SALUTE. ZALUKAR (POLO LIBERALE): NON RIDIMENSIONARE ISTITUTO BURLO TS
(ACON) Trieste, 6 gen - "Il trasferimento del Burlo Garofolo a
Cattinara comporterà il ridimensionamento del suo Centro
trapianti di midollo osseo e, nel tempo, il trasferimento dei
trapianti pediatrici a Udine".
Lo scrive in una nota Walter Zaluakr, consigliere regionale del
Polo Liberale, che in merito ai due ospedali triestini afferma:
"Questo l'allarme lanciato dal pediatra Marino Andolina,
fondatore e responsabile di tale centro per lunghi anni e che
denuncia anche il ridimensionamento del day-hospital pediatrico,
con bambini che soffrono di gravi patologie che verrebbero messi
in flebo su poltrone invece che sui lettini".
"Il progetto del nuovo Burlo a Cattinara - aggiunge ancora il
cosigliere - riduce l'area Ematologia pediatrica-Trapianti, dove
attualmente vi sono 8 stanze speciali a 'pressione positiva', per
proteggere i piccoli pazienti immunodepressi dalle infezioni: 6
per l'ematologia e 2 per i trapianti di midollo osseo. Queste nel
nuovo Burlo verranno ridotte a 6 complessive per cui è intuibile
la contrazione dei trapianti, non essendo pensabile togliere
posti ai bimbi leucemici. E così si concretizzerà quello che
Andolina - a detta di Zalukar - definisce un piano scellerato
che, vilmente senza metterlo per iscritto, va nella direzione di
un trasferimento dei trapianti pediatrici a Udine."
L'esponente del Polo Liberale si dice non stupito: "Il
trasferimento del Burlo a Cattinara è un passaggio obbligatorio
per il suo impoverimento, fino alla chiusura come istituto
autonomo. Come non ricordare il convegno tenutosi lo scorso
giugno a Monfalcone (non a Trieste), con la partecipazione
dell'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, dove fu
avanzata l'ipotesi di un'integrazione dell'Irccs Burlo Garofolo
con l'Azienda sanitaria Asugi, per una governance aziendale con
unità giuridica e un unico bilancio. Fu allora caldeggiata la
cancellazione del Burlo come istituto scientifico autonomo, per
diventare di fatto un dipartimento dell'ospedale di Cattinara".
Zalukar concorda che "il progetto andrebbe cambiato
completamente" e che "qualcuno metta mano alla situazione.
Altrimenti sarà la fine dell'ospedale infantile, come i triestini
l'hanno conosciuto e apprezzato fin dal 1856".
ACON/COM/rcm