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ENTI LOCALI/PERSONALE. OK AULA DDL 191: OPPOSIZIONI DISERTANO IL VOTO

03.02.2023
13:17
(ACON) Trieste, 3 feb - Secco no da parte di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), gli altri esponenti delle Opposizioni fuori dall'aula senza partecipare al voto.

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, ha aperto la quarta e ultima giornata consecutiva di lavori nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste approvando comunque a maggioranza il disegno di legge 191, relativo alle norme urgenti in materia di Autonomie locali e funzione pubblica.

Alla base della presa di posizione dei Gruppi consiliari di minoranza il malumore, già espresso ieri nella prima fase della discussione generale e ribadito anche questa mattina nelle battute inziali della seduta, riguardo le modalità con cui l'Esecutivo regionale aveva presentato due emendamenti da circa 112 milioni di euro complessivi, legati agli stanziamenti derivanti dalla concertazione degli investimenti di sviluppo degli Enti locali 2023-25 e dagli interventi locali per il rilancio.

Il provvedimento, definito di carattere prevalentemente manutentivo e caratterizzato a correggere alcune criticità emerse nel tempo, oltre a misure non inserite nella legge di Stabilità, mira alla creazione di uno strumento legislativo che, tra le varie modifiche, consente l'ingresso del Comune di Pagnacco nella Comunità Collinare del Friuli, conferma le funzioni di viabilità in capo agli Enti di decentramento regionale e adegua concertazioni stipulate con le allora Unioni territoriali.

Prima dell'esame dell'articolato, per chiudere la discussione generale, hanno preso la parola Cristian Sergo (M5S), Marko Pisani (Ssk) e Diego Bernardis (Lega). Il pentastellato si è concentrato sui contributi "per la Comunità di montagna del Gemonese che, in realtà, riguarderanno un solo Comune. Chiedo, quindi, un minimo di trasparenza". Pisani, invece, si è detto "imbarazzato per aver ricevuto gli emendamenti solo all'ultimo momento, percependo l'inutilità della mia relazione per la Minoranza". Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha in seguito lamentato "scorrettezza istituzionale", anticipando la scelta di "non partecipare al voto sulla concertazione".

Il leghista Bernardis, dal canto suo, ha ribadito "la legittimità di quanto fatto dalla Giunta nei modi e nei tempi previsti. Confermo inoltre che la Maggioranza è convintamente favorevole a quanto proposto".

A tutti loro ha replicato l'assessore regionale ad Autonomie locali e Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti, evidenziando come "l'obiettivo era costituito dall'assegnazione delle risorse: volevamo farlo già in Stabilità, ma un rallentamento tecnico lo aveva impedito. Sono quindi arrivati questi due maxi emendamenti che assegnano fondi già stanziati. I Comuni - ha dettagliato - hanno presentato domande per 260 milioni di euro, mentre ammontano a poco meno di un altro centinaio quelle relative a Comunità di montagna".

Prima dell'espressione di voto conclusiva, sempre a maggioranza, è stato concesso il via libera ad alcuni emendamenti di ispirazione giuntale. I primi due hanno riguardato l'approvazione delle modifiche statutarie delle Comunità e i recepimenti nello Statuto della Comunità Collinare del Friuli, nonché un contributo concesso al Comune di Trieste per la scuola Caprin da devolvere alla Giotti Stuparich.

Per quelli successivi, le Opposizioni sono uscite dall'aula dove, nella sezione di sinistra, è rimasto il solo Honsell che, di volta in volta, ha scelto tra astensione, contrarietà o addirittura sì come nel caso dello stralcio (proposto dallo stesso Roberti, per evitare il rischio di eventuali impugnazioni) dell'articolo relativo al contratto dei giornalisti che lavorano nella Pubblica amministrazione.

Semaforo verde, infine, per le istanze dell'Esecutivo contestate dalle Opposizioni, volte a introdurre due nuovi articoli che dispongono, rispettivamente, il riparto delle risorse stanziate dalla legge di stabilità 2023 a favore degli Enti locali (la concertazione da 100 milioni di euro per 91 interventi: 14 milioni e mezzo per il 2023, 45 per il 2024 e 40 per il 2025) e specifiche azioni in ambito locale per favorire la ripresa dell'economia regionale e migliorare il benessere dei cittadini, attraverso i 12 milioni riservati soprattutto a sport, istruzione, viabilità ed edilizia pubblica. ACON/DB



Stefano Mazzolini (Lega), vicepresidente del Cr Fvg
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), unico rappresentante delle Opposizioni durante il voto conclusivo
Cristian Sergo (M5S)
L'assessore regionale Pierpaolo Roberti
Diego Bernardis (Lega)
Marko Pisani (Ssk)
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia)