ENERGIA. IV COMM: OK A DDL 188 DIFFUSIONE FONTI RINNOVABILI DA 100 MLN
(ACON) Trieste, 18 gen - La IV Commissione consiliare
presieduta da Mara Piccin (FI), riunita a Trieste nell'aula
consiliare, ha espresso parere favorevole a maggioranza (astenute
le Opposizioni, unico voto contrario quello di Furio Honsell di
Open Sinistra Fvg) al disegno di legge 188 incentrato sugli
Incentivi per la diffusione di fonti energetiche rinnovabili.
La norma, iniziativa dell'Esecutivo regionale, sarà ora oggetto
di valutazione dell'Assemblea legislativa nella seduta già
fissata per mercoledì 1 febbraio. In tale circostanza, relatori
davanti all'Aula saranno Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) e
Lorenzo Tosolini (Lega) per la Maggioranza; lo stesso Honsell,
Diego Moretti (Pd) e Cristian Sergo (M5S) per la Minoranza.
Il provvedimento, come già anticipato dal governatore
Massimiliano Fedriga in sede di illustrazione, prevede un
finanziamento di 100 milioni di euro ai privati, sia per quanto
riguarda i singoli alloggi autonomi che i condomìni, attraverso
una legge le cui finalità sono quelle di offrire sostegno ai
cittadini per l'abbattimento delle spese legate al caro energia e
di favorire la transizione energetica. L'idea è anche quella di
agevolare la presentazione delle domande, utilizzando la forma
dell'autocertificazione.
Attraverso i suoi otto articoli, il ddl 188 (variato in alcuni
punti nell'arco della seduta e prossimo ad ulteriori modifiche
del testo direttamente in aula, dove sono stati preannunciati
alcuni emendamenti giuntali), sarà presto affiancato da un bando
che ne determinerà le regole, prevedendo un finanziamento
richiesto a sportello per l'acquisto e l'installazione di
impianti fotovoltaici e di accumulo di energia elettrica, nonché
solari e termici. L'entità sarà cumulabile con le detrazioni
nazionali.
Il pronunciamento della Commissione è arrivato dopo un lungo
dibattito del quale è stato protagonista iniziale il
pentastellato Sergo che, insieme alla collega Ilaria Dal Zovo, ha
presentato quattro proposte emendatarie: una respinta
(introduzione di un limite Isee), una decaduta (legata al Reddito
energetico), una ritirata su richiesta dell'assessore regionale
ad Autonomie locali e Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti, per
poter approfondire il tema con la Direzione Ambiente e, infine,
una parzialmente accolta con parere positivo della Giunta.
Sergo ha premesso che "alcune criticità hanno confuso molte
persone che ancora non sanno cosa andremo ad approvare, perché
sono attese ulteriori modifiche all'articolato e, cambiando anche
una sola riga, chi ha già fatto partire l'iter potrebbe anche
ritrovarsi fuori dai beneficiari". Inoltre, l'esponente del
Movimento 5 Stelle ha aggiunto che "una cifra così importante
deve garantire le fasce deboli della popolazione che mai e poi
mai penserebbero di anticipare mille euro, perché non li hanno.
Inoltre, non c'è alcuna garanzia che i fondi della Regione
arrivino davvero fino a loro: se invece di 10mila domande ne
perverranno 30mila, cosa faremo? Metteremo 300 milioni di euro?".
Esplicitamente contrario al dispositivo, Honsell ha altresì
evidenziato il fatto che "il meccanismo degli incentivi,
applicato così, aumenta le disparità. Andare a sportello e
chiedere risorse per le opere eseguite dal 1 novembre 2022
significa che non si aveva bisogno del contributo, altrimenti il
lavoro non sarebbe stato neppure avviato. È chiaro che si tratta
di una misura elettorale per la quale sarà contenta la classe
media. Dispiace veder utilizzare così male il denaro pubblico".
Sul fronte dem, il capogruppo Moretti ha commentato che "solo gli
emendamenti della Giunta avrebbero potuto chiarire i dubbi.
Quindi, allo stato attuale, non siamo oggettivamente in grado di
dare un parere compiuto. Vedremo l'applicazione della norma". Il
collega di partito Nicola Conficoni ha parlato di "provvedimento
utile, ma tardivo", mentre Mariagrazia Santoro ha auspicato
indicazioni "riguardo il coordinamento tra Direzioni interessate
e il doveroso coinvolgimento di quella all'Ambiente che dovrebbe
essere deputata anche al monitoraggio dei risultati".
Sibau ha quindi perorato la causa "delle famiglie a reddito basso
e senza disponibilità finanziarie immediate, affinché possano
avere una garanzia per ottenere un prestito dalle banche",
seguito da Emanuele Zanon (Polo liberale) che, favorevole ai
gruppi d'acquisto per evitare speculazioni, ha espresso
"soddisfazione davanti all'avvio di un processo al passo con i
tempi. Per dare un segnale di equità, servirebbe anche una
formula che privilegi intanto le prime case, con le seconde da
soddisfare eventualmente a residuo".
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) si è lamentato per il
fatto che "davanti una manovra che cuba 100 milioni di euro non
ci sia stato un confronto con il mondo delle categorie produttive
datoriali" (considerazione respinta dall'assessore Roberti),
riaprendo il discorso anche alle comunità energetiche e
aggiungendo che "il mancato ascolto di chi deve realizzare gli
interventi può provocare difficoltà applicative".
Il leghista Tosolini, infine, ha ironizzato sul fatto che "se i
100 milioni stanziati hanno provocato tale scompiglio, forse
sarebbe stato meglio evitare di metterli a bilancio e non fare
niente. Grazie, invece, a chi ha pensato un'iniziativa del genere
e, dopo un mercato drogato dal 110% che in Italia ha fatto
impazzire tutti tra speculazioni e aumento dei costi, la saggia e
oculata risposta della Giunta è stata quella di adottare un nuovo
prezziario, al fine di evitare distorsioni del mercato".
ACON/DB-fa