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COMMERCIO. SPAGNOLO-MATTIUSSI-DI BERT: DDL 181 SEMPLIFICA E AMMODERNA

03.02.2023
13:53
(ACON) Trieste, 3 feb - "Il disegno di legge 181, di modifica della legge regionale 29/2005 in materia di attività commerciali e somministrazione di alimenti e bevande e della Lr 2/2022 sul turismo, è frutto di un testo condiviso con le categorie interessate".

Lo ha fatto presente all'Aula la relatrice per la maggioranza del ddl in esame, Maddalena Spagnolo (Lega). Inoltre "una reale semplificazione e un alleggerimento degli oneri burocratici" che hanno fatto ribadire al secondo relatore per la maggioranza, Franco Mattiussi (FI), il suo sostegno "pieno e convinto a questo testo che arriva da un uomo di impresa prestato alla politica". Gli ha fatto eco Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar), aggiungendo "l'ammodernamento del settore terziario, oltre all'abrogazione di alcune leggi in contrasto con norme comunitarie e statali".

La consigliera Spagnolo ha riassunto per prima gli obiettivi del provvedimento, facendo poi sapere, in merito al commercio su aree pubbliche, che "la norma permetterà ai Comuni di realizzare un piano di riordino, indicando loro i criteri di riferimento senza spogliarli della loro autonomia. Questi nuovi criteri di priorità sono: la professionalità acquisita dall'operatore nel corso della propria attività; la commercializzazione di prodotti tipici locali e Made in Italy; il rispetto dello stato dei luoghi e del contesto architettonico in cui si svolge la vendita e il rispetto di un equilibrio tra tipologie alimentari e non alimentari".

"In definitiva, questo quadro normativo prevede delle linee guida di cui i Comuni dovranno tenere conto in sede di regolamentazione delle aree mercatali e nella predisposizione dei bandi per l'assegnazione di posteggi su aree pubbliche o nelle fiere. È il primo passo verso la necessaria riforma del terziario - ha concluso la Spagnolo -, grazie alla semplificazione e ammodernamento della legge ed all'abrogazione di norme in contrasto con quelle vigenti, a livello comunitario e nazionale".

L'ha invece buttata sul personale, Mattiussi: "A differenza di altri colleghi esperti nel leggere manuali ma poco avvezzi a confrontarsi con la realtà vera, parlo di una materia che maneggio quotidianamente. Ho voluto verificare l'impatto sui dati degli Sportelli unici e, in qualità di operatore coinvolto direttamente dagli adempimenti burocratici, ho apprezzato molto l'ipotizzata riduzione fino a circa 7mila comunicazioni in meno. Questo determina risparmio economico per gli operatori e diminuzione di tempo dedicato alle istruttorie per le amministrazioni comunali, che comunque non significa restringimento dei controlli - ci tiene a precisare il relatore di FI -, ma razionalizzazione delle procedure esistenti".

Importante, per Mattiussi, che "per gli esercenti aprire un sito di e-commerce sarà più semplice e l'operatività sarà più rapida. Benissimo, quindi, regolamentare queste attività, ma mi permetto di porre l'attenzione sulla sicurezza, sia alimentare che sul lavoro. La tracciabilità del prodotto, la garanzia di qualità, la tutela dei diritti restano punti fondamentali e sui quali andranno fatti alcuni approfondimenti quando verranno perfezionati i regolamenti".

"Lo Sportello unico attività produttive, raccordo tra aziende ed enti locali - ha proseguito -, sarà sgravato da una serie di procedure ormai obsolete nei procedimenti amministrativi", ha concluso elencando anche lui aspetti come la commercializzazione di prodotti tipici locali e Made in Italy, la valorizzazione dello stato dei luoghi e del contesto architettonico in cui si effettua la vendita.

Da Di Bert altri contenuti: "Nell'articolo dedicato al commercio elettronico, allineato con la normativa nazionale, viene eliminato l'obbligo da parte dell'operatore di comunicazione ai Suap dei Comuni, in quanto tale modalità di commercio rappresenta semplicemente una forma di distribuzione per un'attività già autorizzata".

Il relatore ha fatto anche presente che "si modificano definizioni che potevano generare confusione applicativa, per esempio nella definizione della media distribuzione e in tema di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. E si mette mano alle procedure di sospensione dell'attività, per evitare richieste di proroga a tempo indeterminato, dando una durata massima di quattro anni. Si interviene anche sulle sanzioni in alcuni casi eliminandole e in altri riducendone gli importi".

"In estrema sintesi, con l'applicazione delle nuove disposizioni si elimineranno migliaia di comunicazioni al momento quantificate indicativamente nel numero di 7.000 all'anno", ha detto Di Bert.

"Il disegno di legge introduce due articoli con cui è data la possibilità, ai singoli commercianti, di modificare liberamente e in relazione alle loro esigenze, gli orari di apertura e di chiusura, disponendo che debbano essere soltanto pubblicizzati in modo da essere visibili ai fruitori dell'attività. Via inutili adempimenti burocratici - così ancora il relatore - riferiti alle vendite di liquidazione, uniformando tra esse le procedure riferite a quelle di fine stagione e promozionali: le vendite straordinarie avranno una forma più semplificata e le stesse potranno avvenire a facoltà dell'esercente, che dovrà soltanto pubblicizzarle nei locali dell'esercizio o nelle vicinanze, salvaguardando la trasparenza a vantaggio del consumatore".

Altra semplificazione, "nel caso di apertura di un'attività, non si dovranno più allegare titoli abilitativi edilizi, cartografie e planimetrie dal momento che sono documenti già a disposizione dei Comuni. Così come in materia autorizzativa per le fiere, con la facoltà data in capo ai Comune di definire il limite temporale di sosta e la distanza minima di spostamento dell'impresa commerciale". ACON/RCM



Maddalena Spagnolo (Lega)
Franco Mattiussi (FI)
Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar)