ECOBONUS. MORETTI-SERGO-HONSELL: 100 MLN A CHI NON HA REALE BISOGNO
(ACON) Trieste, 2 feb - "Questa norma era stata annunciata in
autunno dal presidente della Regione e, da allora, sta creando
importanti aspettative tra i cittadini. Tuttavia, arriviamo oggi
a discutere un provvedimento che contiene ancora troppi
interrogativi aperti e punti che vanno in una direzione non
condivisa, soprattutto in virtù della sua portata finanziaria".
Lo ha detto all'Aula il primo relatore per la Minoranza a
prendere la parola in merito al disegno di legge 188 in materia
di Incentivi per la diffusione di fonti energetiche rinnovabili,
il capogruppo dem Diego Moretti, aggiungendo che "di fronte alle
manovre del 2022, non sorprendono i 100 milioni di euro impegnati
in un unico provvedimento che ha costretto l'assessore Roberti ad
affermare che le Ater avranno a disposizione 'soldi
sull'efficientamento energetico da non sapere nemmeno come
spenderli tutti'. Quasi a rappresentare il fatto che somme così
ingenti vengano impegnate in modo approssimativo solo per
enunciazioni e senza una pianificazione chiara".
"Vi sono vuoti sostanziali, senza la garanzia - ha aggiunto
l'esponente del Partito democratico - che quest'Aula possa
intervenire su questioni ancora oscure, dopo aver verificato che
né le associazioni di categoria, né gli ordini professionali sono
stati interpellati. In una parola, non ci si è posti i temi della
vera e propria fattibilità e della complessiva ricaduta di una
norma di questa portata".
"Le questioni aperte - ha concluso Moretti - sono svariate. Non
solo non vi ancora nessuna definizione di priorità per la prima
casa, ma quale famiglia in precarietà economica potrà concedersi
il lusso di rischiare un investimento così significativo, senza
la certezza di ottenere il sostegno? È giusto ed equo non
prevedere un limite reddituale o patrimoniale per l'accesso al
contributo? Auspichiamo che il dibattito permetta di chiarire i
nodi, dai quali dipenderà il nostro atteggiamento finale".
"Questo provvedimento - ha quindi sottolineato il pentastellato
Cristian Sergo - sconta criticità in fatto di chiarezza degli
interventi. Il fatto di averli sbandierati sui media due mesi
prima che fosse stato presentato al Consiglio regionale, ha messo
in difficoltà molte persone e attività che potrebbero aver
anticipato cifre importanti, senza la sicurezza di essere tra i
beneficiari. Una partita giocata male, che rischia di creare
imbarazzi per questa Maggioranza ma, soprattutto, problemi veri a
molte famiglie".
"La norma premia anche coloro che non avrebbero bisogno degli
incentivi regionali, ma il problema - ha spiegato il
rappresentante del M5S - è capire a quali cittadini li stiamo
dando, perché vi sono due tipologie di famiglie che possono
avvicinarsi a essi: quelle che hanno già la possibilità di
ottenere sgravi fiscali o incentivi a livello nazionale e quelle
che non ci riescono ma che potrebbero non accedere nemmeno a
questi".
"Parte di una cifra così importante - ha auspicato Sergo - deve
essere garantita alle fasce deboli, famiglie con Isee talmente
bassi da rendere davvero questa norma un contrasto alla povertà
energetica. Gli emendamenti che da noi presentati chiedono
infatti un Isee base da 30mila euro, la limitazione nella
possibilità di presentare una domanda per più unità abitative e
la riproposizione dell'istituzione del Reddito energetico".
"Questo ddl - ha esordito, ironizzando, Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg) - è davvero esemplare, ma in negativo. Pertanto, ha
ricevuto il nostro voto contrario in Commissione, dove sono stato
uno dei pochi a non farsi ingannare dal suo luccichio
superficiale. Contrarietà che verrà con ogni probabilità
confermata anche in aula, tenendo conto del convincimento
espresso dal presidente Fedriga circa la validità di un impianto
che riteniamo, invece, dannoso e che fa presagire come nessuno
dei nostri radicali emendamenti varrà accolto".
"Si tratta di una misura spot, manchevole - ha proseguito Honsell
- perché non integrata in un Piano attuativo regionale per
l'Energia e il Clima che permetta di definire una strategia
ambientale e misurare gli effetti dei 100 milioni di euro.
Inoltre, accresce le disparità socio-economiche perché, come
tutte le forme di contributi ai privati non commisurate al
bisogno, ne beneficia solo chi ha già potuto realizzare l'opera
senza bisogno di tali risorse".
"A fronte del dramma del riscaldamento globale e della sua causa
principale che è l'utilizzo di combustibili fossili, questa norma
- si è congedato Honsell - contribuirà ben poco. Il fatto che non
sia stata discussa congiuntamente con la direzione regionale
Ambiente sta a dimostrare che la Giunta non manifesta
consapevolezza tematica e che non si tratta di un provvedimento
serio".
ACON/DB-fc