CASA. DAL ZOVO (M5S): ENNESIMA ORDINANZA CONTRO DISCRIMINAZIONI CDX
(ACON) Trieste, 2 feb - "A fare notizia non è tanto l'ennesima
ordinanza di Tribunale contro la norma che obbliga i cittadini di
Paesi extra Ue di presentare la documentazione che attesti la
mancanza di proprietà immobiliari nel Paese di origine, quanto il
fatto che il Centrodestra ancora non abbia provveduto a
modificare la legge, nonostante le ormai numerose pronunce
giudiziarie".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo che il 31 gennaio scorso il
Tribunale di Udine ha accolto il ricorso presentato
dall'associazione Asgi e da una coppia di coniugi che si erano
visti negare il contributo regionale per la prima casa.
"L'ordinanza, per l'ennesima volta - continua la Dal Zovo -,
conferma il carattere discriminatorio della norma che costringe i
cittadini provenienti da Paesi che non fanno parte dell'Unione
europea, anche se titolari di permesso di soggiorno di lungo
periodo, di presentare una documentazione che invece non è
richiesta agli italiani e ai cittadini di Paesi Ue. Il giudice di
Udine non ha solo rimosso la discriminazione nei confronti dei
ricorrenti, ma ha riconosciuto il carattere collettivo della
discriminazione operata dalla Regione".
"Secondo il Tribunale, la modifica del regolamento apportata
dalla Regione che consente ai cittadini extra Ue di presentare
una dichiarazione sostituiva di certificazione dell'impossidenza
immobiliare solo qualora dimostrino l'impossibilità di produrre
la richiesta documentazione non sana la situazione, anzi -
rimarca l'esponente M5S - è un'elusione di quanto già ordinato
precedentemente da altri giudici. Da qui la sanzione di 3.500
euro che la Regione dovrà pagare a ciascuno dei ricorrenti, oltre
a 100 euro per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione degli
ordini di rimozione della norma discriminatoria, oltre a dover
pubblicare l'ordinanza su un quotidiano nazionale e un avviso sul
sito web istituzionale che chiarisca come non sia necessario
presentare la documentazione oggetto del ricorso: una spesa
complessiva di almeno 30mila euro che si sommano alle cause
precedenti".
"Sarebbe stato sufficiente - conclude la consigliera Dal Zovo -
approvare l'emendamento che abbiamo presentato in occasione della
legge di bilancio per evitare l'ennesima pronuncia di un giudice
contro la Regione. Ci auguriamo che questo sia l'ultimo capitolo
di quella che lo stesso Centrodestra ha definito 'schermaglia
giuridica', voluta dalla Maggioranza per pura ideologia. Tutto
questo gettando alle ortiche risorse regionale e, peggio ancora,
sulla pelle di chi ha bisogno di una casa".
ACON/COM/rcm