SALUTE. ZALUKAR (POLO LIBERALE): POLITICHE INADEGUATE DETERIORATO SSR
(ACON) Trieste, 27 gen - "La sanità della nostra regione, un
tempo eccellente, ha subito negli anni un forte deterioramento in
termini di capacità e qualità di cura. Causa di ciò non sono
certo gli operatori della salute, ma piuttosto le politiche
inadeguate messe in atto da chi (Centrodestra e Centrosinistra)
da almeno quindici anni governa la Regione".
Così Walter Zalukar, consigliere regionale del Polo liberale, in
una nota.
"Cercare colpevoli - prosegue Zalukar - è operazione sterile e di
certo non aiuta a migliorare il nostro sistema salute; è
necessario, invece, progettare la sanità del futuro avendo una
visione a lungo termine, fondata sull'efficacia delle azioni e
l'efficienza nel porle in essere, una sanità capace, da un lato
di cogliere le spinte innovative (ad esempio nuovi farmaci), ma
anche di risolvere le sfide del presente (liste di attesa)".
Il consigliere ha così "messo nero su bianco le linee prioritarie
di intervento mirate alle azioni da porre in essere quanto prima.
Su tutto, la pianificazione degli interventi che deve darsi, come
metodo, l'analisi anche spietata dei dati e l'individuazione di
obiettivi fondati, fattibili e misurabili".
Nella sua nota, Zalukar elenca quelli che, a suo dire, sono "gli
ambiti prioritari di intervento, a partire dalla revisione del
Piano nazionale di ripresa e resilienza (il Piano dell'ex
ninistro Speranza prevede la costruzione, anche fisica, di
strutture di cui è difficile vedere l'utilità, ma è facile
intuirne i possibili sprechi)", proseguendo con "il contrasto
alla carenza di personale sanitario (è necessario affrontare,
anche sui tavoli romani, la questione del personale a partire
dalle remunerazioni e dai percorsi formativi dei professionisti e
dal clima lavorativo), la riqualificazione degli ospedali
(infrastrutture come gli ospedali devono guardare al futuro
focalizzandosi sul rispetto e il benessere del paziente -
privacy, infezioni ospedaliere - e, naturalmente, corretto
dimensionamento), l'umanizzazione delle cure (il benessere del
paziente è correlato alla sua capacità di recupero dalla
malattia, un ospedale 'aperto' che favorisca l'incontro con i
propri cari va in questo senso)"
E poi ancora "la revisione della rete ospedaliera (a fronte
dell'evoluzione clinica e della struttura della popolazione è
necessario prevedere una maggior dotazione di posti letto), il
ruolo dei piccoli ospedali (l'emergenza Covid ha aperto una
riflessione su ruolo e funzioni dei piccoli ospedali), la
riqualificazione della rete di emergenza (la Centrale Unica ha
mostrato tutti i suoi limiti, bisogna riconsiderare le Centrali
provinciali) e le liste di attesa (vanno gestite attraverso
l'analisi della domanda e dell'offerta sanitaria, è necessario
insistere sull'appropriatezza)".
"La sanità è un settore complesso, vasto e variegato - conclude
l'esponente del Polo liberale -, il documento pertanto va visto
come un work in progress".
ACON/COM/rcm