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COMMERCIO. AUDIZIONI IN II COMM: PLAUSO A BINI PER REVISIONE NORMATIVA

11.01.2023
18:07
(ACON) Trieste, 11 gen - Un plauso per le modalità operative preliminari e massimo apprezzamento anche per i risultati della revisione della legge regionale 29/2005 (Normativa organica in materia di attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande. Modifica alla legge regionale 2/2002 Disciplina organica del turismo) sono stati espressi dai principali portatori di interesse intervenuti nel corso dei lavori della II Commissione consiliare, presieduta da Alberto Budai (Lega) e riunita a Trieste nell'emiciclo di piazza Oberdan.

I rappresentanti delle Amministrazioni locali, delle Camere di commercio, delle imprese, degli esercenti e dei sindacati si sono ritrovati in sintonia nel manifestare il loro parere positivo sul provvedimento nel corso di un'audizione che ha coinvolto anche l'assessore regionale ad Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, incentrata sulle tematiche relative al disegno di legge 181 e le modifiche alla lr 29/2005.

La norma, reduce dal via libera unanime da parte del Consiglio delle Autonomie locali (Cal), sarà ora oggetto di esame da parte della stessa II Commissione e, infine, da parte dell'Assemblea legislativa regionale nella seduta già fissata per martedì 31 gennaio. I suoi 47 articoli prevedono un intervento normativo per adeguare, attualizzare e razionalizzare la disciplina ai principi di liberalizzazione introdotti a livello statale e sovranazionale. Lo scopo è quello di regolare l'esercizio delle attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande, riducendo i tempi procedimentali e il numero degli adempimenti.

Bini ha esplicitamente parlato di "una manutenzione straordinaria su una legge ormai datata, caratterizzata da interventi modificativi ai quali farà seguito un iter attuativo molto veloce. È la prima pietra della necessaria riforma del terziario - così la ha definita - attesa per la prossima legislatura, reduce da una concertazione spinta e importante con Anci, operatori, associazioni di categoria e sigle sindacali". Tre i pilastri evidenziati dall'assessore: semplificazione e ammodernamento della legge; abrogazione di norme in contrasto con quelle vigenti, sia a livello di Comunità europea che nazionale; commercio sulle aree pubbliche.

Parte in presenza e parte in modalità telematica, si sono quindi succeduti i portavoce di numerose realtà regionali. A partire da Elena Pellaschiar (Confcommercio e Camere di Commercio) che ha detto di aver apprezzato "il metodo di concertazione che ha tenuto conto delle esigenze delle varie categorie. Non si tratta di uno stravolgimento e, in assenza di punti di frizione, ben accogliamo la semplificazione di una burocrazia spesso tra i freni principali per le aziende".

Anche Francesco Buonopane (Filcams Cgil) ha fatto riferimento ai numerosi confronti avvenuti con l'assessore, definendo "condivisibile l'aggiornamento del testo di legge. Sarà però importante che la semplificazione non pregiudichi la capacità di controllo da parte della Pubblica amministrazione, anche attraverso un solido rapporto con Cciaa ed Enti locali". Dorino Favot, presidente regionale dell'Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), ha ritenuto l'impianto normativo proposto "utile per agevolare l'attività imprenditoriale attraverso la semplificazione, anche da chi deve rilasciare o controllare (come i Comuni) le attività commerciali. Si tratta di un passaggio fondamentale in un'ottica di sviluppo locale".

Francesco Cantù (Federdistribuzione) ha evidenziato la partecipazione attiva dei suoi uffici "nel corso di tutto l'iter. Bene l'impostazione generale del ddl, speriamo che ora tale modello virtuoso possa trovare spazio anche in altre Regioni. Abbiamo inoltrato alcune segnalazioni per ulteriori miglioramenti dell'impianto e restiamo a disposizione per lavorare in futuro anche sull'urbanistica". Luca Nardone (Confartigianato) si è invece concentrato "sulle nuove disposizioni in materia di e-commerce e su una definizione di somministrazione qui migliorata, strumento per rendere meno frequenti i contenziosi. Sono stati introdotti anche termini come room food e room restaurant".

Ancora sul fronte sindacale, Matteo Calabrò (Uil), condividendo la linea, ha aggiunto che "come parti sociali siamo molto attenti al tema dell'equità per i lavoratori. È necessario intervenire anche sulla liberalizzazione delle aperture e degli orari: il risultato è tanta concorrenza con l'abbassamento qualità nella vita degli operatori". Gregory Massa (Goia Fenapi) ha fatto seguito esprimendo "soddisfazione per modifiche che permetto la circolazione dei beni aziendali. Anche il rinnovo delle concessioni per il commercio sulle aree pubbliche fa piacere, perché andrà a risolvere i problemi riscontrati in alcuni Comuni. Tuttavia, servono linee guida molto precise".

Disco verde anche da parte dei sindaci del Friuli Venezia Giulia che, attraverso Francesca Papais (presidente del Cal), hanno plaudito "alla semplificazione dei procedimenti e all'eliminazione di alcune ridondanze. Importante anche la precisione nella definizione delle varie fattispecie di commercio. L'auspicio è ora quello di rinforzare i distretti del commercio attraverso adeguati finanziamenti". Cristiano Pizzo (Cisl) ha infine commentato che "il settore aveva bisogno di un intervento di aiuto e ammodernamento. Il comparto è cambiato moltissimo e la sezione relativa all'e-commerce si rivela innovativa, una delle prime a livello nazionale".

Tra i consiglieri presenti, il dem Sergio Bolzonello ha chiesto chiarimenti in merito al commercio ambulante sulle aree pubbliche e a un "adeguato dosaggio tra festività, domeniche e chiusure: le aperture, infatti, non aiutano i fatturati e neppure i lavoratori". Contrario alla liberalizzazione delle aperture anche Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), concentrato "sulla tutela delle anzianità nelle aree mercatali e delle categorie a km zero, nonché sull'arricchimento delle dotazioni negli spazi deputati dai Comuni alla vendita".

Dal canto suo, il pentastellato Cristian Sergo ha aperto una parentesi sulle limitazioni all'insediamento di grandi strutture di vendita e la necessità di prevedere l'obbligo di assumere personale in difficoltà, ampliando i temi alle vendite promozionali e ai contenuti dei cartellini sulle categorie merceologiche. ACON/DB-fc



Alberto Budai (Lega), presidente della II Commissione, insieme all'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini
La II Commissione riunita in aula durante le audizioni
Consiglieri regionali e auditi durante la seduta della II Commissione
Elena Pellaschiar (Confcommercio e Cciaa)
Sergio Bolzonello (Pd)
Dorino Favot (Anci)