PROVINCE. PICCIN (FI): ABOLIZIONE FU ESERCIZIO SPECIALITÀ AL CONTRARIO
(ACON) Trieste, 31 gen - "La reintroduzione delle Province
all'interno dell'assetto istituzionale della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia risponde all'esigenza di interpretare in
modo compiuto la nostra specialità. L'abolizione degli enti
intermedi fu, invece, un clamoroso esempio di esercizio della
specialità al contrario".
Lo ha detto Mara Piccin, consigliere regionale di Forza Italia,
intervenendo nell'aula del Consiglio regionale questo pomeriggio,
come riporta una nota del gruppo consiliare. Piccin sottolinea
come "l'allora maggioranza di sinistra agì politicamente contro
due enti governati dal Centrodestra, che mai, passando dalle
urne, avrebbero potuto cambiare colore. Fu una scelta politica
figlia della consapevolezza che, in almeno due territori, la
sinistra era destinata a perdere. Quindi, non potendo vincere,
eliminarono le Province".
Piccin prosegue: "Il Friuli Venezia Giulia era stata l'unica
regione in Italia ad abolire le Province. Secondo i nostri
colleghi della sinistra, il Fvg doveva essere antesignano e in
anticipo sul percorso: in realtà, siamo stati gli unici a
privarci di un ente prezioso, efficiente e, di fatto, di costi
molto bassi. Eliminate le Province, è iniziata l'epopea delle Uti
con un percorso lastricato di passi falsi, errori, correzioni in
corso d'opera. Mentre la maggioranza cercava disperatamente un
accordo, mentre la Presidente disconosceva l'operato del suo
assessore, il territorio soffriva, tra mancate manutenzioni, una
progettazione improvvisamente scomparsa e un drastico calo nella
qualità di alcuni servizi".
"Il tempo è stato galantuomo. La proconsole romana è
precipitosamente fuggita da Trieste per cercare riparo in
territori a lei più congeniali, ma toccava al Centrodestra
ricostruire dalle macerie. Bene la decisione della giunta
regionale di reintrodurre gli enti intermedi. Le Province
consentono - conclude la consigliera forzista - di valorizzare e
promuovere i valori della specialità di questa regione e di
tenere alta la bandiera dell'autonomia".
ACON/COM/fa