PNRR. NICOLI (POLO LIBERALE): IDROGENO, INTENZIONI GOVERNO PREOCCUPANO
(ACON) Trieste, 27 gen - "Apprendo con preoccupazione che ci
sarà, da parte del Governo nazionale, una ricognizione dei
progetti previsti dal Pnrr per quanto riguarda il comparto
dell'idrogeno. È in corso da parte del ministro per gli Affari
europei e Pnrr, Raffaele Fitto, una revisione che punta a
ridimensionare quanto previsto originariamente".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Polo liberale nel
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Nicoli,
aggiungendo che "ciò che crea sconcerto sono le dichiarazioni del
ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini,
che ha espresso la volontà di cancellare gli investimenti per la
realizzazione di stazioni di rifornimento dell'idrogeno su strada
e su ferrovia. Tali affermazioni rischiano di far retrocedere il
sistema tecnologico, industriale e produttivo italiano ai livelli
più bassi dell'Europa".
"Tale revisione - prosegue l'intervento - comporterebbe infatti
un grave rischio per tutto il comparto e arresterebbe la crescita
delle aziende italiane in grado di assicurare al nostro Paese una
posizione di leadership nell'economia della transizione
energetica e di potenziare finalmente la filiera tecnologica.
L'Italia, con le sue imprese e i centri di ricerca, ha acquisito
importanti finanziamenti per lo sviluppo di progetti per più di
un miliardo e mezzo di euro, attraverso i bandi di Ricerca e
sviluppo approvati dal Mite nel giugno 2022. Un eventuale
cancellazione sarebbe in contrasto con la strategia di sviluppo
già avviata, comportando ripercussioni gravi su tutto
l'ecosistema e le filiere produttive legate allo sviluppo
dell'idrogeno come vettore energetico".
"L'eventuale revisione dei progetti - continua Nicoli - non
sarebbe in linea con la programmazione europea, che ha
raddoppiato gli obiettivi per l'idrogeno verde al 2030. Inoltre,
bloccherebbe lo sviluppo tecnologico che riguarda la mobilità
pubblica e privata, nonché dei veicoli commerciali pesanti. In
ambito ferroviario, inoltre, le aziende statali hanno già fatto
ordini per treni idrogeno, la cui implementazione sul territorio
abilita lo sviluppo di HydrogenValley".
"Auspico - conclude il capogruppo del Polo liberale - che il
nostro presidente Fedriga si faccia sentire con assoluta fermezza
presso i ministeri interessati, affinché venga abbandonata la
strada intrapresa dal Governo nazionale e che, allo stesso tempo,
evidenzi e dimostri quanto di buono si sta facendo in Friuli
Venezia Giulia sulla tematica. Ma anche come ha saputo cogliere
l'importanza del progetto finalizzato a rafforzare la propria
collaborazione nel settore dell'idrogeno con i Paesi di Slovenia
e Croazia, avviando un processo unico nel suo genere a livello
europeo per la costituzione di una Valle Idrogeno del Nord
Adriatico. Preannuncio un'interrogazione al presidente Fedriga
sull'argomento".
ACON/COM/db