SALUTE. ZALUKAR (MISTO): SCONCERTANTI LE CRITICHE DA VECCHIA GESTIONE
(ACON) Trieste, 27 dic - "In un articolo pubblicato lo scorso
24 dicembre su un quotidiano locale, Maria Sandra Telesca, già
assessore alla Salute della Giunta Serracchiani, parlava a nome
del Terzo Polo, sottolineando che 'l'aumento di risorse senza
risultati si chiama spreco. Fedriga richiama le criticità
derivanti dal Covid, ma sarebbe auspicabile un'analisi delle
attuali condizioni della sanità, sotto gli occhi di tutti'".
Lo evidenzia in una nota il consigliere regionale Walter Zalukar
(Gruppo Misto), aggiungendo la considerazione secondo la quale
"che il governo del servizio sanitario della nostra regione sia
particolarmente carente è una realtà, ma pare sconcertante che le
critiche arrivino proprio da chi, negli anni passati, aveva tanto
contribuito all'impoverimento della sanità in Friuli Venezia
Giulia".
"Il ricordo del duo Serracchiani-Telesca - prosegue l'intervento
- è ben presente. Soprattutto a Trieste dove, grazie alla loro
amministrazione, furono decimati i posti letto in ospedale,
ridotti da 764 a 608 (ben 156 in meno). Le conseguenze si pagano
ancora oggi con decine di malati anziani e fragili costretti per
giorni sulle barelle del Pronto soccorso in attesa di un posto
letto tra disagi, rischi e sofferenze. Sempre a Trieste, inoltre,
non si può dimenticare la soppressione di reparti d'eccellenza
come la 1° Chirurgica e l'Ortopedia ospedaliera, mentre la
Medicina d'urgenza era stata ridotta a mera appendice del Pronto
soccorso. Infine, come non ricordare lo sprezzante riferimento ai
primari ospedalieri come inutili poltrone da tagliare?".
"Non fu il governo Serracchiani-Telesca - continua Zalukar - a
chiudere la Centrale operativa 118 a Trieste, cancellando così
un'eccellenza nel panorama sanitario della nostra città? E i
tempi infiniti delle liste di attesa o la chiusura ingiustificata
dei piccoli ospedali che hanno lasciato in uno stato di quasi
abbandono gli abitanti delle montagne?".
"In quegli anni - conclude la nota - iniziò una politica del
personale volta a considerare medici e infermieri come meri
fattori di produzione, piuttosto che preziose risorse. Così, i
professionisti più seri e meno servili lasciarono la regione per
dirigersi verso lidi più accoglienti. Questo è il ricordo del duo
Serracchiani-Telesca e, purtroppo, chi ne ha raccolto l'eredità
non ha saputo fare meglio, almeno fino a ora".
ACON/COM/db