60 ANNI FVG. INTERVENTI. ZANIN: MINORANZE E DENATALITÀ PROSSIME SFIDE
(ACON) Trieste, 31 gen - "Dobbiamo inserire le minoranze dentro
il nostro Statuto. Dobbiamo avere il coraggio di completare
questo passaggio iniziato 60 anni fa e che, a causa del delicato
momento geopolitico che si viveva a Nordest nel '63, non fu
compreso, se non marginalmente, trasformandolo in testimonianza
della capacità di autogoverno di questa Regione che ha superato
tanti ostacoli facendo leva sul confronto fra etnie, messo in
atto senza invidie. Un atteggiamento che ci ha permesso, a
seguito del dramma del sisma vissuto in Friuli, di ricostruire
non solo le aree terremotate, ma anche di dare impulso al resto
del territorio regionale passando dal polo scientifico alle
università, dall'autostrada al porto di Trieste".
Così Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale,
durante il suo intervento in Aula in occasione del 60°
anniversario dello Statuto del Friuli Venezia Giulia. Per
rimarcare l'importanza delle minoranze linguiste presenti in
regione (sloveno, friulano, tedesco), Zanin ha letto un saluto
nei vari idiomi, oltre che in italiano.
Per la massima carica dell'Assemblea legislativa il futuro della
specialità, concessa per il contesto geopolitico ancora instabile
e per la necessità di una spinta economica post bellica al
territorio, si basa oggigiorno e in futuro sulle plurità
linguistiche e le comunità rappresentate.
"La nostra specialità viene attaccata periodicamente - ha
proseguito Zanin - in considerazione del fatto che due punti su
tre che ci permisero di ottenerla sono stati risolti: l'economia
del Fvg, infatti, corre e lo ha fatto più di altre regioni
d'Italia anche nell'ultimo anno nonostante il Covid, il problema
territoriale è definitivamente superato con l'entrata prima della
Slovenia e recentemente della Croazia in Schengen e nell'Euro e
quindi in Europa. Resta ancora valida una unica ragione: quella
delle minoranze. Aspetto che va affrontato in maniera innovativa
agganciandolo all'elemento territoriale, in quanto una minoranza
esiste in un luogo geografico, costruendo un legame con le sue
radici e la sua cultura. Per questo, tra le sfide che attendono
la prossima legislatura, ci dovrà essere sicuramente l'impegno di
ridisegnare in maniera più consona la realtà territoriale di
autogoverno della nostra Regione, valutando l'opzione più
opportuna valutando anche le competenze da affidare ai nuovi enti
sia che si tratti di province autonome o città metropolitane".
Guardando al futuro, Zanin ha indicato anche altri obiettivi che
attendono il Fvg e la sua specialità, ovvero "l'inverno
demografico e la denatalità, da affrontare con una politica di
incentivi alle famiglie e ai giovani di talento che non possiamo
permetterci di perdere. Ma dobbiamo rilanciare anche la nostra
economia, puntando in particolare sul settore primario e sui
nostri prodotti di eccellenza. Fondamentale inoltre una
transizione ecologica ed energetica in grado di garantire
possibilità di sviluppo anche alle zone interne e di montagna,
affinché nessuno rimanga indietro, sfruttando anche canali come
quello dello smart working che consentirà di ripopolare aree
abbandonate a causa della scarsa offerta di lavoro".
ACON/LI-fc