ENOGASTRONOMIA. ZANON (FUTURA): MACELLAZIONE SOSTENIBILE, SERVONO AIUTI REGIONALI
(ACON) Trieste, 23 dic - "Il numero dei macelli pubblici
autorizzati a lavorare carni ovi-caprine e carni di selvaggina,
in Friuli Venezia Giulia, è quasi inesistente. Si tratta di un
problema non solo generale, ma anche più specifico, perché tali
carni sono necessarie per la produzione della Pitina, un prodotto
Igp e un presidio Slow Food regionale. Da qui il mio ordine del
giorno depositato in aula durante i lavori della Finanziaria
regionale 2023".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Emanuele Zanon
(Regione Futura), ricordando che "i macelli attualmente
autorizzati si trovano a dover affrontare costi tecnici e
burocratici sproporzionati rispetto al numero di capi macellati,
rendendo economicamente insostenibile tale attività, tanto da
indurli a cessare completamente il servizio".
"Ai fini della sicurezza alimentare, anche i cacciatori - spiega
l'intervento - trarrebbero vantaggio dal portare la propria
selvaggina nei macelli pubblici che garantiscono maggiori
controlli rispetto alle lavorazioni autonome private".
"La Pitina Igp - prosegue Zanon - è uno dei primi presidi Slow
Food regionali e tra i fiori all'occhiello della gastronomia del
Friuli Venezia Giulia. Il prodotto a base di carne porta con sé
un patrimonio storico, tradizionale e culturale, oltre a
un'attrattiva turistica culinaria per la regione. La Pitina viene
prodotta da piccole aziende che svolgono la loro attività in aree
territorialmente svantaggiate, come le aree montane e pedemontane
del Friuli Occidentale".
"La Giunta Regionale ha espresso parere favorevole alla proposta
- conclude la nota di Regione Futura - e valuterà la possibilità
di conferire contributi economici ai macelli pubblici per avviare
nuove linee di lavorazione per le carni ovi-caprine e di
selvaggina, nonché per garantire la filiera della produzione
della Pitina Igp e presidio Slow Food nel rispetto del
disciplinare di produzione".
ACON/COM/db