua analisi di fine anno dedicata all'attività
pregressa e alle prospettive immediate dell'Assemblea legislativa
regionale.
"Anche le classifiche legate alla qualità della vita - evidenzia
l'esponente pentastellato - hanno fatto rotolare all'indietro il
nostro Servizio sanitario che, in termini di Medicina del
territorio, è scivolato fino agli ultimi posti in Italia.
Inoltre, non sono state minimamente intraprese la transizione
ecologica e men che meno quella energetica, mentre l'assessore
Fabio Scoccimarro si è confermato persona inadeguata per
innescare questo specifico meccanismo virtuoso".
Passando dalle perplessità ai sorrisi, Capozzella sottolinea i
momenti a suo giudizio più positivi dell'ultimo anno e
dell'intera legislatura, la XII. "Riguardo il 2022 - aggiunge -
salutiamo con un plauso e come conquista gli interventi a favore
delle persone con disabilità e il riordino dei servizi
sociosanitari in materia. È proprio questa, secondo noi, la
migliore norma approvata, anche grazie al nostro contributo: il
collega Andrea Ussai era stato relatore di Maggioranza ed erano
state applicate molte delle nostre istanze".
Un altro risultato soddisfacente nell'arco degli ultimi cinque
anni per il M5S va altresì ascritto "alla legge migliore in
assoluto: quella che, grazie al decreto Sviluppo di Conte del
2020, ha dato la possibilità alla Regioni di normare sulle grandi
derivazioni idroelettriche. Noi lo abbiamo fatto e, attraverso
questa proposta di legge pentastellata fatta propria dalla
Giunta, è stato possibile legiferare per creare una società
regionale per la gestione delle grandi derivazioni. Primi in
Italia, l'abbiamo anche difesa a Roma, dove non è stata eccepita
alcuna obiezione".
In chiave futura, Capozzella anticipa la ferma volontà di
"giocare innanzitutto da protagonisti. Vogliamo esserci, senza
finte alleanze per garantirci un avvenire in Consiglio regionale,
ma rivelandoci assolutamente protagonisti, giocando con le nostre
forze e presentando un candidato alla guida della Regione che
possa finalmente portarla nel ventunesimo secolo".
ACON/DB-fc