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60 ANNI FVG. POLO LIBERALE: NELLO STATUTO LE RADICI DEL FUTURO

31.01.2023
13:49
(ACON) Trieste, 31 gen - "Le ragioni storiche che portarono a conferire la specialità al Friuli Venezia Giulia possono essere ricondotte a tre: la presenza e la relativa e necessaria tutela di minoranze linguistiche, la posizione geografica e geopolitica nell'epoca della Guerra Fredda con la difficile situazione di Trieste e il sottosviluppo economico di buona parte della regione, particolarmente martoriata dalla II Guerra Mondiale".

Questa la nota dei consiglieri regionali del Polo Liberale, Giuseppe Nicoli, Walter Zalukar ed Emanuele Zanon, sulla storia dello Statuto di autonomia della nostra Regione che compie 60 anni.

"La specialità e l'autonomia - proseguono i tre consiglieri -, sostanziatesi con ampie competenze legislative e dal metodo di finanziamento (risorse proprie e compartecipazione ai tributi erariali), da sole non sarebbero state sufficienti al raggiungimento degli straordinari risultati sociali ed economici fin qui raggiunti dalla Regione nel corso di questi sessant'anni".

"Il principio di responsabilità, inscindibilmente legato all'autonomia, sembra assumere da subito l'accezione tipicamente anglosassone di accountability laddove l'oculato uso delle risorse si unisce all'efficacia delle politiche messe in atto. Alcuni esempi. L'operosità, la solidarietà e l'accorto uso delle risorse sono state protagoniste della risposta della Regione al terremoto del 1976, dopo soli 13 anni di regime speciale. Il Servizio sanitario regionale, finanziato da risorse proprie per l'uscita dal Fondo sanitario nazionale, applica, senza protagonismi e virtuosamente, il modello organizzativo nazionale sorto negli anni novanta e, con un'offerta quasi totalmente pubblica, per almeno due decenni si colloca tra i migliori servizi sanitari del Paese. Benché non legato giuridicamente alle norme dello Statuto, l'attuale risultato del porto di Trieste si deve ad un clima che lo Statuto ha favorito. La stessa capacità di investimento e di fare rete ha contribuito altresì allo sviluppo della cantieristica Monfalconese con Fincantieri; la visione sinergica delle politiche nelle attività produttive e di quelle di ricerca hanno favorito la nascita di diversi poli scientifici da Trieste a Pordenone che fanno cultura, innovazione e supporto alle imprese".

"In altri termini, lo Statuto, sorto per le citate ragioni, ha dato vita ad un modo di essere e di operare che permea anche le diverse inclinazioni politiche che si susseguono alla guida della Regione. Si assiste oggi a una spinta autonomista delle Regioni più ricche e virtuose del Paese - così ancora Nicoli, Zalukar e Zanon - e ciò innesca da un lato un contrasto con lo Stato centrale preoccupato di garantire l'unità nazionale attraverso l'uniformità dei diritti, delle opportunità e dei servizi e dall'altro, anche involontariamente, rischia di minare, stemperandole, le ragioni dell'autonomia del Fvg".

"In effetti, le ragioni del 1963 appaiono in parte superate e in parte mutate. Sebbene con quarant'anni di ritardo - concludono gli esponenti del Polo Liberale -, la legge di tutela della minoranza slovena (la 38/2001) è stata approvata, i confini non sono più quelli fisici e attigui, ma quelli europei e infine, con un'economia altamente interrelata, questi si spingono ancora più in là. Eppure le conquiste culturali, sociali e di sviluppo sia istituzionale che economico sono frutto dello Statuto il cui valore si palesa nella forma mentis e nel modus operandi generalmente adottati dalla popolazione del Fvg e che potrebbero costituire un esempio per declinare le nuove spinte autonomiste pur entro i paletti dello Stato nazionale". ACON/COM/rcm



Giuseppe Nicoli, Walter Zalukar ed Emanuele Zanon (Polo Liberale)