ELEZIONI. CALLIGARIS (LEGA): MORETUZZO SI DIMENTICA ISONTINO E GO 2025
(ACON) Trieste, 14 gen - "A chi si candida a gestire una Regione
come il Friuli Venezia Giulia che in questi anni ha vissuto una
stagione di centralità geopolitica e di sviluppo economico e
sociale è richiesta la consapevolezza dei fattori che ne guidano
la crescita e una profonda conoscenza delle dinamiche che
caratterizzano il territorio".
Così, in una nota, il consigliere regionale Antonio Calligaris
(Lega) che sottolinea come "cio che colpisce nella presentazione
che Massimo Moretuzzo ha voluto fare, aspirando a sostituire il
presidente Massimiliano Fedriga, è l'inconsistenza delle sue idee
e del progetto politico che propone, al di là della banalità
delle enunciazioni di rito sulla regione europea, la transizione
ecologica, l'autonomia. I soliti enunciati vaghi e generici".
"Negli ultimi cinque anni - prosegue l'esponente del Carroccio -
il Friuli Venezia Giulia è diventato una realtà modello, ha
approvato riforme fondamentali come quella della sanità
rimediando ai guasti e ai disastri del periodo della
Serracchiani, ha costruito una importante rete di welfare verso i
bisogni delle famiglie e dei soggetti fragili, ha posto fine al
sistema inefficiente delle Uti. Inoltre ha incrementato gli
interventi nel campo della sicurezza e nella cultura e, allo
stesso tempo, ha dato corso a un piano straordinario di
investimenti in opere pubbliche, compreso un intelligente
utilizzo dei fondi del Pnrr, per sostenere le realtà produttive,
quelle della ricerca e della logistica, a cominciare dal rilancio
del sistema portuale diventato uno dei più importanti d'Europa".
"Tutti gli indici sulla qualità della vita e sulla crescita
economica della nostra regione e delle nostre città - prosegue il
leghista - stanno a dimostrare la serietà di un impegno della
politica regionale che ha potuto contare sulla laboriosità e la
genialità delle nostre genti e sull'eccellenza mondiale di molte
nostre imprese".
"Il problema, dunque, - aggiunge Calligaris - non è quello di
mettere in discussione come sembra voler fare Moretuzzo questo
modello, ma piuttosto darne continuità e sviluppo difronte alle
nuove dinamiche poste dai fattori esterni, facendo leva sui punti
di forza che la Regione ha saputo consolidare in questo mandato.
Non è impresa da poco e il programma che il presidente Fedriga
sta portando avanti in tema di lavoro, di autonomia, di apertura
ai mercati dimostra la volontà di andare avanti in questo senso".
"Ma uno degli aspetti più stupefacenti della sua presentazione,
che fa letteralmente saltare sulla sedia, sono le sue idee sulla
vocazione dei diversi territori - spiega il leghista. Il Friuli
Venezia Giulia in questi anni ha lavorato seriamente nell'azione
di integrazione fra territori compositi - dove si ritrovano aree
vaste, città, comprensori turistici, distretti industriali e
agricoli - così ricchi di specificità e proprio questa
valorizzazione e ricomposizione unitaria ha consentito di
esaltare la nostra specialità e promuovere queste identità come
elemento distintivo di un interesse regionale".
"Ecco perché le sue idee diventano sconcertanti quando dimentica
completamente l'Isontino, nel momento in cui la candidatura di
Gorizia, assieme a Nova Gorica, è già la vetrina del
riconoscimento di una dimensione culturale che conta artisti,
architetti e letterari che hanno inciso fortemente nella realtà
europea e dall'altro canto vede i cantieri navali, il porto e la
zona logistica semplificata volano di una crescita che non
riguarda solo il monfalconese, ma un ampio indotto regionale".
"Nei cinque anni uscenti di mandato in consiglio regionale -
conclude la nota - Moretuzzo, probabilmente è stato distratto
dalle vicende partitiche personali in cui si dilunga nella sua
esposizione e forse ha perso i contatti con la realtà
dell'evoluzione di una regione che punta ad andare avanti, non
ritornare al passato".
ACON/COM/li