ENTI LOCALI/PERSONALE. OPPOSIZIONI: CONTESTATO MODUS OPERANDI GIUNTA
(ACON) Trieste, 2 feb - La terza giornata consecutiva di lavori
del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, riunito a
Trieste e presieduto da Piero Mauro Zanin, è stata archiviata con
la discussione generale dedicata ai contenuti del disegno di
legge 191, relativo a norme urgenti in materia di autonomie
locali e funzione pubblica.
In attesa del completamento delle attività, previsto per domani
in occasione dell'ultima seduta dell'Assemblea legislativa
regionale, il dibattito si è interamente concentrato intorno alle
rimostranze da parte delle Opposizioni in merito alla
presentazione di due emendamenti, legati agli stanziamenti
derivanti dalla concertazione degli investimenti di sviluppo
degli enti locali 2023-25 e dagli interventi locali per il
rilancio.
"Cento milioni di euro da un lato e altri 12 dall'altro - ha
esordito il capogruppo del Pd, Diego Moretti - all'interno di due
documenti consegnati solo pochi minuti fa per 50-60 interventi
che riguardano gli enti locali attraverso una concertazione
diretta all'interno della Maggioranza. Non possiamo neppure
discuterne con cognizione di causa". Hanno fatto seguito altri
sei colleghi dem che, a loro volta, si sono lamentati per "un
problema di rispetto: sembra che il Consiglio regionale non serva
e che la Giunta - ha commentato Franco Iacop - abbia il potere di
gestire. Tuttavia, deve avere anche rispetto per il ruolo che
svolge. Ancora una volta, perdiamo una grande occasione".
La collega Mariagrazia Santoro ha invece puntato il dito su "un
emendamento di enorme entità, consegnato con una sufficienza e
una superficialità che non rendono merito a chi governa.
L'Assemblea legislativa non deve prendere ordini, ma agire nelle
modalità consone". E Chiara Da Giau ha lamentato il fatto che
"Maggioranza e Opposizione non hanno lo stesso peso e non
dovrebbe essere così. Dove sono i Comuni di Chions, Zoppola,
Maniago e San Vito nell'ambito di questi contributi? Intravvedo
solo Budoia, fiore raro nel deserto. Questo Esecutivo non tutela
tutti i Comuni e il Cr, spesso, non tutela tutti i consiglieri di
questa Assise".
Ancora sul fronte dem, Enzo Marsilio ha ricordato che "il
meccanismo della concertazione ha sempre portato delle critiche.
Si tratta di una forzatura perché, in questo modo, le Giunte
possono fare quello che vogliono. Formalmente è un'operazione
inattaccabile, ma un minimo di confronto avrebbe dovuto essere
doveroso. Non mi ritengo neppure in grado di valutare queste
cifre, perché non sono stato messo in condizione di leggere le
richieste degli altri Comuni per poi fare eventuali domande
all'assessore. Lo chiedo a lei, presidente Zanin, quale garante".
E Cristiano Shaurli ha proseguito usando toni molto forti,
definendo la situazione "una presa in giro al limite della
provocazione gratuita. Neppure gli amministratori locali sanno
nulla sull'esito della concertazione. Si tratta dell'ennesimo
atto che dimostra come il ruolo del Cr stia progressivamente
venendo meno e che , a questo punto, anche le leggi di settore
non servono più a niente". Nicola Conficoni, chiudendo la lunga
parentesi Pd, ha previsto che "molti di questi fondi resteranno
solo sulla carta, intasando uffici che già patiscono la carenza
di personale. Rimane, però, una questione di trasparenza con la
difficoltà di pervenire a una valutazione delle modalità con cui
sono state assegnate le risorse".
A tutti loro, espressamente chiamato in causa, il presidente
Zanin ha risposto che gli emendamenti contestati "non possono
essere dichiarati inammissibili. Il problema - ha aggiunto - sta
nella norma che ha istituito la concertazione, dove mancano gli
strumenti per fare ciò che da voi viene richiesto. Quando parlo
di 'better regulation' mi riferisco proprio a questo e la
critica, che condivido, riguarda però un provvedimento fatto da
un Consiglio precedente".
Ritornando alle Opposizioni, Massimo Moretuzzo (Patto per
l'Autonomia) ha definito "inaccettabile questo passaggio. Il
documento avrebbe dovuto essere discusso martedì scorso in sede
di Commissione, presentando le scelte fatte: senza alcun tipo di
condivisione, diventa invece totalmente irrispettoso". Ilaria Dal
Zovo (M5S) ha altresì affermato di "non capire la ratio alla base
della spartizione delle risorse, perché alcuni Comuni non
appaiono. Ci si affida alla fiducia e ciò non è corretto".
Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) ha evidenziato di essere
"un componente della V Commissione: ci siamo riuniti la scorsa
settimana proprio per discutere su questo provvedimento, anche
condivisibile in qualche sua parte. Va rispettato il ruolo di
questa Assise". Tiziano Centis (Civica Fvg), infine, ha
contestato "un metodo di lavoro a briglie sciolte da fine
legislatura con le ancore già tirate su. Anch'io faccio parte
della V, dove si è sempre lavorato per trovare una soluzione
condivisa. In questo caso, invece, qualcuno è passato sopra i
consiglieri e l'Aula stessa".
ACON/DB-rcm