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COMMERCIO. BOLZONELLO-SERGO-HONSELL: DDL 181 RIMANDA RIFORMA SETTORE

03.02.2023
13:55
(ACON) Trieste, 3 feb - "Questo intervento manutentivo diventa testimonianza della mancata stesura di una legge organica del settore, più volte annunciata durante questa legislatura dall'attuale Amministrazione regionale e mai portata a termine. Una riforma necessaria e urgente viene così delegata al prossimo quinquennio, perdendo tempo e radicalizzando le attuali criticità".

Lo ha detto all'Aula il primo relatore per la Minoranza a prendere la parola in merito al disegno di legge 181 "Modifiche alla legge regionale 29/2005 (Normativa organica in materia di attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande. Modifica alla legge regionale 2/2002, 'Disciplina organica del turismo')", il dem Sergio Bolzonello, aggiungendo che "si tratta di un provvedimento normativo, pur condivisibile in molte sue parti, per rendere la norma in grado di raccogliere parte delle odierne esigenze del comparto e degli Enti locali, riordinando alcuni articoli diventati di difficile applicazione e dando continuità all'introduzione dei distretti del commercio".

"Non entra, però, nel merito di una vera e propria riforma e si sviluppa in tre direzioni - ha aggiunto l'esponente del Partito democratico - senza innovare alcunché: la semplificazione e l'ammodernamento, l'abrogazione di una serie di disposizioni in contrasto con le attuali norme comunitarie e statali, nonché il commercio sulle aree pubbliche". "Merita un approfondimento il tema del commercio su aree pubbliche, mentre abbiamo suggerito - ha concluso Bolzonello - la tutela degli imprenditori attraverso l'anzianità di banco, evidenziando la delicatezza dell'inserimento delle definizioni di home food, l'home restaurant, catering e banqueting che possono portare a conflitti con il quadro normativo attuale".

"L'assessore ha definito questo intervento come un restyling della lr di settore - ha quindi sottolineato il pentastellato Cristian Sergo - in attesa della nuova norma completa sul commercio che potrà vedere la luce solo nella prossima legislatura. Sicuramente costituisce una buona base di partenza. Tuttavia, emergono non pochi dubbi e perplessità, anche per evitare che la spinta della semplificazione non significhi un via libera a qualsiasi tipo di attività o, peggio, un danno ai consumatori". "Attenzione va rivolta all'abrogazione, per le vendite promozionali e di liquidazione, della possibilità ai consumatori di conoscere il prezzo ordinariamente praticato, la scontistica e il ribasso. A nostro avviso - ha spiegato il rappresentante del M5S -andrebbe ripristinata. Inoltre, alcune norme riprendono ancora pedissequamente normative nazionali e, recepirle, sminuisce il valore della competenza regionale. Riteniamo anche che vi siano disparità per situazioni omogenee che andrebbero sanate, come la possibilità concessa ai Comuni di poter disporre, per motivi imperativi di interesse generale, la chiusura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, mentre tale possibilità non è data per le attività in sede fissa".

"Nel settore del commercio su aree pubbliche - ha rimarcato Sergo - questa Amministrazione ha deciso di intervenire in maniera tardiva e ancora non sono chiare le possibili conseguenze. Si deve mettere mano per evitare che il testo dalla semplificazione porti alla liberalizzazione del settore, permettendo a chiunque di intraprendere attività che, fino a oggi, necessitavano di autorizzazioni. Ci sono anche alcune previsioni che porterebbero alla nascita di nuove strutture commerciali medio-grandi, mentre riteniamo importante che questa limitazione continui a sussistere.

"Su molti articoli non c'è molto da discutere, essendo quasi esclusivamente amministrativo-gestionali, nonché di impatto e contenuto politico piuttosto ridotto. Ma anche il non toccare alcuni aspetti di un tema - ha esordito Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) - è comunque una presa di posizione politica e questa norma manifesta, infatti, un vuoto politico cospicuo per la sua assenza, che richiede di essere colmato. Un passaggio legislativo non può ridursi a un mero adempimento, ancorché ben strutturato".

"Il nostro voto di astensione in Commissione - ha proseguito - deriva proprio dal fatto che non sono state sufficientemente riprese le sollecitazioni proposte, che andavano in tre direzioni: la tutela dei lavoratori del commercio, dei consumatori e dell'ambiente. La mancanza dell'enunciazione di principi manifesta l'assenza di consapevolezza di certe problematiche e una notevole fragilità strategica. Quindi, in termini legislativi, è un'occasione persa".

"Nel corso di questi ultimi decenni - ha evidenziato Honsell - abbiamo visto una degenerazione progressiva degli stili di vita e alimentari della popolazione. La prevenzione primaria passa, dunque, anche attraverso la loro regolamentazione. Le norme sul commercio devono quindi essere guidate dal place-making, ma questa norma non introduce con chiarezza meccanismi premiali verso tali fini, né affronta il tema delle giornate di apertura dei grandi complessi commerciali". ACON/DB



Sergio Bolzonello (Pd)
Cristian Sergo (M5S)
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)