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ECOBONUS. MORETTI-SERGO-HONSELL: 100 MLN A CHI NON HA REALE BISOGNO

02.02.2023
14:24
(ACON) Trieste, 2 feb - "Questa norma era stata annunciata in autunno dal presidente della Regione e, da allora, sta creando importanti aspettative tra i cittadini. Tuttavia, arriviamo oggi a discutere un provvedimento che contiene ancora troppi interrogativi aperti e punti che vanno in una direzione non condivisa, soprattutto in virtù della sua portata finanziaria".

Lo ha detto all'Aula il primo relatore per la Minoranza a prendere la parola in merito al disegno di legge 188 in materia di Incentivi per la diffusione di fonti energetiche rinnovabili, il capogruppo dem Diego Moretti, aggiungendo che "di fronte alle manovre del 2022, non sorprendono i 100 milioni di euro impegnati in un unico provvedimento che ha costretto l'assessore Roberti ad affermare che le Ater avranno a disposizione 'soldi sull'efficientamento energetico da non sapere nemmeno come spenderli tutti'. Quasi a rappresentare il fatto che somme così ingenti vengano impegnate in modo approssimativo solo per enunciazioni e senza una pianificazione chiara".

"Vi sono vuoti sostanziali, senza la garanzia - ha aggiunto l'esponente del Partito democratico - che quest'Aula possa intervenire su questioni ancora oscure, dopo aver verificato che né le associazioni di categoria, né gli ordini professionali sono stati interpellati. In una parola, non ci si è posti i temi della vera e propria fattibilità e della complessiva ricaduta di una norma di questa portata". "Le questioni aperte - ha concluso Moretti - sono svariate. Non solo non vi ancora nessuna definizione di priorità per la prima casa, ma quale famiglia in precarietà economica potrà concedersi il lusso di rischiare un investimento così significativo, senza la certezza di ottenere il sostegno? È giusto ed equo non prevedere un limite reddituale o patrimoniale per l'accesso al contributo? Auspichiamo che il dibattito permetta di chiarire i nodi, dai quali dipenderà il nostro atteggiamento finale".

"Questo provvedimento - ha quindi sottolineato il pentastellato Cristian Sergo - sconta criticità in fatto di chiarezza degli interventi. Il fatto di averli sbandierati sui media due mesi prima che fosse stato presentato al Consiglio regionale, ha messo in difficoltà molte persone e attività che potrebbero aver anticipato cifre importanti, senza la sicurezza di essere tra i beneficiari. Una partita giocata male, che rischia di creare imbarazzi per questa Maggioranza ma, soprattutto, problemi veri a molte famiglie". "La norma premia anche coloro che non avrebbero bisogno degli incentivi regionali, ma il problema - ha spiegato il rappresentante del M5S - è capire a quali cittadini li stiamo dando, perché vi sono due tipologie di famiglie che possono avvicinarsi a essi: quelle che hanno già la possibilità di ottenere sgravi fiscali o incentivi a livello nazionale e quelle che non ci riescono ma che potrebbero non accedere nemmeno a questi". "Parte di una cifra così importante - ha auspicato Sergo - deve essere garantita alle fasce deboli, famiglie con Isee talmente bassi da rendere davvero questa norma un contrasto alla povertà energetica. Gli emendamenti che da noi presentati chiedono infatti un Isee base da 30mila euro, la limitazione nella possibilità di presentare una domanda per più unità abitative e la riproposizione dell'istituzione del Reddito energetico".

"Questo ddl - ha esordito, ironizzando, Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) - è davvero esemplare, ma in negativo. Pertanto, ha ricevuto il nostro voto contrario in Commissione, dove sono stato uno dei pochi a non farsi ingannare dal suo luccichio superficiale. Contrarietà che verrà con ogni probabilità confermata anche in aula, tenendo conto del convincimento espresso dal presidente Fedriga circa la validità di un impianto che riteniamo, invece, dannoso e che fa presagire come nessuno dei nostri radicali emendamenti varrà accolto". "Si tratta di una misura spot, manchevole - ha proseguito Honsell - perché non integrata in un Piano attuativo regionale per l'Energia e il Clima che permetta di definire una strategia ambientale e misurare gli effetti dei 100 milioni di euro. Inoltre, accresce le disparità socio-economiche perché, come tutte le forme di contributi ai privati non commisurate al bisogno, ne beneficia solo chi ha già potuto realizzare l'opera senza bisogno di tali risorse".

"A fronte del dramma del riscaldamento globale e della sua causa principale che è l'utilizzo di combustibili fossili, questa norma - si è congedato Honsell - contribuirà ben poco. Il fatto che non sia stata discussa congiuntamente con la direzione regionale Ambiente sta a dimostrare che la Giunta non manifesta consapevolezza tematica e che non si tratta di un provvedimento serio". ACON/DB-fc



Diego Moretti (Pd)
Cristian Sergo (M5S)
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)