ENTI LOCALI/PERSONALE. OK AULA DDL 191: OPPOSIZIONI DISERTANO IL VOTO
(ACON) Trieste, 3 feb - Secco no da parte di Furio Honsell
(Open Sinistra Fvg), gli altri esponenti delle Opposizioni fuori
dall'aula senza partecipare al voto.
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduto da
Piero Mauro Zanin, ha aperto la quarta e ultima giornata
consecutiva di lavori nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste
approvando comunque a maggioranza il disegno di legge 191,
relativo alle norme urgenti in materia di Autonomie locali e
funzione pubblica.
Alla base della presa di posizione dei Gruppi consiliari di
minoranza il malumore, già espresso ieri nella prima fase della
discussione generale e ribadito anche questa mattina nelle
battute inziali della seduta, riguardo le modalità con cui
l'Esecutivo regionale aveva presentato due emendamenti da circa
112 milioni di euro complessivi, legati agli stanziamenti
derivanti dalla concertazione degli investimenti di sviluppo
degli Enti locali 2023-25 e dagli interventi locali per il
rilancio.
Il provvedimento, definito di carattere prevalentemente
manutentivo e caratterizzato a correggere alcune criticità emerse
nel tempo, oltre a misure non inserite nella legge di Stabilità,
mira alla creazione di uno strumento legislativo che, tra le
varie modifiche, consente l'ingresso del Comune di Pagnacco nella
Comunità Collinare del Friuli, conferma le funzioni di viabilità
in capo agli Enti di decentramento regionale e adegua
concertazioni stipulate con le allora Unioni territoriali.
Prima dell'esame dell'articolato, per chiudere la discussione
generale, hanno preso la parola Cristian Sergo (M5S), Marko
Pisani (Ssk) e Diego Bernardis (Lega). Il pentastellato si è
concentrato sui contributi "per la Comunità di montagna del
Gemonese che, in realtà, riguarderanno un solo Comune. Chiedo,
quindi, un minimo di trasparenza". Pisani, invece, si è detto
"imbarazzato per aver ricevuto gli emendamenti solo all'ultimo
momento, percependo l'inutilità della mia relazione per la
Minoranza". Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha in
seguito lamentato "scorrettezza istituzionale", anticipando la
scelta di "non partecipare al voto sulla concertazione".
Il leghista Bernardis, dal canto suo, ha ribadito "la legittimità
di quanto fatto dalla Giunta nei modi e nei tempi previsti.
Confermo inoltre che la Maggioranza è convintamente favorevole a
quanto proposto".
A tutti loro ha replicato l'assessore regionale ad Autonomie
locali e Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti, evidenziando come
"l'obiettivo era costituito dall'assegnazione delle risorse:
volevamo farlo già in Stabilità, ma un rallentamento tecnico lo
aveva impedito. Sono quindi arrivati questi due maxi emendamenti
che assegnano fondi già stanziati. I Comuni - ha dettagliato -
hanno presentato domande per 260 milioni di euro, mentre
ammontano a poco meno di un altro centinaio quelle relative a
Comunità di montagna".
Prima dell'espressione di voto conclusiva, sempre a maggioranza,
è stato concesso il via libera ad alcuni emendamenti di
ispirazione giuntale. I primi due hanno riguardato l'approvazione
delle modifiche statutarie delle Comunità e i recepimenti nello
Statuto della Comunità Collinare del Friuli, nonché un contributo
concesso al Comune di Trieste per la scuola Caprin da devolvere
alla Giotti Stuparich.
Per quelli successivi, le Opposizioni sono uscite dall'aula dove,
nella sezione di sinistra, è rimasto il solo Honsell che, di
volta in volta, ha scelto tra astensione, contrarietà o
addirittura sì come nel caso dello stralcio (proposto dallo
stesso Roberti, per evitare il rischio di eventuali impugnazioni)
dell'articolo relativo al contratto dei giornalisti che lavorano
nella Pubblica amministrazione.
Semaforo verde, infine, per le istanze dell'Esecutivo contestate
dalle Opposizioni, volte a introdurre due nuovi articoli che
dispongono, rispettivamente, il riparto delle risorse stanziate
dalla legge di stabilità 2023 a favore degli Enti locali (la
concertazione da 100 milioni di euro per 91 interventi: 14
milioni e mezzo per il 2023, 45 per il 2024 e 40 per il 2025) e
specifiche azioni in ambito locale per favorire la ripresa
dell'economia regionale e migliorare il benessere dei cittadini,
attraverso i 12 milioni riservati soprattutto a sport,
istruzione, viabilità ed edilizia pubblica.
ACON/DB