60 ANNI FVG. INTERVENTI. PICCIN: CR LUNGIMIRANTE CON STUDENTI IN AULA
(ACON) Trieste, 31 gen - "Siamo qui oggi a celebrare i 60 anni
di un Consiglio regionale che più volte si è dimostrato esemplare
nell'esercizio delle proprie funzioni, la cui lungimiranza e
apertura all'innovazione ne hanno fatto il modello sia per la
nostra nazione che per l'Europa. Celebrare questa giornata
significa anche celebrare l'impegno, la spinta allo sviluppo di
una Regione che si identifica nei valori che l'hanno fondata".
Lo ha affermato in Aula, in occasione della celebrazione dei 60
anni Fvg, lo studente universitario Tommaso Piccin, già
coordinatore dei presidenti delle Consulte provinciali
studentesche del Friuli Venezia Giulia e tra i partecipanti
dell'iniziativa consiliare Studenti in Aula.
"Riuscire ad instaurare un dialogo continuo e proficuo è ciò a
cui le nostre istituzioni dovrebbero auspicare. La nostra Regione
ha già dimostrato interesse di volersi muovere in questa
direzione. Le collaborazioni virtuose che siamo riusciti ad
instaurare, come Studenti in Aula, ne sono un chiaro esempio", ha
aggiunto Piccin, che ha quindi indirizzato le proprie riflessioni
all'interesse che i giovani dimostrano oggi verso la politica.
"La Consulta - ha sottolineato l'ex coordinatore - ha predisposto
dei sondaggi e dai riscontri si sono potute individuare con una
certa costanza due tendenze: da una parte quella dei giovani che
hanno fiducia nelle istituzioni, che si sentono ascoltati da
queste, dall'altra quella dei giovani che, invece, le sentono
distanti, che si rassegnano all'idea che non verrà concessa una
risposta alle loro esigenze. Il distacco che i giovani sentono
verso la politica è qualcosa di noto e documentato: dai dati
Istat si apprende che, nel 2020, il 27,6% delle persone di 14
anni e più non si informa di politica, nel 64,9% dei casi per
disinteresse".
"Tuttavia quello verso la politica non si traduce in disinteresse
verso il vivere in società, e credo che i giovani abbiano dato
dimostrazione di ciò tutte le volte che ci sono state
manifestazioni, scioperi e proteste. Forse il loro allontanamento
dalla politica è determinato dal fatto che non riescono a trovare
un soddisfacimento delle proprie esigenze proprio all'interno di
quella scienza che dovrebbe riguardarli in quanto cittadini.
Probabilmente - è stata la sua conclusione - gli studenti si
sentono ascoltati solo quando la loro voce è indispensabile".
ACON/RCM-fc